Quel vecchio rasoio ancora buono
Dodici brevi storie, con un approccio vivace e diretto, mettono di volta in volta l’accento su un diverso aspetto della società medievale, e non mancheranno le sorprese. In questa eterogenea folla di personaggi scorgiamo le radici del mondo contemporaneo.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822063533
- Anno: 2024
- Mese: febbraio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 192
- Tag: Scienza Storia Storia medievale
«Guardare la storia da vicino ci sorprende sempre e ci aiuta a comprendere il presente».
Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021
«Un significativo contravveleno rispetto alla visione prescientifica del Medioevo».
Luciano Canfora
Perché non riusciamo a scrollarci di dosso l’immagine di un Medioevo buio e violento? Come cogliere le sfumature di un periodo plurisecolare che ha avuto il merito di porre le basi della moderna società occidentale? L’approccio vivace e diretto di questi brevi saggi esamina i singoli aspetti di un mondo complesso e le sue evoluzioni, non senza sorprese.
Si scoprirà, tra l’altro, che cosa hanno in comune il granduca di Toscana nel Seicento e lo sceicco di Dubai ai nostri tempi; come vivevano nel XII secolo i cavalieri e in particolare Guglielmo il Maresciallo, il migliore al mondo; quando, come e perché abbiamo cominciato a leggere in silenzio; come mai le crisi finanziarie di oggi sono incredibilmente simili a quelle del Trecento; che cosa lega il filosofo del Trecento Occam, il premio Nobel per la Fisica Enrico Fermi e l’intelligenza artificiale.
Piccole o grandi storie che con linguaggio accessibile e una sottile vena d’ironia forniscono una narrazione originale del Medioevo e permettono di cogliere l’origine di alcuni aspetti del mondo contemporaneo.
Premessa
Capitolo primo
Santi a pezzi
Capitolo secondo
Lo sceicco e il granduca
Capitolo terzo
I cavalieri di Duby
Capitolo quarto
Concilia?
Capitolo quinto
Quel vecchio rasoio ancora buono
Capitolo sesto
Popoli delle steppe
Capitolo settimo
Super-fallimenti
Capitolo ottavo
Campi lunghi, ovvero il decollo della civiltà
Capitolo nono
I ruggenti anni ’20 del VI secolo
Capitolo decimo
Il mantello e il cavallo
Capitolo undicesimo
Guerra e pace mongola
Capitolo dodicesimo
Silenzio, per favore
Bibliografia
Premessa
Che il Medioevo fosse solo un periodo di violenza, regressione e oscurantismo, ormai non ci crede più nessuno. Detto un po’ meglio: la storiografia degli ultimi decenni ha permesso di elaborare una visione del Medioevo più complessa, che mette in evidenza gli aspetti di crescita e sviluppo accanto a quelli, pur presenti, di declino o ristagno. È tuttavia innegabile che la prima immagine che si materializza nei nostri pensieri è ancorata a vecchi stereotipi, e lo stesso aggettivo “medievale” è il più delle volte connotato negativamente. A nostra discolpa, è vero che, a meno di non volere affrontare voluminose monografie per specialisti, è difficile farsi un’idea delle numerose sfumature di un periodo lungo e articolato come il millennio dell’età di mezzo.
Eppure si tratta di un periodo di cambiamenti epocali. Scompare l’antichità classica, quella dei Romani con la toga che fanno sacrifici e vanno al tempio, dei legionari che difendono i confini dell’Impero, dei ricchissimi senatori che nelle loro comode ville di campagna si dedicano all’otium mentre coloni e schiavi lavorano la terra, o infine delle città con il foro, il tempio, il teatro e le arcate degli acquedotti.
Ecco, tutto questo lascerà il posto a un mondo che ci appare incredibilmente più familiare, in cui si può lavorare in proprio o per una multinazionale, andare in chiesa a sentire messa, in banca a chiedere un mutuo, all’università a studiare, o dal notaio a far registrare un atto di vendita. Ci si mette persino seduti a tavola per mangiare e nel quotidiano si usano oggetti per noi comunissimi come carta, forchette, bottoni, occhiali e pantaloni.
