Perché?
prima edizione 2006
ristampa
illustrato da Florence Roy
Perché il cielo è blu? Perché il mare è salato? Perché dormiamo? Perché il sole brilla? Le domande dei nostri figli sono le stesse che si pone senza sosta il bambino che sonnecchia in noi: la notte, sotto il sole, sulla spiaggia, per strada.
- Collana: Piccola biblioteca di scienza
- ISBN: 9788822048011
- Anno: 2008
- Mese: ottobre
- Formato: 13,5 x 19 cm
- Pagine: 96
- Note: brossura e illustrato a colori
- Tag: Scienza Curiosità Fisica Scienza per ragazzi
Il testo non ha la pretesa di fornire una risposta esaustiva a ogni domanda posta a inizio pagina, ma piuttosto si pone l'obiettivo di destare nei lettori, grandi e piccoli, il desiderio di conoscenza e la curiosità nei confronti del mondo che ci circonda, troppo spesso dato per scontato. La scienza ci dà risposte precise, ma spesso incomprensibili ai più; è necessario, quindi, cercare costantemente di conciliare semplicità di linguaggio e precisione scientifica. Questo libro, scritto da scienziati e testato da un campione di lettori «comuni», va esattamente in questa direzione, anche grazie all'efficace supporto grafico.
Prefazione - I colori - Perché i miei calzini sono rossi? - Perché il cielo è blu? - Il segreto del camaleonte - Dove sono i tulipani blu? - Un buco nero è proprio nero? - L'acqua - Il girotondo dell'acqua - Il freddo che rompe la bottiglia - È in arrivo un bastimento carico di... - Perché il mare è salato? - La ricetta della nebbia - Bestiario - Perché le api danzano? - Farfalle innamorate - Chi può battere la pulce? - L'ippocampo, un papà diverso da tutti gli altri - Perché i gatti ci vedono bene anche di notte? - Il meteo - Che tempo farà dopodomani? - Le stelle del meteo - Colpo di fulmine - Al tornado non manca mai l'aria! - Disegnami una goccia di pioggia... - Il calcio - Il pallone da calcio è rotondo? - Perché il pallone rimbalza? - Attenti ai crampi! - L'effetto Magnus fa goal! - La Coppa del mondo intorno al mondo - Le illusioni - Il bastone spezzato - Le ruote della diligenza - «Non fidatevi della vostra immagine!» - Il miraggio - L'incontro delle parallele - Il sole - Perché il Sole brilla? - Il Sole e la Terra non girano in tondo! - Quando il Sole si arrabbia - Miti e leggende delle eclissi... - Eclissi totale di Sole - La chimica - Tingere - Smacchiare - Lavare - Arricciare e lisciare - Cuocere - La matematica - La parabola si tiene in forma - La musica degli 0 e degli 1 - «Criptare» è codificare - Il gioco della fortuna e del caso - Riempire al meglio lo spazio - Eureka! - Dalla stampa a Internet - I cavalieri del cielo - Monocoli e occhiali - La Terra appiattita - Pascal e la Pascalina - Florilegio - La rafflesia - Preso in trappola! - Un matrimonio riuscito! - La seduzione dell'orchidea - Piante «estreme» - I 5 sensi - ANNUSARE tutti i profumi del mondo - VEDERE il mondo a colori - TOCCARE per restare in contatto - GUSTARE l'amaro - UDIRE da dove proviene un suono - Il sonno - Perché dormiamo? - Sei un tipo «notturno» o «mattiniero»? - Sognare a occhi chiusi - Sonno d'estate - Dormire con un occhio solo - Ringraziamenti
Prefazione
Archimede, l'uomo che si diceva pronto a sollevare la Terra se solo gli avessero dato un punto d'appoggio, che uscì correndo di casa, nudo, per gridare al mondo la sua scoperta, che con un'astuzia degna di Ulisse incendiò l'intera flotta nemica servendosi di specchi abilmente concepiti e posizionati, rappresenta l'icona dello scienziato geniale. La leggenda di questo matematico e ingegnere greco, nato nel 277 a.C. e morto sessant'anni più tardi a Siracusa, supera senz'altro la verità storica, ma di lui resterà, oltre il celebre «Eureka!» e l'omonimo principio, il ricordo dell'irrefrenabile pulsione per la conoscenza. Duemila anni più tardi la scienza è divenuta una questione sociale. Negli anni '80 si sviluppa la tecnica della fecondazione in vitro; negli anni '90, in seguito all'incidente di Chernobyl, il tema dell'energia nucleare si pone al centro del dibattito. La nostra è l'èra della terapia genetica, degli O.G.M. e della clonazione umana. I legislatori si circondano di comitati etici, gli scienziati vengono coinvolti nelle decisioni politiche e i cittadini rivendicano il diritto di «sapere». La conoscenza scientifica è votata all'espansione: il giornalismo si trova a trattare