Lettere
revisione di Emanuelle Caillat
Qui raccolto l’epistolario privato di Marie Curie, pioniera della ricerca e icona del ruolo femminile nella scienza, ma soprattutto madre.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822002600
- Anno: 2013
- Mese: luglio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 360
- Note: illustrato
- Tag: Scienza Storia della scienza Marie Curie Epistolario
Marie Curie è stata la prima donna a insegnare alla Sorbona, ma soprattutto la prima a ricevere il premio Nobel. Rimasta vedova prematuramente, con due figlie di soli nove e due anni, Marie Curie ha saputo coniugare la sua brillante carriera scientifica con il ruolo di madre. Questa raccolta di oltre duecento lettere, scambiate con le figlie tra il 1905 e il 1934, testimonia il profondo legame con Eve e Irène, oltre a offrire un interessante spaccato della vita quotidiana di questa pioniera della ricerca e dell’emancipazione femminile: dai viaggi di lavoro alle vacanze con amici e familiari, dagli esperimenti in laboratorio agli incontri con colleghi del calibro di Albert Einstein e Niels Bohr, dalle opinioni sugli avvenimenti storici all’educazione delle figlie.
Premessa - I. 1905-1913 - II. 1914-1918 - III. 1919-1926 - IV. 1927-1934 - APPENDICE - Marie Curie-Sklodowska - Irène Joliot-Curie - Eve Labouisse-Curie - Elenco dei nomi citati
Marie a Eve
da Bruxelles a Parigi
Bruxelles, martedì 25/10/27
Cara Evette,
Sono arrivata a Bruxelles senza complicazioni, naturalmente un po’ stanca, e ho trovato un’assistenza eccezionale dal punto di vista scientifico. È davvero piacevole discutere di cose nuove con tutti questi amanti della fisica. Stasera però li lascerò visitare l’Università e me ne andrò a letto presto, perché ancora non riesco a sopportare troppe conversazioni immersi nel fumo.
Pensa che per il compleanno di Fresnel, un gruppo importante di scienziati riuniti qui, 20 persone in tutto, partiranno giovedì pomeriggio per Parigi, per assistere alla solenne seduta serale della Sorbona, e riprenderanno il treno per Bruxelles mercoledì mattina alle 8. Probabilmente non farò parte del gruppo, perché mi stancherei tantissimo. L’idea è carina e farà piacere in Francia, ma che complicazione! Il professor Lorentz, instancabile, guiderà la spedizione. Einstein si lascia trascinare sbuffando. Diversi tedeschi andranno per manifestare sentimenti di intesa.
La cena Solvay si terrà sabato sera, e domenica prenderò il treno per Parigi. Prossimamente ti scriverò l’orario di arrivo.
Dì a Fred che mi sono sbagliata a dargli la data del 25, perché era il 24. Spero di non aver causato problemi.
Ho appena fatto un giro sulla Grand Place, che è sempre molto bella, e ora scendo per cena.
Vi abbraccio tutti, compresa la piccolina, così carina quando si dimena e apre gli occhi interrogativi sull’universo, che non vedrò più perché partirà insieme ai suoi genitori.
Teneramente tua.
Marie a Irène
da Cavalaire a Parigi
29 dicembre 1928
Miei cari ragazzi,
Vi mando i miei auguri di buon anno, che significa un anno di buona salute, di buon umore, di buon lavoro, un anno durante il quale avrete ogni giorno la gioia di vivere, senza dover aspettare che passino i giorni per ritrovarne il piacere, e senza confidare unicamente nella speranza dei giorni a venire. Più si invecchia, più si capisce che saper godere del presente è un dono prezioso, paragonabile a uno stato di grazia.
Penso alla vostra piccola Hélène e le auguro la più grande felicità.
È così commovente veder crescere quella creatura che da voi si aspetta tutto con una fiducia illimitata e crede fermamente che voi possiate frapporvi fra lei e ogni sorta di sofferenza. Un giorno scoprirà che il vostro potere non arriva a tanto, eppure vorremmo esserne capaci per i nostri figli. Quanto meno dobbiamo loro tutti gli sforzi perché crescano in buona salute, abbiano un’infanzia tranquilla e serena in un ambiente amorevole, in cui la loro fiducia così bella duri il più a lungo possibile.
Spero che il mio tesorino abbia una copertina calda per la sua carrozzina come d’accordo.
Sto meglio ma ho ancora qualche linea di febbre che non mi abbandona.
L’espressione x .dP/dn è la tangente alla curva
P = funzione Logex, perché x .dP/dn = dP/ dLogex .
Sarebbe bene segnalarlo in nota, se fosse possibile.
Un abbraccio a tutti e tre.
M. C.
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27 dicembre 2013 | Oggi Scienza (web) |
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01 luglio 2013 | il Messaggero |