50 grandi idee politica
Un’introduzione equilibrata e chiara per scoprire le teorie fondamentali, le ideologie, gli strumenti e i campi d’azione della teoria e pratica della politica moderna.
- Collana: 50 grandi idee
- ISBN: 9788822068293
- Anno: 2011
- Mese: novembre
- Formato: 17 x 20 cm
- Pagine: 208
- Note: illustrato, cartonato
- Tag: Storia Politica Politica internazionale
In un’epoca di crescente disincanto dell’opinione pubblica rispetto alla politica, il bisogno di fare chiarezza sui concetti fondamentali della teoria e della pratica che da sempre regolano e governano la vita dell’uomo non è mai stato così pressante. Le forze del terrorismo e del fondamentalismo religioso rappresentano minacce tanto insidiose quanto imprevedibili,che mettono a dura prova l’efficacia dei servizi di intelligence, mentre la libertà, la democrazia e i diritti umani subiscono gli attacchi di governi pronti a tutto pur di garantire la nostra sicurezza. Corruzione, violenza politica e tirannie suscitano l’indignazione della comunità internazionale e rendono sempre più forti le richieste di giustizia dei cittadini. I partiti politici sono ormai morti? Qual è l’incidenza moderna di ideologie come il socialismo e il liberalismo? La propaganda appartiene solo alla storia? In che modo i mezzi di informazione influenzano lo scenario politico? Quali sfide dovrà affrontare la società contemporanea in relazione a temi come il multiculturalismo e la povertà? Attraverso 50 brevi capitoli, accessibili nel contenuto e brillanti nello stile, Ben Dupré fa luce sulle questioni cruciali della politica, fornendo un’introduzione perfetta a una materia che, nelle sue molteplici sfaccettature, ci riguarda tutti.
Introduzione - TEORIA POLITICA - 01 Libertà - 02 Giustizia - 03 Uguaglianza - 04 Diritti umani - 05 Il contratto sociale - 06 Democrazia - 07 Monarchia - 08 Tirannia - 09 Utopia - 10 Rivoluzione - IDEOLOGIE - 11 Anarchismo - 12 Laicismo - 13 Repubblicanesimo - 14 Capitalismo - 15 Conservatorismo - 16 Liberalismo - 17 Socialismo - 18 Comunismo - 19 Socialdemocrazia - 20 Multiculturalismo - 21 Movimento operaio - 22 Femminismo - 23 Movimento ambientalista - 24 Fascismo - 25 Fondamentalismo - 26 Islamismo - LA MACCHINA DELLA POLITICA - 27 Lo Stato - 28 Le Costituzioni - 29 Il sistema presidenziale - 30 I Parlamenti - 31 I partiti politici - 32 L’amministrazione pubblica - 33 I mezzi di informazione - 34 La propaganda - QUESTIONI POLITICHE - 35 Povertà - 36 Criminalità - 37 Sicurezza - 38 Servizi di intelligence - 39 Violenza politica - 40 Lo Stato sociale - 41 Razzismo - 42 Corruzione - 43 Il politicamente corretto - TUTTO IL MONDO È UN PALCOSCENICO - 44 Realismo politico - 45 Guerra - 46 Nazionalismo - 47 Imperialismo - 48 Isolazionismo - 49 Globalizzazione - 50 Le Nazioni Unite - Glossario - Indice analitico
06 Democrazia
Oggi la democrazia gode di una tale considerazione che è facile dimenticare quanto fosse poco apprezzata fino a tempi piuttosto recenti. Per gran parte degli ultimi due millenni e mezzo, quasi tutti i teorici politici si sono opposti con forza alla democrazia, in principio e in pratica.
La tendenza della democrazia all’anarchia era in genere ricondotta alla presunta incapacità delle persone di partecipare responsabilmente al processo di governo.
Il filosofo vittoriano John Stuart Mill, per natura un sostenitore dei princìpi democratici, temeva la «mediocrità collettiva» delle masse, che «non ricevono più le loro opinioni dalle gerarchie ecclesiastiche e statali, da capi visibili, o dai libri». Winston Churchill amava scherzare dicendo che la migliore argomentazione contro la democrazia era una conversazione di cinque minuti con l’elettore medio, mentre negli anni ’20 del Novecento il giornalista statunitense Henry Louis Mencken la definì «la patetica fiducia nella saggezza collettiva dell’ignoranza individuale». Nel 1949, i difetti della democrazia approdarono persino al grande schermo con Il terzo uomo, tratto dal romanzo di Graham Greene. Al culmine del fi lm, il mediocre Harry Lime (interpretato da Orson Welles) cinicamente afferma che dopo cinquecento anni di democrazia e pace, la Svizzera aveva prodotto solo l’orologio a cucù.
In linea con le preoccupazioni dei filosofi greci, forse il maggiore spauracchio per i primi teorici moderni era la cosiddetta «tirannia della maggioranza». Mill e altri temevano che la maggioranza avrebbe abusato del potere per schiacciare i diritti delle minoranze, giustificata (secondo loro) da un sistema che sembrava legittimarla a realizzare desideri e aspirazioni.
22 gennaio 2012 | Corriere del Mezzogiorno |
22 dicembre 2011 | BARI.REPUBBLICA.IT (WEB) |