Storia del libro in Occidente
Le principali tappe della storia del libro, oggetto dalle mille sfaccettature che ha segnato profondamente l’evoluzione culturale, sociale ed economica dell’umanità.
- Collana: Storia e civiltà
- ISBN: 9788822005793
- Anno: 2018
- Mese: settembre
- Formato: 14,5 x 21,5 cm
- Pagine: 512
- Tag: Storia Comunicazione Medioevo Libro
Anche in un’epoca di comunicazione globale e di digitalizzazione spinta, un oggetto ostinatamente analogico e apparentemente obsoleto come il libro ha tanto da dire su di noi e sul mondo in cui viviamo, sul nostro passato e sul nostro presente; in particolare, ci aiuta a far luce sulle nostre strategie comunicative e sulle pratiche di elaborazione e conservazione delle nostre conoscenze.
Al contempo oggetto materiale e veicolo intellettuale, il libro, nelle molteplici forme e significati che assume nel corso della storia, riveste un ruolo essenziale nel progresso della civiltà umana. Dal rotolo antico al codice medievale, dall’incunabolo rinascimentale alla stampa moderna, fino ad arrivare alla sua digitalizzazione sotto forma di e-book, il libro mostra una sorprendente capacità di evolversi e adattarsi ai mutamenti culturali, sociali ed economici.
L’autore colloca il libro al centro di una rete complessa in cui si intrecciano luoghi e tempi, tradizioni e invenzioni, tecniche di scrittura e pratiche di lettura, competenze artigianali e dinamiche imprenditoriali, oltre a tutta una serie di individui, gruppi e istituzioni che, con le loro differenti caratteristiche, motivazioni e finalità, hanno forgiato il mondo del libro.
Una storia affascinante, ricostruita e analizzata con maestria e passione da uno dei più insigni studiosi della materia, in un’edizione aggiornata e ampliata di un volume diventato un imprescindibile «classico».
Prefazione all’edizione italiana - Introduzione - Etimologia - Definizioni - Storie di libri - Prospettive – I. L’EPOCA DEL MANOSCRITTO – 1. Il libro nell’Antichità - Come è nata e si è evoluta la scrittura? - Le prime scritture - La scrittura alfabetica greca e latina - Altri alfabeti - Conseguenze dell’invenzione dell’alfabeto - L’Antichità, o il libro in rotolo - La copiatura - La lettura - Produzione e diffusione dei libri nell’Impero romano - Pubblicare e vendere - Le biblioteche - Il sogno di Alessandria - Le biblioteche romane – 2. Dall’Alto Medioevo all’epoca carolingia - La rivoluzione del codex - La minuscola - La comparsa del codex - Generalizzazione del codex - Conseguenze dell’invenzione - La Chiesa cristiana primitiva e i libri - La Chiesa primitiva - Le prime biblioteche cristiane - Il monachesimo - La riforma carolingia - Forme del libro e pratiche di lettura - La fabbricazione del libro - La struttura del libro - Illustrazione e decorazione - Le pratiche di lettura - Nel Mediterraneo orientale - Il mondo bizantino - I musulmani e i libri – 3. L’apertura al libro (dal X all’inizio del XV secolo) - La congiuntura generale: dalla disgregazione al decollo - Disgregazione del mondo carolingio e risveglio urbano - La congiuntura del libro - Le forme del libro - I formati - Strutturare il testo - L’immagine - La legatura - Il XIII e il XIV secolo - L’apertura al libro - Le reti del manoscritto – II. LA RIVOLUZIONE DI GUTENBERG – 4. Gutenberg prima di Gutenberg - Nuovi rapporti con il libro - Pratiche librarie e sensibilità religiosa - Bibbie e libri d’ore - La crisi della Chiesa - Il «rinascimento scrittorio» - La carta - L’incisione su legno - Geografia dell’innovazione – 5. Gutenberg e l’invenzione della stampa - Johann Gensfleisch, detto Gutenberg - I prodromi dell’invenzione - Il laboratorio di Magonza - Le tecniche - I caratteri tipografici e la macchina fonditrice - Il torchio e la circolazione del materiale tipografico - La stampa in Estremo Oriente - Le pratiche - La composizione e la stampa - L’organizzazione del lavoro - La stampa conquista il mondo - L’Italia - La Francia - L’Inghilterra - Verso l’Europa orientale – 6. Forme, contenuti, pratiche: il primo decennio del XV secolo - Come si presenta un incunabolo o un post-incunabolo? - Continuità formali - Il frontespizio - L’immagine