l'attualità in un mondo in cui l'informazione stessa si sta globalizzando, la formazione è necessariamente portata ad utilizzare le famose NTIC (Nuove Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione), l'intero mondo del «.com» utilizza, per la promozione di prodotti e servizi, il linguaggio scientifico al fine di accrescere la propria credibilità. In questo panorama, non solo «l'uomo della strada», il cittadino medio poco portato per le scienze, si sente costantemente bombardato da messaggi che superano le sue capacità di comprensione, ma lo stesso scienziato iperspecializzato, magari in superconduttori ad alta temperatura critica, si trova in difficoltà nel comprendere le dinamiche della sintesi proteica o della genetica. Forte della consapevolezza di come si stia creando un muro tra coloro che sanno e coloro che non sanno, e di come gli stessi specialisti non siano più in grado di comprendere ciò che proviene da ambiti scientifici differenti dai propri, Lionel Salem, chimico teorico di fama, decise di creare nel 1993 il Centre de Vulgarisation de la Connaissance (Centro di Divulgazione della Conoscenza). Il centro è sostenuto dall'Università Paris-Sud XI, dall'Università Paris VI e dal Centro Nazionale della Ricerca Scientifica. Il suo credo: tale muro non è inevitabile, divulgare la conoscenza è un dovere civico. Tra le numerose iniziative messe in atto da questo Istituto, la «Operazione Archimede», da cui è scaturito questo libro, riveste un ruolo particolare. Si tratta di una serie di campagne di divulgazione scientifica organizzate dal 1997 al 2003, in collaborazione con la RATP (Azienda Autonoma dei Trasporti di Parigi), all'interno della metropolitana parigina. L'obiettivo era innanzi tutto quello di andare «verso la gente». I principali veicoli di divulgazione scientifica, i musei della scienza, hanno infatti dei limiti: i visitatori sono persone in qualche modo interessate alla scienza già prima di varcarne la soglia, sono già in precedenza motivati a conoscere. Recenti inchieste, condotte in vari paesi europei, indicano che quasi l'80% della popolazione non è entrata in un museo scientifico nell'ultimo anno. I musei partecipano quindi di una cultura in qualche modo elitaria. Per avvicinare il grande pubblico alle scienze era necessario invertire la direzione d'accesso al sapere. Essendo il pubblico cui il Centro intendeva rivolgersi estremamente vasto e caratterizzato da un livello culturale estremamente eterogeneo, era necessario utilizzare un lessico accessibile a tutti e soprattutto privo di termini in qualche modo ambigui. Un esempio di questi vocaboli «a rischio» è la parola «sensibilità». Nel linguaggio scientifico, con essa si indica il più piccolo valore che uno strumento di misura è in grado di registrare, mentre, nel linguaggio comune, essa ha a che fare con i sentimenti e gli affetti. Si trattava quindi di conciliare semplicità di linguaggio e precisione scientifica; di tener conto delle discrepanze esistenti tra linguaggio scientifico e lingua comune; di prendere in considerazione, nello stesso tempo, le osservazioni e le opinioni degli esperti e quelle dei lettori comuni. Era dunque necessario, per il Centro, trovare una sintesi tra tutti questi elementi, e tra essi ed altri ingredienti fondamentali per una buona divulgazione, quali l'umorismo, la poesia, il sogno. A tale riguardo le illustrazioni e la grafica, curate da Florence Roy, hanno giocato un ruolo chiave. Esse dovevano contribuire, allo stesso tempo, a colpire il lettore, ogni reale divulgazione deve infatti meravigliare e divertire, e a rendere più comprensibile, quando necessario, il messaggio scientifico. Con quest'opera il Centro non ha la pretesa di fornire una risposta esaustiva ai quesiti posti ad ogni inizio pagina (Perché il sole brilla? Perché i miei calzini sono rossi? Perché dormiamo?). In compenso ha l'ambizione di restituire ai lettori il gusto per la curiosità nei confronti del mondo che ci circonda (la lezione delle cose), di presentare loro il lato meraviglioso della natura (Bestiario, Florilegio...), di far capire come il sapere scientifico non sia solo una «cosa da laboratorio», di riportare la scienza nella nostra vita quotidiana, affinché ciascuno di noi possa finalmente affermare: «beh, non è poi così difficile!».
6 febbraio 2018 | insiemeamammaepapa.com |