Malati e governatori
Un libro rosso per il diritto alla salute
E' necessaria una nuova strategia della sostenibilità per prevenire, attraverso il benessere, il pericolo dell'antieconomicità dei crescenti costi dei sistemi sanitari pubblici.
- Collana: Strumenti / Scenari
- ISBN: 9788822053589
- Anno: 2006
- Mese: marzo
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 224
- Tag: Politica Medicina Salute Politica italiana Sanità
Oggi il più pericoloso nemico del diritto alla salute è il conservatorismo delle politiche sanitarie. Le politiche di riforma degli anni passati ristagnano, mostrandosi inadeguate a reggere le sfide del cambiamento. Ci vuole una nuova strategia della sostenibilità per prevenire, attraverso il benessere, il pericolo della crescente antieconomicità dei sistemi sanitari pubblici. Il volume esamina i principali fenomeni di conservatorismo che interessano la sanità pubblica: la lottizzazione degli incarichi; le Regioni, prigioniere di una vecchia cultura amministrativistica; le aziende sanitarie che soccombono sotto il peso delle loro contraddizioni gestionali; una programmazione sanitaria del tutto incongruente rispetto ai nuovi contesti istituzionali e, soprattutto, rispetto ai problemi di prospettiva del sistema pubblico.
Prefazione - 1. Il problema della lottizzazione - Superordinati e subordinati - Cooptare per lottizzare - Sovranità e autorità - Il senso di responsabilità - Controllo sociale competente - Autoconservazione - 2. Politiche regionali - Il rischio del regionismo - Regioni di ieri e Regioni di oggi - La negazione del pensiero riformatore - Costituzionale e anticostituzionale - Quale regione? - La politica come definizione - I modi dell'universalismo - Universalismo modale e uguaglianza discreta - La questione della sovranità - Avanzi, scarti, sprechi - Compatibile, possibile, concepibile - Agire senza fare - La politica della compossibilità - Opinioni e fatti: il valore della pertinenza - 3. Le contraddizioni dell'Azienda Sanitaria - Problemi e contraddizioni - Risolvere e rimuovere - Condizionali, condizioni e condizionati - Politica, amministrazione, gestione, contratto - Bisogni/risorse - Prestiti e debiti - La definizione impredicativa - Essere e dover essere - Senza risultati - Sapere e potere - Ringraziamenti - 4. La programmazione della sostenibilità - Introduzione - Pianificazione inconseguente - Passato, presente, futuro - Risposte - LEA, prestazioni, servizi - Implausibilità - La nozione di «strumento» - L'idea del programma - Da nazionale a generale - Il rapporto di adeguazione - Idea di contesto - La nozione chiave di adattamento - La scelta della prospettiva - La predicibilità - Riprogrammazione - Vincoli, condizioni, attrattori - Dagli esiti ai processi - Introduzione alla sostenibilità sanitaria - La sostenibilità come mentalità - Definire la sostenibilità - La funzione di sostenibilità - Decidere la controprospettiva - Contraddizioni e compossibilità - Una nuova controparte: il contesto - La sfida federale - Governo del primo e del secondo ordine - Finanziamenti, priorità, LEA - Partecipazione come negoziazione - Programmazione concertata - 5. Conservatorismo e diritto alla salute - In cosa consiste il problema «prospettiva» - Conservatorismo e conservatori - Atteggiamenti - Interessi e valori - Il conservatorismo della lottizzazione - Conservatorismo come politica dell'immanenza - Il conservatorismo e l'azienda - Il conservatorismo della programmazione sanitaria - Il conservatorismo sanitario è in contraddizione con il diritto alla salute
Prefazione
Questo «libro rosso» inizia esattamente dove finisce il «libro bianco». È una proposta politica di una diversa politica sanitaria che un simbolico malato rivolge a un simbolico governatore, in una serie di immaginari incontri. Il «libro bianco» ha provveduto a inquadrare, con dati circostanziati, la situazione problematica e contraddittoria della sanità pubblica. Con il «libro rosso» il nostro simbolico malato, capìta l'antifona, pone come problema politico principale la ricerca su ciò che «dovrebbe essere» il miglior bene sanitario oggi e quindi sulle scelte che dovrebbero garantirlo. In pratica egli pone la questione di quale sia la migliore politica sanitaria, quella cioè in grado di adattarsi alle diverse condizioni in cui può essere praticata, ma soprattutto in grado di governare una prospettiva. In questo libro il malato e il governatore sono entrambi soggetti politici. Naturalmente il primo si rivolge al secondo sulla base di alcune preliminari convinzioni: • la prima riguarda il diritto alla salute. Egli è disposto ad accettare che questo sia finanziariamente condizionato. Sa benissimo che è già oggettivamente così. Ma non è disponibile ad accettare che esso sia finanziariamente subordinato; • la seconda invece riguarda la prospettiva del diritto alla salute. Egli è convinto che sia un errore ridurre tale questione unicamente a tecniche di gestione e di compatibilità finanziaria. La prospettiva della sostenibilità per lui non può che essere una «strategia di strategie» che va pensata andando oltre l'amministrazione economica di quello che c'è, cioè governando il cambiamento. Il malato rappresenta il mondo sociale della domanda, il governatore il mondo istituzionale dell'offerta. Il loro significato politico è mettere al centro della riflessione la riforma del rapporto bisogni/risorse, condizione prioritaria per salvaguardare il diritto alla salute. L'idea di questo «libro rosso» nasce all'indomani della pubblicazione di quello «bianco», dopo aver ricevuto apprezzamenti e incoraggiamenti a continuare da parte dell'associazionismo dei malati, di importanti società medico-scientifiche, del mondo sindacale, ma anche da parte di alcuni governatori, assessori e direttori generali. Il cambiamento delle politiche sanitarie è, per il nostro simbolico malato, la chiave di volta per governare la prospettiva della sanità pubblica. Ne consegue che la sua principale controparte è il conservatorismo di chi amministra e gestisce la sanità pubblica. Perché un «libro rosso»? Il «rosso» ha un valore simbolico universale che appartiene a tante culture diverse e che fin dalle origini dell'umanità significa vita. Il «rosso» è il colore del diritto alla salute come diritto alla vita. Il «rosso» è anche il colore che segnala quando la vita è in pericolo. Il semaforo rosso obbliga a fermarci. Se il mare è agitato si issano una o più bandiere rosse. Per le emergenze ricorriamo alla «Croce Rossa», per l'appunto. Ebbene, questo libro vuole segnalare alla politica i pericoli a cui è esposto il diritto alla salute. Quello principale non è la scarsità di risorse (problema relativo alle politiche economiche), ma la scarsità delle idee. Il disavanzo più importante riguarda il pensiero prima ancora che i bilanci. Questo «libro rosso» si articola in cinque brevi capitoli. Il primo ha come argomento centrale la lottizzazione della sanità pubblica; il secondo, le politiche regionali; il terzo, le contraddizioni che mettono in crisi l'azienda sanitaria. Il quarto capitolo analizza dapprima le incongruenze e le implausibilità del modello di programmazione sanitaria in auge, poi formula una strategia del tutto alternativa. Il quinto capitolo, infine, è una riflessione quasi riassuntiva sul problema del conservatorismo in sanità, quale principale contraddizione alla prospettiva del diritto alla salute. Dopo il «libro bianco» e il «libro rosso», il quadro delle proposte si concluderà con un'altra pubblicazione: Cittadini e medici. Un libro verde per un'altra sanità pubblica.
febbraio 2006
Ivan Cavicchi
03 luglio 2006 | la Repubblica |
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