La mia linea di Universo
Un'autobiografia informale
prefazione di Giulio Giorello - postfazione di Gino Segrè
Dai «frammenti di memoria» del più eclettico scienziato del secolo scorso, il racconto della sua maturazione personale e scientifica, ma anche un’irriverente panoramica della scienza della prima metà del Novecento.
- Collana: Memorabili
- ISBN: 9788822065032
- Anno: 2019
- Mese: ottobre
- Formato: 13,3 x 20,2 cm
- Pagine: 192
- Tag: Scienza Astronomia Universo George Gamow
Si tende in genere a immaginare i grandi scienziati come gente “seria” e “inquadrata”, dalla vita noiosa e ripetitiva. George Gamow è esattamente all’opposto di questa descrizione: la sua curiosità smisurata per i campi di studio più vari e la sua vita a dir poco rocambolesca lo rendono uno dei personaggi più affascinanti della storia della scienza.
Protagonista assoluto della grande rivoluzione della fisica e della biologia del XX secolo, la sua «autobiografia informale» è un ritratto divertente e ironico – corredato da fotografie e disegni – di un genio irriverente e fuori dagli schemi, nei suoi primi trent’anni di vita e attività scientifica.
Attraverso storielle «da raccontare agli amici attorno a un fuoco», con uno stile brillante e ricco di umorismo, Gamow fornisce una panoramica originale e inedita della scienza del primo Novecento, che non si può fare a meno di trovare irresistibile.
Prefazione all’edizione italiana di Giulio Giorello - Premessa di Stanislaw M. Ulam - Introduzione - 1. L’infanzia a Odessa - 2. I tempi dell’università a Leningrado - 3. All’estero a Gottinga, Copenaghen e Cambridge - 4. L’ultimo ritorno in Russia - 5. La campagna di Crimea - 6. Il Congresso Solvay - Epilogo - Note sulla mia vita negli Stati Uniti - Postfazione all’edizione italiana di Gino Segrè - Breve profilo cronologico della vita personale e professionale di George Gamow - Opere di George Gamow - Indice analitico
Tutti gli uomini di un certo valore che hanno fatto qualcosa di eccellente, o che possa assomigliare all’eccellenza, dovrebbero, se sono sinceri e onesti, raccontare la loro vita di loro stesso pugno; ma non è un’impresa da tentare prima dei quarant’anni. Venendomi in mente questo, ora che ho superato i cinquantotto anni e che mi trovo a Firenze, mia città natale...