Il potere della mente
Come il pensiero agisce sul nostro cervello
prefazione di Thierry Janssen
Qual è il rapporto tra la mente e il corpo? Si tratta di due entità separate, come diceva Descartes? Oppure la mente scaturisce dal cervello, come sostengono le neuroscienze tradizionali? E se invece fosse la mente a plasmare a sua volta il cervello?
- Collana: ScienzaFACILE
- ISBN: 9788822068644
- Anno: 2016
- Mese: febbraio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 224
- Note: illustrato
- Tag: Coscienza Psicologia Medicina Cervello Mente Neuroscienze
Sapevate che grazie all’ipnosi è possibile ridurre la percezione del dolore? E che con la tecnica del neurofeedback potete diventare più empatici e controllare meglio le vostre emozioni? I recenti progressi delle neuroscienze hanno dimostrato che pratiche come la meditazione e l’autosuggestione, a lungo considerate mistiche ed esoteriche, possono avere reali effetti benefici sul nostro organismo.
Questo libro racconta, con la piacevolezza di un romanzo, come la mente induce il cervello a fare cose straordinarie, modificando le dinamiche dei sistemi neurali. Si è osservato per esempio che l’effetto placebo agisce sui circuiti del dolore, e che gli ipovedenti possono “vedere” con la pelle. Enormi sono le implicazioni di questa consapevolezza per la cura delle malattie fisiche e mentali. Come nell’opera di Escher Mani che disegnano , emerge la concezione paradossale del cervello che crea la mente che cambia il cervello.
Forte della sua collaborazione con Francisco Varela (fondatore con il Dalai Lama delle conferenze Mind and Life), Michel Le Van Quyen illustra con chiarezza e passione il potere della nostra mente, capace di plasmare la struttura del nostro cervello.
Prefazione - Introduzione - 1 Mente, ci sei? - Un incontro straordinario - L’altra metà della storia - L’umanità fra due sponde - Allenare la mente e plasmare il cervello - Resuscitare la mente - 2 Rimodellare i neuroni - Un ritorno alla vita - Un prodigioso potenziale di cambiamento - La potenza dell’immaginazione - La resilienza neuronale - La neuroplasticità in aiuto all’handicap - Rieducare un arto immaginario - Una mente quasi senza corpo - Quando il cervello si collega alla macchina - 3 Guarire grazie all’immaginazione - Funziona perché ci credo - Anatomia dell’effetto placebo - La conferma della scienza - Profezia autorealizzante - Parkinson: dalla speranza alla realtà - Placebo e Prozac a confronto - Il potere magico del medico - Parole toccasana e parole nocive - Il rituale terapeutico - 4 Bloccare le crisi epilettiche con il pensiero - Una bufera nel cervello - L’aura epilettica - Un disturbo elettrico - Imparare a controllare le crisi - Sensazioni premonitrici - 5 Modificare la percezione con l’ipnosi - Una “gita” in sala operatoria - Dal music-hall alla clinica - Innumerevoli applicazioni cliniche - L’ipnosi vista allo scanner - Un sogno a occhi aperti - Un altro modo di vivere la trance - 6 Pilotare il cervello in tempo reale - Controllare le proprie onde cerebrali - Il gioco del gatto con il topo - Come funziona il neurofeedback? - Curare l’epilessia con il neurofeedback - «Non è Matrix», ma poco ci manca! - Un videogioco senza joystick - Sviluppare l’empatia - Conosci te stesso per interposto computer - Il ritardo della Francia - 7 Meditazione e benessere - Un incontro provvidenziale - Una rivoluzione spirituale - Il monaco e lo scienziato - La mente distratta rende tristi - Breve storia della meditazione - Connessi con noi stessi - È utile meditare? - I benefìci della meditazione: la mia esperienza - Meditare per curarsi: il metodo Kabat-Zinn - Il segreto per gestire l’ansia - Come agisce la meditazione sul nostro corpo? - Quando la meditazione modifica il nostro cervello - Il potere della bontà - 8 Star bene con gli altri - Uno specchio neuronale - Mille e una sfumature di sorriso - Le radici cerebrali dell’empatia - Il mondo è un grande teatro - Il potere degli altri sulla nostra vita - Gli amici innanzitutto - Coltivare la nostra risonanza emotiva - Il potere della musica - Quando la musica è (molto) buona - Curare con la musica - Ritrovare la parola con la musica - 9Il potere della vita - Ritorno all’essenziale - Che cos’è la vita? - Un serpente che si morde la coda - Quando il tutto è più della somma delle parti - L’azione del globale sul locale - Dove sono i geni di un tempo? - Un vortice di neuroni nella testa - Risonanze interiori - 10 Elogio dei poteri della mente - La mente senza materia - Gli eccessi del movimento cibernetico - Un cervello di silicio da un miliardo di euro - Dare corpo alla mente, e viceversa - Le conferenze Mind and Life - Similitudini e differenze - Una rivoluzione per la medicina moderna - Occhio alle illusioni! - Una cura “disintossicante” per il nostro cervello stanco - La mente non è un burattino del cervello! - Crediti fotografici
Introduzione
«Bisogna chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano». Questo precetto del poeta latino Giovenale, il viatico per una vita felice, è un’eco lontana di saggezza antica. Affascinati dai fenomeni mentali e dai loro effetti sul corpo, gli antichi avevano accumulato considerevoli conoscenze empiriche in materia. E come mostra l’inizio di questa massima – che, sia detto per inciso, noi dimentichiamo troppo spesso – essi non separavano l’essere umano dalla sua anima. A riguardo, Ippocrate aveva intuìto che le nostre convinzioni, i nostri pensieri e le nostre emozioni influenzano direttamente il nostro benessere e possono accelerare la guarigione. E in Oriente il buddismo ha fatto, in definitiva, la stessa constatazione. Quando le pratiche di meditazione si sono affinate, il funzionamento della nostra mente ha progressivamente preso forma, e abbiamo scoperto di poter esercitare un’azione positiva sui differenti sistemi del corpo umano. Resta il fatto che in Oriente, come in Occidente, i primi terapeuti si sono appropriati di tale legame e hanno sviluppato un insieme di tecniche che attingono a questo potere della mente sul corpo.
