Tutti i perché della scienza
Curiosità e misteri del mondo intorno a noi
revisione di Giovanni Giri
Perché le cipolle ci fanno piangere? Che cos’è un déjà vu? E come mai le zanzare si accaniscono su di noi mentre ignorano completamente i nostri amici? Perché se una persona vicino a voi sbadiglia non riuscite a fare a meno di imitarla? Vi è mai capitato di provare la sensazione di essere osservati e di averne conferma appena vi girate? Questi e altri interrogativi rappresentano il filo conduttore del libro.
- Collana: ScienzaFACILE
- ISBN: 9788822068729
- Anno: 2017
- Mese: settembre
- Formato: 17 x 20 cm
- Pagine: 216
- Note: illustrato in bianco nero
- Tag: Scienza Curiosità Fisica
Caratterizzato da uno stile brillante e vivace, condito con ironia da divertenti vignette, Ingram fornisce risposte e spiegazioni a domande che di certo tutti noi ci siamo posti, sul nostro corpo, la natura e il mondo che ci circonda, sconfinando anche nell’ambito del sovrannaturale (il Bigfoot esiste davvero?). Oltre a soddisfare molte delle nostre curiosità, il libro approfondisce e cerca di chiarire quanto siano veri alcuni dei più famosi aneddoti nella storia della ricerca scientifica (conosciamo tutti la storiella della mela di Newton, ma… siamo sicuri che sia vera?).
Parte 1. Il corpo umano - Cosa dicono di noi le nostre pupille? - Perché le cipolle ci fanno piangere? - E se fossimo tutti un po’ Neanderthal? - Perché gli asparagi danno quell’odore strano alla pipì? - Perché a volte abbiamo le parole “sulla punta della lingua”? - Le unghie delle mani crescono più velocemente di quelle dei piedi? E se sì, perché? - Perché c’è gente che sviene alla vista del sangue? - Perché, quando siamo sotto stress, andiamo nel pallone? - Perché i peti puzzano? - Perché gli sbadigli sono contagiosi? - I misteri della scienza: Newton ha davvero compreso il mistero della gravità perché gli è caduta una mela in testa? - Parte 2. Il regno animale - Da dove vengono i gatti? - Da dove vengono i cani? - I nostri gatti ci amano o si limitano a sopportarci? - Il cane è davvero il miglior amico dell’uomo? - Ma perché attiro tanto le zanzare? Esiste una soluzione? - Perché io sono preso d’assalto dalle zanzare e i miei amici no? - Perché le lucertole fanno le flessioni? - Perché le lucertole perdono la coda? - Perché alcuni animali lanciano le proprie feci? - Perché le oche volano in formazione a V? - I misteri della scienza: Perché le braccia del Tyrannosaurus rex erano così corte? - Parte 3. Il soprannaturale - Cos’è il déjà vu? - Sogniamo in Technicolor? - È davvero possibile accorgersi che qualcuno ci sta fissando? - La pubblicità subliminale funziona davvero? - Il Bigfoot esiste veramente? - I misteri della scienza: Archimede ha davvero bruciato le navi romane con i raggi solari? - Parte 4. Il mondo intorno a noi - Gli esseri umani sono in grado di ecolocalizzare? - Perché il tempo sembra accelerare quando si invecchia? - Perché il fumo dei falò sembra seguirci? - Quanto è piccolo il mondo? - In che direzione ruota l’acqua nello scarico della vasca da bagno? - Perché in autunno le foglie cambiano colore? - Che cos’è il muro del suono? E cosa può infrangerlo? - Quante volte si può piegare un foglio di carta? - Che differenza c’è tra le bollicine dello champagne e quelle della birra? - Perché la Luna all’orizzonte sembra più grande? - I misteri della scienza: Galileo ha davvero lasciato cadere dei pesi dalla torre di Pisa? -
Ma perché attiro tanto le zanzare? Esiste una soluzione?
Nel Nord America come in Europa le zanzare sono considerate più un fastidio che un pericolo.
