Jean Pierre Petit, un nome di grande notorietà in Francia negli ambienti dell'alta divulgazione, è insieme scienzato (« maitre de recherches» nel CNRS, astrofisico, responsabile di microinformatica nella facoltà di Lettere di Aix-en-Provence) e disegnatore semi-professionista (autore di numerosi fumetti pubblicati in «Spirou», e professore in un istituto di Belle Arti).
Grazie a questa combinazione di talenti, Petit riesce ad utilizzare pienamente l'arte grafica per presentare i concetti della scienza contemporanea.
Gli spazi a curvatura variabile, i punti conici, il «patchwork», le tre e le quattro dimensioni, le proiezioni delle geodetiche, il rapporto massa-materia, i poliedri, gli spazi aperti e quelli chiusi, i fotoni, le stelle a neutroni, sono alcune delle questioni affrontate in questo nuovo «viaggio nell’Universo» da Anselmo e dai suoi amici, guidati ancora una volta da un «cicerone» d’eccezione, Albert Einstein. Dopo Il big bang, che ha presentato le principali tesi sulla nascita e lo sviluppo dell’Universo, vengono qui spiegate le più recenti teorie sui buchi neri e sugli (ipotetici?) «anti-buchi neri», ovvero «oggetti dove nessuno mai potrebbe entrare; si potrebbe solo uscirne». Questioni difficili da comprendere? La risposta è nella magica matita di Petit. D’altra parte, complesse e difficili sono le leggi che regolano il nostro Universo: e anzi, per dirla con Anselmo, «se questo è il migliore e il più comprensibile degli Universi possibili, cosa mai saranno gli altri?».