Gravità
La forza che governa l'Universo
Cos’è la gravità? Uno dei maggiori fisici del Novecento ci accompagna nelle pieghe dell’Universo e della storia della scienza, da Galileo ad Einstein.
- Collana: Memorabili
- ISBN: 9788822065179
- Anno: 2022
- Mese: ottobre
- Formato: 13,3 x 20,2 cm
- Pagine: 160
- Tag: Fisica Universo
La gravità nelle parole (e nei disegni) di uno dei più grandi fisici del XX secolo. George Gamow ripercorre la storia delle idee e degli uomini che hanno contribuito alla comprensione della più elusiva tra le interazioni fondamentali.
La gravità governa l’Universo, tiene unite le centinaia di miliardi di stelle della nostra galassia; fa girare la Terra intorno al Sole e la Luna intorno alla Terra; fa cadere al suolo le mele mature. In questo volume Gamow racconta la gravità attraverso i tre personaggi che più hanno contribuito a plasmarla: Galileo, il primo a studiare in dettaglio la caduta dei corpi; Newton, che colse la natura universale della gravità; Einstein, che interpretò la gravità come la curvatura del continuum spazio-temporale a quattro dimensioni.
I trionfi della meccanica celeste - Capitolo ottavo Fuga dalla gravità - Capitolo nono La teoria einsteiniana della gravitazione - Capitolo decimo I problemi irrisolti della gravità - Postfazione all’edizione italiana di Silvio Bergia - Breve profilo cronologico della vita personale e professionale di George Gamow - Opere di George Gamow - Indice analitico
di Elena Ioli
«Mi piace vedere le cose in termini chiari e semplici: sforzandomi
di semplificarle per me stesso, ho imparato a farlo
anche per gli altri». Così rispondeva George Gamow (il cognome
si pronuncia Gamoff) a chi gli chiedeva come e perché aveva
iniziato a scrivere opere divulgative che hanno stimolato l’interesse
per la scienza in generazioni di lettori e numerosi futuri
scienziati, fra i quali non mancano premi Nobel.
Mr. Tompkins, il timido impiegato di banca armato di grande
curiosità uscito dalla penna di Gamow, inizia la sua vita attiva nel
1938. In quell’anno, infatti, Gamow spedisce a C.P. Snow, allora
di rettore della rivista «Discovery» della Cambridge University
Press, il suo primo racconto della serie che ha come protagonista
Mr. Tompkins, in cui cerca di illustrare concetti complessi quali
la curva tura dello spazio-tempo e l’Universo in espansione
amplificando ne grossolanamente gli effetti. Da allora in poi,
Gamow è riuscito ad affascinare i lettori con le successive, numerose
avventure di Mr. Tompkins1, con i suoi articoli per la rivista
«Scientific American», e con classici come Uno, due, tre... infinito,
Nascita e morte del Sole e Gravità, il libro che avete tra le
mani in questo momento.
George Gamow era un fisico di fama internazionale, la cui
specialità era l’applicazione della fisica nucleare a problemi di astrofisica e cosmologia, ma la sua intelligenza irrequieta e trasversale
lo portò persino ad avanzare un’ipotesi di carattere
matematico sulla chimica cellulare, proponendo un modello che
si rivelò utilissimo per la comprensione della codifica dei geni e
per le ricerche sul DNA. Francis Crick, che insieme a James Watson
per primo realizzò un modello della struttura del DNA, lo
fece presente nel 1962 in occasione della cerimonia per l’attribuzione
del premio Nobel: «Una delle proprietà generali più
notevoli di tutta la biochimica... è il fatto che, a meno di qualche
piccola eccezione, i venti aminoacidi e le quattro basi sono le
stesse in tutto il mondo naturale. Da quel che mi ricordo, lo schema
attualmente accettato per i venti aminoacidi fu definito per la
prima volta da Watson e dal sottoscritto nell’estate del 1953, in
risposta a una lettera di Gamow».
