Un robot per vincere le tentazioni
Come le macchine antiedonistiche boicottano i nostri istinti
Le macchine del futuro (e del presente) si sostituiranno alla nostra volontà, aiutandoci a combattere i nostri istinti peggiori. Ma quali sono i rischi che corriamo?
- Collana: ScienzaFACILE
- ISBN: 9788822068989
- Anno: 2021
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 224
- Note: illustrato
- Tag: Tecnologia
Vorresti metterti a dieta, ma la tentazione dello spuntino di mezzanotte è irresistibile... E se il tuo frigo non si aprisse se non al momento dei pasti?
Ormai è un’ossessione: controlli le e-mail e i social network un numero spropositato di volte al giorno. Se vuoi liberarti di questo comportamento compulsivo, e vivere con meno stress, c’è un software che fa per te, capace di bloccare ogni connessione internet per un periodo prestabilito e costringerti a evitare qualsiasi distrazione.
Le macchine antiedonistiche (MAE) sono congegni capaci di sostituirsi alla nostra volontà, scientificamente ideati per impedire a un utente di raggiungere un piacere immediato in virtù di un beneficio a lungo termine. Tutti gli studi più recenti ne provano la validità, ma quali sono i rischi tecnologici ed etici? E gli effetti benefici per la nostra salute? In che modo possono aiutarci a combattere i nostri vizi e vincere le dipendenze? E, soprattutto, come condizioneranno la nostra vita e il nostro futuro.
Le macchine possono interagire attraverso svariate modalità con la mente dell’uomo, modifi candone le abitudini o inducendo comportamenti predeterminati. Alcune di esse sono addirittura in grado di imporre divieti comportamentali. In questo libro mi occuperò di una sottoclasse di esse, quelle che ho defi nito macchine antiedonistiche (MAE): artefatti prodotti dall’uomo per impedirsi di soddisfare un piacere immediato e ottenere un benefi cio più a lungo termine.
Non molti lo sanno, ma in commercio esistono parecchie macchine che operano secondo le dinamiche delle MAE. Alcune sono molto semplici. Altre, più complesse, fanno uso dell’intelligenza artificiale. E tra qualche anno vi saranno veri e propri robot ai quali delegheremo la nostra forza di volontà. Per coglierne i princìpi di funzionamento è necessario comprendere i meccanismi psicologici, neurologici e sociologici sottesi. A supporto delle analisi che, di volta in volta, introdurrò per inquadrare il fenomeno in un contesto generale, mi avvarrò dei risultati di studi scientifi ci condotti sull’argomento.
In ogni caso, non tutte le risposte sono state trovate. La comunità scientifi ca sta ancora cercando di capire come la mente si modifi ca in seguito all’intensifi carsi della simbiosi uomo-macchina.
Quel che è certo è che, anche per questo motivo, il concetto stesso di umanità sta mutando. Abbiamo perso da tempo la “verginità tecnologica” e ci stiamo trasformando poco alla volta in esseri “tecnoinnestati”.
16 Gennaio 2021 | Il Piccolo |
30 Gennaio 2021 | Expofairs.com |
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06 Aprile 2021 | la Stampa |
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