e la lettera - Copisti, stampatori e librai - I contenuti - La religione - La lingua vernacolare - Il primo best seller - Libri nuovi: il Rinascimento e lo stampato - L’Italia e il libro rinascimentale - Il libro moderno in Francia - Le letture – 7. Cultura e politica: la stampa e l’umanesimo - A lezione di greco - L’epoca di Firenze - L’Italia settentrionale e Venezia - Roma - L’umanesimo parigino - Ellenisti e umanisti - Tra Basilea e Parigi: librai e stampatori - Il sovrano - I Valois e l’ellenismo - La biblioteca - L’uomo tipografico - Il riferimento scritto e la bibliografia - L’edizione scientifica - Un nuovo mondo - Conclusione della parte seconda - Lo Stato moderno e la sorveglianza sulla stampa - Categorie e tipologia dei controlli - Un groviglio di tensioni - La censura religiosa dei libri a stampa – III. IL MONDO DEL LIBRO NELL’ANCIEN RÉGIME (1520-1760) – 8. La fede, il sovrano e lo stampato - Il lavoro sulla Bibbia - La Riforma luterana - Lutero - La Riforma luterana e i libri - In Francia: il fallimento dell’umanesimo cristiano - Il tempo delle incertezze - I «manifesti» del 1534 - L’ora di Ginevra - La regolamentazione della produzione libraria - La Riforma e la sorveglianza sullo stampato - Roma e la Controriforma - La politica del papato - L’Indice dei libri proibiti - I gesuiti e la riconquista cattolica - Roma e la Biblioteca Vaticana - Stampa, Riforma, modernità - La prima modernità e la mediatizzazione di massa - Religione e politica – 9. Il paradigma dell’assolutismo: l’Europa del Seicento e lo stampato - Congiunture e geografie dello stampato - La Francia - L’Europa del Sud - Le «potenze del Nord» - L’ascesa dell’Inghilterra - Congiuntura e organizzazione del settore librario - L’America inglese - Lingue e contenuti - Le lingue di pubblicazione - I contenuti - Il «miracolo» del 1620 - La «libreria» - Condizioni e organizzazione del commercio librario - Le fiere - Le reti non specializzate - L’opinione pubblica - I libri per il grande pubblico - Gli «avvisi» - «Gazette» e accademismo - L’attività libraria in Francia – 10. L’ascesa del pubblico e l’Illuminismo (dal 1680 al 1770) - Spinte - Blocco o apertura? - Le condizioni generali del cambiamento - La politica come ragione - L’istruzione - Tensioni - Strategie di controllo - Privilegi e gerarchie - Le reti del libro - In città - Nel mondo rurale - La stampa periodica - Lo stampato come strumento di sociabilità - Collezioni e biblioteche - Associazioni - Il campo letterario – 11. L’Ancien Régime: le forme dello stampato - I caratteri tipografici - La tipografia - La musica - Struttura del libro e modernità - I formati - Il frontespizio - Capitoli e capoversi - Le tecniche dell’immagine - Il legno - Il rame - Il problema del colore - Gli stili - Lo stile: un concetto? - Gotico e Rinascimento - Il barocco - Assolutismo e classicismo – IV. LA SECONDA RIVOLUZIONE DEL LIBRO E LA PRODUZIONE DI MASSA (1760-1914) – 12. Ancien Régime e modernità - L’economia del libro - Un’economia sottopotenziata - La progressiva diffusione dello scritto - Letture d’Ancien Régime - Linee generali - Tipologie - La «rivoluzione della lettura» - Tollerare o riformare? - In Francia: tolleranza impossibile? - La svolta degli anni ’60 del Settecento - Trasgressioni - Nascita della funzione editoriale moderna - Produzioni - La Francia - Un best seller europeo: l’Encyclopédie - Due casi emblematici: la Germania e Napoli - Preludio a una rivoluzione - L’Inghilterra come laboratorio - La Germania e il libro come questione nazionale – 13. I media e la rivoluzione politica - La politica e il mercato - In America - La Rivoluzione francese e il regime dello stampato - La politicizzazione dei media - La politica del XIX secolo - I «libri nazionali» - Il paradigma della nazionalità - Che cos’è la nazione? - La nazione-modello: la Germania - Rinascita della Grecia - Lo Stato sovranazionale - Alla ricerca dell’Antichità – 14. Il XIX secolo industriale - L’innovazione di processo - Il lavoro - Gli esordi dell’innovazione di processo: la produzione cartaria - La stampa - La composizione - L’immagine - Produrre - Strutture e pratiche di produzione - L’editore industriale - Le dinamiche produttive - La stampa periodica industriale - Un nuovo modello - La stampa ad altissima tiratura - Il regime della stampa – 15. Il prodotto - L’innovazione di prodotto - L’industria del libro - La struttura del libro - Il contenuto - I periodici - Le forme del libro - Una storia di caratteri - L’estetica romantica - L’art nouveau - I mercati - Una geografia integrata - Logiche e pratiche di diffusione - Un esempio: l’Ungheria, dal 1830 alla Prima guerra mondiale - Conclusione della parte quarta - Epilogo - La terza rivoluzione del libro: diversificazione e globalizzazione - La stampa industriale - Dal piombo al sistema binario - Innovazione e concentrazione - La diversificazione dei media - Innovazioni del XX secolo - La società in rete - Il libro digitale - I giganti dell’editoria e dei media - Un fenomeno planetario... nelle mani dell’Occidente - L’esempio della Francia - Il libro tradizionale - Un’economia della sovrapproduzione? - Una crisi strutturale - La distribuzione - Lo storico e le rivoluzioni dei media - Le rivoluzioni del libro - La decostruzione post-gutenberghiana - L’imperialismo comunicativo - Bibliografia - Glossario - Indice dei nomi -
Storie di libri
Non è il caso di tornare qui in maniera dettagliata sulla storia della storia del libro. Per limitarci ai momenti principali, essa ha attraversato, in Francia come nella maggior parte dei Paesi occidentali, quattro grandi tappe successive:
1) La storia del libro viene fondata, tra il XVII e il XVIII secolo, da alcuni collezionisti e bibliofili: la pratica delle aste pubbliche, nonché la creazione di gabinetti di curiosità e di biblioteche (che a volte assurgono a grande importanza), spingono a compilare cataloghi e studi monografici, dedicati, ad esempio, alla produzione di celebri tipografie.
2) La seconda tappa è quella dell’erudizione propriamente detta: il fenomeno è assai rilevante nel XVIII secolo, in concomitanza con l’anniversario dell’invenzione della stampa (1740). La documentazione dei ricercatori si estende ai fogli d’archivio e ci si sforza di ricostruire la carriera dei grandi tipografi del passato, a cominciare da Gutenberg, con l’esplorazione dei fondi di Magonza e di Strasburgo. Questo tipo di lavoro è condotto talvolta da librai e la tradizione del grande libraio erudito continuerà fino all’epoca contemporanea, per esempio, in Francia, con le dinastie dei Didot, dei Renouard, ecc.
3) Nella terza fase la storia del libro si occupa innanzitutto dell’oggetto-libro: generalmente i manuali contengono una descrizione dettagliata, spesso assai precisa, delle condizioni tecniche di fabbricazione del libro, della sua forma materiale (anche dal punto di vista della storia dell’arte), della sua diffusione (descrizione delle strutture di diffusione) e della sua conservazione (storia delle biblioteche). Molti ambiti di capitale importanza vengono però sostanzialmente ignorati, a cominciare da tutto quanto attiene al campo letterario: l’autore e il testo, ma anche il lettore e, spesso, la storia economica e sociale.
4) Con l’opera di Lucien Febvre e Henri-Jean Martin, La nascita del libro, del 1958, la prospettiva è profondamente rinnovata, così che la storia del libro va ora intesa attraverso l’articolazionecon una storia sociale che si estende, a sua volta, a tutti gli aspetti della vita collettiva. La storia del libro si fa perciò innanzitutto storia economica (le condizioni e l’andamentodella produzione, la diffusione), ma anche storia delle culture e delle pratiche culturali (elaborazione, ricezione, circolazionee appropriazione dei testi), quindi storia delle categoriesociali, politiche o persino simboliche delle varie epoche. Il «territorio» dello storico del libro coincide con le frontiere raggiunte da una riflessione storica in fase di continua espansione.Possiamo dire che la storia del libro, da allora, va intesa essenzialmente come la storia di un mezzo di comunicazione o, per essere più esatti, di quel mezzo di comunicazione che si trova al centro stesso della vita delle moderne società occidentali.
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