Il Fozio ritrovato
Juan de Mariana e André Schott
Il gesuita spagnolo de Mariana (autore del De Rege) tradusse larghe parti della Biblioteca del bizantino Fozio. L’opera, rimasta inedita, è stata ritrovata e viene oggi pubblicata per spiegare l’origine dell’ostinata censura di quell’epoca e i modi in cui fu sottilmente violata. Una storia di gesuiti, dotti e tormentati, e del loro estro eversivo.
- Collana: Paradosis
- ISBN: 9788822058041
- Anno: 2001
- Mese: aprile
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 480
- Note: carta vergata, edizione numerata
- Tag: Storia Medioevo Storia medievale Storia antica
Quando fu assassinato Enrico IV, nel maggio del 1610, da un fanatico «tirannicida», molti pensarono al gesuita Juan de Mariana come al «mandante morale». Qualche anno prima, infatti, un libro aveva messo a rumore l'Europa: il De rege dello spagnolo Juan de Mariana (1535-1624), erudito, economista, teologo, censore, e teorico - in quel celebre libro - della legittimità del «tirannicidio». Questo uomo singolare nel segreto del suo studio si cimentò nella traduzione del libro più celebre, e allora inedito, del bizantino Fozio, a quel tempo definito «il nemico», per avere nel lontano nono secolo creato le premesse (questo almeno pensavano i «papisti») dello scisma d'Oriente. Mariana tradusse larghe parti della Biblioteca di Fozio, ma la sua fatica rimase inedita; ritrovato il testo, oggi possiamo finalmente pubblicarlo. Questo libro cerca di spiegare l'origine dell'ostinata censura e i modi in cui, sottilmente, fu violata.
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