Rivoluzione intelligenza artificiale

Introduzione


Ho scritto questo breve saggio per proporre alcune riflessioni sull’intelligenza artificiale (IA nel suo acronimo, che userò per comodità). Da qualche anno questa tecnologia è progressivamente entrata nella nostra vita quotidiana e spesso viene utilizzata, per esempio attraverso il cellulare o gli assistenti vocali Siri e Alexa, senza avere neppure una vaga idea di quel che combini e delle sue potenzialità. Che ci piaccia o meno, l’IA è destinata a diffondersi molto velocemente, perché produce enormi ricchezze, come testimoniano i giganteschi investimenti fatti dalle multinazionali del digitale e dai Paesi che le ospitano. Viviamo l’alba di una nuova accelerazione nelle rivoluzioni industriali, secondo alcuni la più imponente che l’umanità abbia mai vissuto. Il percorso che ci attende, quindi, riguarda tutti e non solo le grandi aziende, per le quali è diventata il core business, o i tecnici che la studiano, la progettano e la realizzano. Come tutte le grandi opportunità, però, questa tecnologia è accompagnata da rischi altrettanto grandi e la sua adozione è una sfida epocale su cui abbiamo la responsabilità di essere ben informati. Questo è lo scopo del libro che avete tra le mani. Partiremo dai miti che hanno tracciato l’immagine popolare dell’intelligenza artificiale, come quello che viene dalla cinematografia. Parleremo poi delle cose che l’IA riesce (o meno) a fare e daremo una descrizione accessibile a tutti di come le fa. Forniremo, nella parte centrale del libro, un cenno all’inquadramento storico di questa rivoluzione e alla ricerca, ancora agli albori, del perché questa tecnologia funziona. Dopo queste premesse, intese come piccoli strumenti di analisi, esamineremo i maggiori rischi e le opportunità che l’IA presenta, nonché il posizionamento del nostro Paese a livello internazionale. Esploreremo quindi le più recenti conquiste dell’IA, che ora dialoga con noi attraverso una tastiera, per fare infine alcune riflessioni, necessariamente caute, ma ottimiste. Il percorso qui tratteggiato riflette – com’è naturale – i miei gusti e le mie competenze, che hanno il baricentro nelle scienze dure. Ciò nonostante, ho scelto di non entrare mai in questioni veramente tecniche e di rimandare ad altra sede la discussione di argomenti molto specifici, come ad esempio la computazione quantistica. Infatti, ritengo che il tema dell’intelligenza artificiale sia troppo importante per poterlo relegare a pochi esperti. Tutti noi dovremmo poter riflettere su come il nostro mondo cambierà, o meglio sta già cambiando oggi. La sorpresa che attende il lettore è che questa riflessione non solo è possibile, ma è anche un viaggio divertente. Il nostro discorso sarà inoltre un’occasione per vedere le più affascinanti questioni umanistiche dialogare amabilmente con quelle scientifiche.