Scienza, pseudoscienza e fake news
Il metodo scientifico come approccio alla realtà
prefazione di Piero Angela
con una nuova postfazione aggiornata
Mai come oggi siamo circondati da fake news. Come riconoscerle e smontarle? Fuso ci aiuta a districarci tra scienza e pseudoscienza, fornendoci gli strumenti per leggere al meglio la realtà.
- Collana: Senzatempo
- ISBN: 9788822046185
- Anno: 2021
- Mese: luglio
- Formato: 13,5 x 20,5 cm
- Pagine: 250
Disponibile
Terapie miracolose, medicine fin troppo “alternative”, astrologia, UFO, magia, terrapiattismo e complotti no Vax: mai come oggi siamo circondati da fake news. Come riconoscerle e smontarle? Silvano Fuso ci aiuta a districarci tra scienza e pseudoscienza, fornendoci gli strumenti per leggere al meglio la realtà, con esempi concreti e un linguaggio appassionato e appassionante.
Premessa - Presentazione di Piero Angela - Introduzione - 1. La scienza e gli altri ambiti del sapere - 2. I filosofi e la scienza: gli idilli - 3. I filosofi e la scienza: gli scontri - 4. Come funziona la scienza - 5. Esperimento e teoria nella scienza - 6. L’illusione nella scienza - 7. La frode della scienza - 8. Le pseudoscienze - 9. Le medicine alternative - 10. Le false credenze nella vita quotidiana - 11. Le pseudoscienze e il paranormale - 12. Scienza, pseudoscienza e cultura - Conclusioni - Glossario
Premessa
Questo volume era stato pubblicato per la prima volta nel 1999, nella collana “La scienza è facile” con il titolo Realtà o illusione? Scienza, pseudoscienza e paranormale. Viene ora riproposto nella collana “SenzaTempo” con il nuovo titolo Scienza, pseudoscienza e fake news. Il metodo scientifico come approccio alla realtà. Sono passati diversi anni e molte cose sono cambiate. Il cosiddetto paranormale, un tempo piuttosto popolare, è oggi un po’ passato di moda, anche se persiste in varie forme1. Per contro hanno preso campo molte altre false credenze e l’espressione fake news è diventata diffusissima.
Il compianto Umberto Eco scrisse che «i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino». Le bufale sono sempre esistite, ma oggi i complottisti, i sostenitori di pseudoscienze e i negazionisti di varie evidenze scientifiche e storiche assodate hanno purtroppo assunto un ruolo più rilevante nella società e sono riusciti a raggiungere, in alcuni casi, persino posizioni di potere, sia nel nostro Paese che a livello internazionale.
In occasione della pandemia da SARS-CoV-2 abbiamo avuto tristi esempi di disinformazione pseudoscientifica: un dilagare di notizie in cui verità, falsità, dicerie, opinioni, semplici ipotesi o fatti accertati si sono costantemente confusi, rendendo quanto mai difficile al cittadino orientarsi e farsi un’idea chiara del problema. Al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha utilizzato il termine “infodemia” per indicare l’«abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno». L’infodemia può essere pericolosa tanto quanto la pandemia.
Una buona parte della responsabilità ricade sicuramente sui media, troppo spesso superficiali e poco accorti nel diffondere certe notizie. Tuttavia le bufale si diffondono facilmente solo se trovano un terreno fertile su cui attecchire. E il miglior fertilizzante è di sicuro l’ignoranza scientifica. Non tanto sui contenuti, riservati agli specialisti, quanto sui metodi e sui criteri che la scienza utilizza.
Saper distinguere ciò che è scientifico da ciò che non lo è non è poi così difficile. Come afferma Piero Angela nella Presentazione al libro, la scienza «obbliga colui che afferma qualcosa a dimostrarlo. Cioè a portare le “pezze d’appoggio” che sorreggono le sue affermazioni». Si tratta di un semplice concetto che dovrebbe far parte dell’alfabetizzazione di base di ogni cittadino.
Per questo motivo la riproposta del presente volume ci sembra quanto mai attuale. Gli stessi strumenti che in passato potevano difenderci dalle bufale sul presunto paranormale, oggi possono aiutarci a proteggerci dalle dilaganti fake news.
Silvano Fuso
Questo volume era stato pubblicato per la prima volta nel 1999, nella collana “La scienza è facile” con il titolo Realtà o illusione? Scienza, pseudoscienza e paranormale. Viene ora riproposto nella collana “SenzaTempo” con il nuovo titolo Scienza, pseudoscienza e fake news. Il metodo scientifico come approccio alla realtà. Sono passati diversi anni e molte cose sono cambiate. Il cosiddetto paranormale, un tempo piuttosto popolare, è oggi un po’ passato di moda, anche se persiste in varie forme1. Per contro hanno preso campo molte altre false credenze e l’espressione fake news è diventata diffusissima.
Il compianto Umberto Eco scrisse che «i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino». Le bufale sono sempre esistite, ma oggi i complottisti, i sostenitori di pseudoscienze e i negazionisti di varie evidenze scientifiche e storiche assodate hanno purtroppo assunto un ruolo più rilevante nella società e sono riusciti a raggiungere, in alcuni casi, persino posizioni di potere, sia nel nostro Paese che a livello internazionale.
In occasione della pandemia da SARS-CoV-2 abbiamo avuto tristi esempi di disinformazione pseudoscientifica: un dilagare di notizie in cui verità, falsità, dicerie, opinioni, semplici ipotesi o fatti accertati si sono costantemente confusi, rendendo quanto mai difficile al cittadino orientarsi e farsi un’idea chiara del problema. Al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha utilizzato il termine “infodemia” per indicare l’«abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno». L’infodemia può essere pericolosa tanto quanto la pandemia.
Una buona parte della responsabilità ricade sicuramente sui media, troppo spesso superficiali e poco accorti nel diffondere certe notizie. Tuttavia le bufale si diffondono facilmente solo se trovano un terreno fertile su cui attecchire. E il miglior fertilizzante è di sicuro l’ignoranza scientifica. Non tanto sui contenuti, riservati agli specialisti, quanto sui metodi e sui criteri che la scienza utilizza.
Saper distinguere ciò che è scientifico da ciò che non lo è non è poi così difficile. Come afferma Piero Angela nella Presentazione al libro, la scienza «obbliga colui che afferma qualcosa a dimostrarlo. Cioè a portare le “pezze d’appoggio” che sorreggono le sue affermazioni». Si tratta di un semplice concetto che dovrebbe far parte dell’alfabetizzazione di base di ogni cittadino.
Per questo motivo la riproposta del presente volume ci sembra quanto mai attuale. Gli stessi strumenti che in passato potevano difenderci dalle bufale sul presunto paranormale, oggi possono aiutarci a proteggerci dalle dilaganti fake news.
Silvano Fuso
22 Agosto 2021 | Corriere della Sera |
20 Settembre 2021 | Nybramedia |
02 Gennaio 2022 | Prisma |
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