Non voglio certo banalizzare il virus del Nilo occidentale, né ignorare il fatto che, a causa dei cambiamenti climatici, nel sud degli Stati Uniti si stanno diffondendo sempre più malattie trasmesse dalle zanzare, ma è nelle odiose notti estive infestate dagli insetti che la maggior parte di noi desidera la loro estinzione. La possibilità che accada tanto presto è molto bassa, però! Nel frattempo dobbiamo cercare sistemi per renderci “poco appetibili” o, ancora meglio, invisibili agli occhi delle nostre acerrime nemiche. C’è solo un problema: le zanzare sono dotate di tutto il necessario per scovarci, tanto che, dopo aver letto queste righe, potreste perdere ogni speranza di trovare un po’ di pace, a meno di barricarvi dentro casa. Ma anche là...
Le zanzare dispongono di una tale quantità di sistemi di rilevazione e reazione da far invidia ai computer più potenti collegati ai robot più sofisticati, il tutto gestito da un cervello della grandezza, più o meno, del punto che chiude questa frase.
Tra questi sistemi (chiamati recettori) ce ne sono alcuni in grado di rilevare la presenza umana, che si attivano in sequenza man mano che l’insetto si avvicina a una persona.
Immaginate di trovarvi all’aperto, una sera d’estate, in una zona popolata dalle zanzare. Supponiamo che non ci sia troppo vento, nessun fuoco acceso: siete soli. State respirando... quindi emettete anidride carbonica. Questa nuvoletta di gas si disperde nell’aria, e qualche particella arriva al “naso” di una zanzara, entrando in contatto con specifici recettori di CO2 situati sui palpi mascellari (protrusioni del capo simili ad antenne). Nel cervello dell’insetto si scatena una raffica di impulsi nervosi e... ormai siete intercettati!
La zanzara si muove verso la fonte di anidride carbonica, cioè voi. Non solo ha percepito il gas, ma ora corregge anche la direzione del volo andando verso i punti in cui la concentrazione è maggiore. E riesce a fare tutto ciò anche se i sensori di anidride carbonica sui palpi rappresentano solo il 2% di tutto il suo apparato sensoriale. Però non le è sufficiente fare affidamento solo sulla CO2 per trovarvi, altrimenti vi volerebbe direttamente in bocca (il che sarebbe tanto fastidioso per voi, quanto inutile per lei). A un certo punto, per riuscire ad avvicinarsi alla vostra pelle scoperta, deve focalizzarsi su altre sostanze attraenti.
Con una bella serie di esperimenti, alcuni ricercatori del Caltech (California Institute of Technology) hanno dimostrato che, una volta individuata l’anidride carbonica, la zanzara sposta l’attenzione sulle caratteristiche visuali dell’ambiente. Per provarlo, avevano lasciato delle femmine volare liberamente in una galleria del vento dai colori chiari, salvo che per un unico quadrato scuro sul pavimento alla fine del tunnel (l’apparato visivo delle zanzare è più sensibile ai colori scuri che a quelli chiari). Gli insetti volavano senza prestare alcuna attenzione al pavimento; quando però gli sperimentatori introdussero dell’anidride carbonica nella galleria, subito le zanzare cominciarono a ispezionare il riquadro scuro sul fondo, volandoci sopra per ore, a un’altezza di un paio di centimetri. Erano passate dall’individuazione del gas all’uso della vista, nel tentativo di dirigersi verso il potenziale obiettivo.
Negli esperimenti del Caltech, una volta che le zanzare si avvicinavano al bersaglio grazie alla vista, si servivano della loro percezione dei composti chimici e del calore per individuare il giusto “punto di atterraggio”. In questa fase, gli oggetti caldi attiravano le zanzare molto più di quelli a temperatura ambiente. Infine, risultò che le zanzare venivano attratte ancora di più da oggetti caldi e con un alto grado di umidità, come la pelle sudata.
E se per caso state pensando che possa esistere un modo per aggirare questa sfilza di apparati sensoriali che vi rendono facile preda delle zanzare, ecco, rassegnatevi. A quanto pare, una zanzara può anche fare a meno di uno qualsiasi dei suoi strumenti e riuscire comunque a scovarvi senza grossi problemi. Persino se tratteneste il respiro per non farle “fiutare” l’anidride carbonica, lei sarebbe in ogni caso attratta dal calore del vostro corpo, purché vi voli abbastanza vicino. Basta solo che qualcuno lì accanto respiri, e in men che non si dica sarà addosso a voi e al vostro amico. Potrebbe forse essere utile convincere anche lui a non respirare, ma non troppo. Se emanate calore, siete sudati e magari indossate qualcosa di scuro, potete considerarvi comunque spacciati!
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