50 grandi idee religione
Il bisogno di comprendere la religione e il ruolo che essa ricopre nel nostro mondo non è mai stato così pressante. Le credenze di cristiani, musulmani, induisti e seguaci di altre religioni hanno un impatto profondo su ogni aspetto della nostra vita, guerra e pace, etica e politica.
- Collana: 50 grandi idee
- ISBN: 9788822069214
- Anno: 2011
- Mese: maggio
- Formato: 17 x 20 cm
- Pagine: 208
- Note: illustrato, cartonato
- Tag: Religione Fede Buddha Cristianesimo Gesù Ateismo
Un importante volume che aiuta a dissipare le nubi di incertezza e confusione che circondano la religione e ne affronta le questioni fondamentali. Cos’è la «regola d’oro» e come unisce tra loro religioni così diverse? Quale ruolo ricoprono i riti e i rituali nel processo di aggregazione di una comunità? Come sono sorte le divisioni tra cattolici e protestanti e che significato hanno oggi per noi? Quali sono le differenze tra anglicani, metodisti, battisti e presbiteriani? Cosa separa i musulmani sunniti dagli sciiti? Cosa significa oggi essere ebrei? Come le diverse tradizioni religiose hanno interpretato i misteri eterni della vita, della morte e il problema di come dovremmo vivere? Lo scrittore pluripremiato Peter Stanford risponde a queste e a tante altre domande in un libro ricco e stimolante, che catturerà chiunque voglia comprendere il potente mistero che da sempre domina il mondo.
Introduzione - IN COMUNE - 01 Il vuoto a forma di Dio - 02 Testi sacri - 03 Bene e male - 04 Vita e morte - 05 La regola d’oro - 06 Riti e rituali - CRISTIANESIMO - 07 La vita di Cristo - 08 Dio e Mammona - 09 Riforma - 10 Il papato - 11 Colpa e misoginia - 12 Lo Spirito Santo - 13 Santi e peccatori - 14 Ortodossia - TRADIZIONE RIFORMATA - 15 Lutero e i suoi successori - 16 Anglicanesimo - 17 Metodismo - 18 Battisti - 19 Presbiteriani - 20 Sette e culti - 21 Rapimento - EBRAISMO - 22 Essere ebrei - 23 Riti ebraici di passaggio - 24 Cabala - 25 Antisemitismo - ISLAM - 26 La nascita dell’Islam - 27 I pilastri dell’Islam - 28 Sunnismo e Sciismo - 29 Il cuore dell’Islam - 30 Islam militante - TRADIZIONI ORIENTALI - 31 Le molte facce dell’Induismo - 32 Il culto induista - 33 Samsara - 34 Giainismo - 35 Sikhismo - 36 Buddha e l’albero di Bodhi - 37 Scuole di Buddismo - 38 La ruota buddista della vita - 39 Confucianesimo - 40 Confucio e i comunisti - 41 Taoismo - 42 Scintoismo - MODERNI DILEMMI - 43 Fedi di oggi - 44 Religione e scienza - 45 Ateismo - 46 Assistere la creazione - 47 La guerra giusta - 48 L’impulso missionario - 49 Spiritualità - 50 Il futuro della religione - Glossario - Indice analitico
50 Il futuro della religione
La fiduciosa previsione secondo cui la religione ha fatto il suo tempo, pronunciata a voce sempre più alta a partire dal XIX secolo, si è rivelata prematura. Anche se il centro dell’indagine fosse esclusivamente l’Europa, dove il numero dei credenti è innegabilmente crollato, Dio non è morto.
All’inizio del XXI secolo la religione mostra forse segni di cambiamento, ma non è certo scomparsa. Di fatto, nel mondo, in Africa, Asia e America Latina, il numero di coloro che si riconoscono in una sorta di legame ufficiale con la religione è in continua ascesa.
Esiste un’interpretazione negativa di questo fenomeno, secondo cui l’attaccamento alla religione si spiega solo con il senso di sicurezza che essa pretende di fornire a quanti temono per sé e per la fine del mondo. Secondo coloro che abbracciano questa prospettiva, la religione sta sopravvivendo e prosperando solo perché il mondo è in crisi. Gli scienziati ci dicono che il pianeta sta affrontando un disastro ambientale; il divario tra nazioni ricche e povere cresce sempre di più nonostante tutti i tentativi per arginarlo. E nonostante gli sforzi della scienza, la casualità della sofferenza continua ad affliggerci.