Come è stato possibile? Si parte dalle macerie dell’Impero romano d’Occidente, e dai successivi regni romano-barbarici in cui essenzialmente gli uomini liberi sono tutti guerrieri. Verso la fine del primo millennio l’Europa è orfana di Carlo Magno, economicamente sottosviluppata, colpita da nuove invasioni e frammentata politicamente; tuttavia è in grado di avviare un processo di crescita demografica che insieme all’elaborazione di sistemi politici complessi si traduce in una forte spinta all’espansione. I limiti della cristianità, entro cui si comincia a delineare una prima identità europea, vengono estesi da valenti cavalieri a nord, a est e nella Penisola iberica dove la Reconquista sarà completata proprio allo scadere del Medioevo. Dal Mediterraneo orientale, invece, come disse saggiamente Le Goff, i cavalieri crociati non trarranno altro frutto che l’albicocca. Intorno a quell’immenso lago che era stato romano si incontrano, e spesso si scontrano, i tre mondi della cristianità cattolica, ortodossa e l’Islam, in un equilibrio che arriva fino ai nostri giorni.
Ma i motivi della rinascita dell’Europa occidentale successiva all’anno Mille si capiscono meglio entrando nelle città. Palazzi, nuove cinte murarie e favolose cattedrali romaniche testimoniano la riattivazione del ciclo di lavorazione della pietra dopo secoli di legno e reimpiego. Si aprono scuole per i laici e poi università, torna a circolare abbondante la moneta e soprattutto si affacciano nuovi ambiziosi protagonisti: artigiani sempre più specializzati, piccoli e grandi imprenditori, mercanti e banchieri sono il vero motore della vertiginosa crescita economica che caratterizza la nuova èra. Con il commercio a lunga distanza e le nuove rotte asiatiche della via della seta si avvicinano per la prima volta nella storia, in un riuscito tentativo di globalizzazione, le grandi civiltà del lontano Oriente e del Vecchio Continente.
Parallelamente, anche gli aspetti culturali, artistici e filosofici, relegati inizialmente fra le mura di isolati monasteri rurali, attraversano fasi diverse per approdare infine al Rinascimento: è solo nel Medioevo infatti che la componente greco-romana, a cui si aggiunge il fondamentale apporto germanico, si fonde pienamente con la cultura cristiano-giudaica dando vita, al termine di questo percorso di progressiva assimilazione, a una tradizione propriamente europea.
I brevi saggi che seguono forniscono un primo appiglio per capire, in modo forse intuitivo e sicuramente parziale, questi fenomeni di lungo corso. Con il pretesto di seguire una tematica, una tradizione, un popolo o un singolo personaggio, l’attenzione è posta di volta in volta su un aspetto particolare: la società, l’economia, la filosofia, l’arte, la politica, la religione. L’idea è di mostrare inquadrature diverse su un’unica complessa realtà alle origini del mondo contemporaneo e, in particolare, dell’identità europea. Senza dimenticare che, come sosteneva il grande storico Carlo Cipolla, “ogni volta che si presenta l’occasione di praticare dell’umorismo è un dovere sociale far sì che tale occasione non vada perduta”.
L’ispirazione per molti dei temi discussi qui viene dal corso di studi in Storia medievale che ho seguito in questi anni all’Università di Pisa. Le avvincenti lezioni di Alma Poloni, Simone Collavini, Paolo Tomei, Marco Collareta, Nino Mastruzzo, Andrea Addobbati e gli altri docenti sono state una risorsa preziosa ed è con piacere che ringrazio tutti per la passione che mi hanno trasmesso e gli utili consigli.
Tra i miei primi pochissimi ma affezionati lettori, Marco Boccia e Marco Chirullo hanno svolto la funzione fondamentale di convincermi ad andare avanti. Michela, presente e preziosa come sempre, mi ha aiutato a migliorare il testo e ha scovato refusi che ormai pensavano di averla fatta franca.
Infine, il supporto incondizionato e la pazienza infinita di Cristina, oltre al contagioso entusiasmo di Nicola, Marco ed Elena, hanno permesso la realizzazione di questo progetto: grazie a tutti voi.
La maggior parte degli eventi storici evocati nel testo è reperibile in un qualsiasi manuale di livello liceale o universitario o nelle pagine della Treccani disponibili online. Per alcuni argomenti più specifici ho rimandato in bibliografia ad articoli o monografie che vanno viste come un punto di partenza per eventuali approfondimenti.
Pisa, novembre 2023
18 Febbraio 2024 | www.liquidarte.it |
17 Marzo 2024 | convenzionali.wordpress.com |
03 Aprile 2024 | www.nybramedia.it |
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