Parlando dei campi di interesse di Gamow, abbiamo citato la
fisica nucleare, l’astrofisica, la cosmologia, la matematica, la chimica
e la biologia: ecco un esempio delle mille sfaccettature della
sua carriera scientifica, che tuttavia non rende pienamente giustizia
alla sua versatilità. Infatti, Gamow è stato acclamato, oltre che
per la sua vitalità in campo scientifico, anche per il suo talento nel
raccontare la scienza ai non addetti ai lavori e, come questo libro
dimostrerà ai lettori, per le sue doti di vignettista e illustratore: il
ritratto di Einstein a pagina 97 ve ne darà prova!
In tutte queste diverse espressioni di creatività, Gamow è stato
ugualmente prolifico, emergendo come una delle menti più geniali
e fertili del panorama scientifico del XX secolo. Il suo avventuroso
percorso, umano e professionale, intrecciato agli eventi principali che hanno caratterizzato la storia della scienza del secolo scorso,
è tratteggiato nella prefazione biografica del professor Gi no
Segrè, che rimanda il lettore alla bizzarra e straordinaria «autobio
grafia informale» di Gamow, dal titolo La mia linea di Universo2.
Una delle qualità migliori di ogni maestro è la capacità di raccontare
storie, di trasmettere al pubblico la passione e l’entusiasmo
per la propria attività, e di far apparire semplici e comprensibili concetti complessi a chi ascolta. Anche in questo libro, pubblicato
nel 1962 e per la prima volta proposto ai lettori italiani, si
ritrovano tutte le qualità che hanno contraddistinto la vita e la carriera
di uno scienziato eclettico, dotato di un non comune talento
per la comunicazione della scienza: interessi poliedrici, intuizioni
preziose, pura passione scientifica su larga scala, spirito gioviale,
il tutto accompagnato da un irresistibile senso dell’umorismo. La
lezione umana e professionale di Gamow emerge pienamente
dalle pagine di questo libro, che presentano una spiegazione brillante
e di esemplare chiarezza della gravità, «la forza che regge
l’intero Universo», e si offrono, nello stesso tempo, come significativo
documento storico. Ascoltiamo allora Gamow mentre ci
racconta del lavoro pionieristico di Galileo Galilei, che per primo
studiò i corpi in caduta sotto l’effetto della gravità, passando poi
all’idea rivoluzionaria di Isaac Newton, che interpreta la gravità
come forza universale, per culminare nella visione relativistica di
Albert Einstein, secondo il quale la gravità rappresenta la curvatura
dello spazio-tempo quadridimensionale.
Il fisico americano di origine ungherese Edward Teller, padre
della bomba all’idrogeno, lo ricordava come «una persona deliziosa
con cui lavorare, con una fertile immaginazione, che tirava
fuori un’idea e la considerava quasi un gioco». Teller aggiungeva:
«Gamow aveva idee fantastiche: quelle sbagliate erano più di
quelle giuste. Sempre interessanti, comunque... e quando una sua
idea non era sbagliata, non era solo giusta, ma anche nuova».
Delle tante «profezie» di Gamow, la più celebre è certamente
quella dell’esistenza di una radiazione cosmica di fondo associata
all’espansione primordiale dell’Universo secondo la teoria
del Big Bang caldo, poi confermata sperimentalmente quindici
anni dopo dai premi Nobel Arno Penzias e Robert Wilson. La
preziosa postfazione del professor Silvio Bergia, che accompagna
questa edizione italiana, ci permetterà di seguire l’evoluzione
di alcune previsioni di Gamow – sull’effetto relativistico noto
come «paradosso dei gemelli», o sui sistemi di propulsione dei
razzi per le missioni spaziali – e di scoprire le risposte dei fisici
di oggi ai «problemi irrisolti della gravità», che costituiscono il
contenuto dell’ultimo capitolo di questo libro.