Quel vuoto a forma di Dio Una delle principali obiezioni alla religione istituzionalizzata dell’Occidente è legata al potere politico e sociale di cui essa dispone. Il filosofo francese Jean-Paul Sartre (1905-1980) usava l’espressione «vuoto a forma di Dio» per descrivere quel luogo della coscienza umana in cui Dio è sempre esistito. Egli sosteneva tuttavia che dobbiamo rifiutare Dio e lasciare vuoto quel buco, poiché la religione nega ogni forma di libertà personale. In breve, essa è troppo offuscata dai suoi stessi sforzi, troppo spesso mano nella mano con il potere politico, per doverci noi conformare al suo volere.
Eppure, sembra finita l’epoca in cui Chiesa e Stato modellavano congiuntamente la vita dell’uomo a propria immagine e somiglianza con la benedizione di Dio, certo in Europa e sempre più anche negli Stati Uniti. Le obiezioni sollevate dalla dottrina cristiana e articolate in modo chiaro e spesso astioso dai leader cristiani contro omosessualità, contraccezione, relazioni sessuali al di fuori del matrimonio e, soprattutto, aborto, considerate da molti credenti come criterio determinante dell’etica e di una vita moralmente vissuta, sono state respinte dai legislatori e sempre più dall’opinione pubblica.
Fondamentalismo Ma dove tutto questo porta la religione, soprattutto in Occidente? L’elemento spirituale e quello materiale, Dio e Mammona, continuano a sovrapporsi, ma non negli stessi termini di un tempo. Molti credenti considerano tale sviluppo come una cosa positiva, un’opportunità per la religione di tornare a servire l’umanità, piuttosto che costringerla all’obbedienza.
Certo, è solo una tendenza, e vi sono molte altre correnti che si muovono in direzione opposta. Al’interno sia del Cristianesimo sia dell’Islam, per esempio, esiste una minoranza che si sente minacciata, dominata o violentata dal mondo moderno, dai suoi valori secolari e persino dalle sue libertà. Di conseguenza, ci si volge sempre più alle sacre scritture per esserne rassicurati e le si interpretano in una maniera sempre più letterale, con effetti disastrosi.
Nuove prospettive L’aumento dell’intolleranza non dovrebbe distogliere l’attenzione dalla reale storia della religione come è vissuta dalla maggioranza piuttosto che dalla minoranza. Prospettive nuove e positive sono emerse recentemente, sia all’interno delle religioni sia nella loro relazione reciproca. Il Concilio Vaticano II della Chiesa cattolica, tenutosi dal 1962 al 1965, trovò un punto di riferimento nell’invito del suo ispiratore, papa Giovanni XXIII, ad «aprire una finestra sul mondo». La reciproca tolleranza è emersa dal dialogo tra Chiese e tradizioni diverse, là dove un tempo c’era inimicizia, sospetto e ostilità. La distanza tra fedi orientali e occidentali si è ridotta con la fine del colonialismo. Un maggiore rispetto, un’accresciuta conoscenza e comunicazioni migliori hanno portato a uno scambio di idee: i cristiani d’Occidente oggi inseriscono alcuni elementi buddisti nella loro vita spirituale e viceversa.
Allo stesso tempo, si sono allentate le pressioni politiche che cercavano di cancellare la religione. Molti regimi, per la maggior parte marxisti, che tentavano di ridurre la religione a un semplice strumento di controllo da parte dello Stato, sono caduti o si sono trasformati. Le autorità comuniste cinesi oggi citano Confucio per promuovere eventi di grande risonanza come le Olimpiadi di Pechino del 2008. Se la religione ha dimostrato qualcosa negli ultimi cento anni, è che ogni tentativo di contrastarla in modo violento riuscirà solo a garantirne la sopravvivenza.
Il nostro tempo è spesso caratterizzato come l’epoca dell’estremismo religioso, ma lo è anche dell’ecumenismo e delle iniziative interreligiose. Il primo è ricordato più spesso dei secondi, ma è lo sviluppo del dialogo, della tolleranza e della comprensione che alla fine avrà la meglio sugli estremismi. L’azione dei fondamentalisti all’interno dell’Islam, del Cristianesimo e dell’Induismo, finalizzata a imporre le proprie credenze sugli altri, ovunque si sia manifestata ha sollevato una reazione da parte della maggioranza, che vuole un ritorno alla vera fede e la restaurazione degli autentici princìpi della religione.
La ricerca di Dio Continua nel mondo, tra miliardi di persone, la ricerca di Dio, o degli dèi, dell’illuminazione, della theosis, del Tao, del dharma, del Nirvana. La schiacciante maggioranza della popolazione sceglie ancora di restare nell’alveo di una religione istituzionale. Sempre più persone esplorano la spiritualità al di fuori dei sistemi convenzionali, ma si sono nutrite della parte migliore di quelle tradizioni religiose. La ricerca può assumere molte forme e molti nomi diversi, ma alla fine ha lo stesso obiettivo: gli individui cercano, attraverso le religioni, di trovare un senso e un valore per la vita umana.