La mia linea di Universo
Un'autobiografia informale
prefazione di Giulio Giorello - postfazione di Gino Segrè
Dai «frammenti di memoria» del più eclettico scienziato del secolo scorso, il racconto della sua maturazione personale e scientifica, ma anche un'irriverente panoramica della scienza della prima metà del Novecento.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822002389
- Anno: 2008
- Mese: maggio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 192
- Tag: Scienza Storia della scienza Universo Astrofisica George Gamow
Fra le qualità che hanno fatto di George Gamow un protagonista assolutamente atipico della scienza del XX secolo spiccano due caratteristiche fondamentali: una smisurata curiosità per il funzionamento del mondo naturale e uno straordinario senso dell'umorismo. Entrambe queste doti si ritrovano in questa «autobiografia informale», che Gamow dedica per buona parte al racconto vivido (e a tratti decisamente comico) dei suoi primi trent'anni di vita e di attività scientifica: l'infanzia e l'istruzione universitaria a Odessa e a Leningrado; le ricerche presso i laboratori di Bohr e Rutherford; i rocamboleschi e sfortunati tentativi di fuga in Occidente. Ma in questo libro, straordinario per freschezza e irriverenza, la parabola personale di Gamow si intreccia con la storia della scienza del secolo scorso. Attraverso una serie di storielle «da raccontare agli amici attorno a un fuoco», e con l'aiuto di materiale illustrato (fotografie, disegni, fotomontaggi) altrettanto eterogeneo e irresistibile, lo sguardo divertito del lettore vedrà comporsi a poco a poco il quadro della scienza eroica e rudimentale della prima metà del secolo.
Prefazione all’edizione italiana di Giulio Giorello - Premessa di Stanislaw M. Ulam - Introduzione - 1. L’infanzia a Odessa - 2. I tempi dell’università a Leningrado - 3. All’estero a Gottinga, Copenaghen e Cambridge - 4. L’ultimo ritorno in Russia - 5. La campagna di Crimea - 6. Il Congresso Solvay - Epilogo - Note sulla mia vita negli Stati Uniti - Postfazione all’edizione italiana di Gino Segrè - Breve profilo cronologico della vita personale e professionale di George Gamow - Opere di George Gamow - Indice analitico
Introduzione
Tutti gli uomini di un certo valore che hanno fatto qualcosa di eccellente, o che possa assomigliare all’eccellenza, dovrebbero, se sono sinceri e onesti, raccontare la loro vita di loro stesso pugno; ma non è un’impresa da tentare prima dei quarant’anni. Venendomi in mente questo, ora che ho superato i cinquantotto anni e che mi trovo a Firenze, mia città natale...
Eh no! C’è qualcosa che non va. Oggi compio sessantacinque anni e non sono certo nato a Firenze.
Ah, ho capito. Sto solo parafrasando l’incipit dell’autobiografia di Benvenuto Cellini.
Ad ogni modo, è un incipit bellissimo e si adatta perfettamente a qualsiasi autobiografia, dunque perché non usarlo nella mia? A dire il vero, questo libro non è propriamente un’autobiografia convenzionale. È più un insieme di storielle, tutte su di me, e tutte rigorosamente vere. Però ho deciso di includere solo quelle che trovavo interessanti da scrivere e che quindi, penso, i lettori troveranno interessanti da leggere. Così, questa esposizione non è completa né uniforme. Numerosi eventi e periodi della mia vita che potrebbero essere di «notevole importanza biografica» sono stati tralasciati semplicemente perché mi sarei annoiato a raccontarli, molte omissioni sono dovute a motivi strettamente personali, dove «personali» significa riguardanti me o altre persone, e circa un decimo dell’un per cento è stato omesso perché si riferisce a materiale «top secret».
Quindi il contenuto del libro è costituito per lo più da storie che racconterei a un gruppetto di amici davanti a un fuoco scoppiettante dopo una buona cena, storie che mi piace raccontare e che spero che il mio uditorio ascolterà volentieri.
Per quanto riguarda il titolo del libro, si riferisce al continuo spazio-temporale relativistico a quattro dimensioni, dove tutto ciò che accade in un luogo in un istante è rappresentato da un punto. La successione di questi punti (o eventi) forma una linea di Universo.
4 marzo 1968
Boulder, Colorado
G.G.
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