Ma qual è allora la natura di tale legame fra “l’anima e il corpo”? Da molto tempo la scienza ha cominciato a cercare le prove della sua esistenza. Munita di strumenti sempre più potenti di dissezione, di visualizzazione e di misurazione, essa ha infine dimostrato che è il cervello – e non il cuore – all’origine del nostro pensiero, dei nostri comportamenti, della nostra coscienza. Con i suoi cento miliardi di neuroni molto compatti e organizzati in reti specifiche, il cervello umano è quella cosa che fa di noi degli esseri unici. Ed è senza dubbio l’oggetto più complesso, più raffinato e più straordinario che possa esistere in natura.
E tuttavia, benché il funzionamento di quest’organo venga lentamente rivelandosi, per i ricercatori il suo legame con la mente rimane avvolto da un velo di mistero. In poche parole, noi comprendiamo sia il discorso “psicologico” sia quello “neurologico”.
Ciò nonostante, la loro relazione resta problematica, incapaci come siamo di interpretare l’uno a partire dall’altro.
Ma la cosa ancora più grave è che i formidabili progressi della scienza moderna hanno allentato sempre di più questo legame, e hanno spinto la medicina a focalizzarsi sugli organi, ad accostarsi a essi come se fossero entità separate dal resto dell’individuo e dalla sua mente. Perciò la ricerca si è progressivamente frammentata in una miriade di domini superspecializzati.
Così, l’idea stessa di un potere della mente sul corpo sembra oggi desueta, per non dire ingenua. Peggio ancora, per talune persone essa pare evocare immediatamente la ciarlataneria!
I tempi però mutano velocemente, in particolare nelle nostre discipline. Recentemente, grazie alle tecniche di neuro-imaging funzionale del cervello, gli scienziati hanno tradotto in “immagini” esperienze interiori rimaste a lungo invisibili, e di conseguenza inaccessibili. E si può ormai dimostrare che particolari esercizi mentali hanno un effetto benefico su disturbi assai diversi fra loro, come il dolore fisico, lo stress, l’epilessia, il morbo di Parkinson o la depressione. Come avevano intuìto i saggi antichi, la scienza – rinunciando a una tradizione che taluni fanno risalire a Descartes – sta riscoprendo a poco a poco una verità: certi esercizi della mente svolgono un’azione reale sul corpo. Di più, essi trasformano letteralmente il cervello, nel profondo della sua struttura e del suo funzionamento.
Alla luce di questa constatazione, nel mondo medico e clinico stanno via via riemergendo diverse metodiche psicologiche – la cui origine spesso è molto antica – che sono state denigrate troppo a lungo. Raccolte sotto la definizione di medicine complementari, o “corpo-mente”, alcune tecniche – come la meditazione, ma anche l’autosuggestione, l’ipnosi, il neurofeedback o la musicoterapia – conoscono oggi una sorprendente ripresa di interesse terapeutico. Come interpretare tutto ciò? A riguardo, i pazienti sono unanimi: si tratta, innanzitutto, di limitare il consumo dei farmaci, per sottrarsi alla nocività dei loro effetti collaterali. Si delinea poi una seconda ragione, più profonda: questi metodi costituiscono un modo alternativo di guarire. Incoraggiano il paziente a impegnarsi, ad agire positivamente sulla propria salute, a trovare in sé nuove risorse, che egli potrà sviluppare e sfruttare in modo volontario.
Questo saggio si propone di fare il punto su tali pratiche, mostrarne i rispettivi campi di applicazione e proporre tutti i benefìci validi scientificamente. A mio avviso, la riscoperta di questi metodi schiude altrettante vie per la medicina moderna, che fanno ben sperare. Pazienti, ricercatori, medici o anche solo curiosi, noi tutti stiamo vivendo un momento appassionante carico di interrogativi: quali processi fisiologici sono attivati dalle tecniche “corpo-mente”? E come valutare la loro reale efficacia sul corpo, incluso il cervello? Il mio libro è percorso anche da una convinzione personale, senza dubbio persino più audace: io sono fermamente persuaso che sia ora il momento di allargare l’orizzonte della scienza, per associarle l’esperienza umana e i poteri di trasformazione esercitati dalla mente. In caso contrario, le nostre concezioni scientifiche diverranno prima o poi inconciliabili con la nostra esperienza vissuta, in particolare con quella interiore.
La scienza si trova dunque a una svolta storica, e l’interesse attuale per queste pratiche è una formidabile opportunità di ampliamento e di rinnovamento. Vi esorto quindi ad accompagnarmi in questo incontro speciale, in questo dialogo stupefacente fra la scienza di punta e i poteri della mente.
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