Meteo e clima non fanno rima!
illustrato da Louise Pianetti Voarick
Qual è la differenza tra meteorologia e clima? Perché avvengono temporali e nubifragi? Che cos’è l’effetto serra? Un grande climatologo accompagna piccoli lettori in un viaggio attraverso i fenomeni atmosferici, così attuali e spesso così temuti.
- Collana: Piccola biblioteca di scienza
- ISBN: 9788822048387
- Anno: 2014
- Mese: aprile
- Formato: 13,5 x 19 cm
- Pagine: 64
- Note: illustrato a colori
- Tag: Scienza Scienza per ragazzi Clima Meteorologia
Qual è la differenza tra meteo e clima? Che cosa è l’effetto serra? Che cosa si intende con riscaldamento globale? E le perturbazioni e i nubifragi da che cosa sono causati? Il Baule dei Mille Climi, capiente e misterioso, è l’espediente utilizzato da Cassou per spiegare in modo chiaro e accessibile a un pubblico curioso i principali fenomeni atmosferici di cui tanto sentiamo parlare, dalle depressioni atmosferiche che causano perturbazioni, agli anticicloni, il più noto dei quali è quello delle Azzorre, che porta invece bel tempo. I lettori viaggeranno tra satelliti, modelli matematici e pressione atmosferica, per capire meglio i segreti della meteorologia e, attraverso l’analisi di anni di rilevamenti meteo, si avvicineranno al mondo più complesso del clima e dei suoi cambiamenti.
Meteo e clima non fanno rima! - Il Baule dei mille climi - Qual è il linguaggio della meteorologia - Come si misurano il vento e la pressione atmosferica? - Che cosa sono un anticiclone e una depressione? - Come si fa una previsione meteo? - Quali sono i diversi tipi di nuvole? - È possibile che ci sia un freddo da record in un momento in cui si parla di surriscaldamento globale? - Il clima si è riscaldato a livello globale nel corso dell’ultimo secolo? - Di quanto il clima si surriscalderà nel corso del prossimo secolo? - Approfondimenti - Prova da solo - Glossario - Bibliografia - L’angolo dei grandi - Indice analitico
Qual è il linguaggio della meteorologia?
Federico, Carlo e Fiocco di Neve mangiano in quattro e quattr’otto.
Eccoli ora ai piedi della scala che sale in soffitta. Il Baule dei mille climi è lì al fondo della soffitta, dietro alcuni cartoni di libri e altre anticaglie. Il nonno lo sposta e lo spolvera, mentre i bambini impazienti e incuriositi vi si raccolgono attorno.
Il nonno, mantenendo la suspense – Ricordatevi bambini, questo baule è stato utilizzato e chiuso per la prima volta centoventi anni fa dal vostro trisnonno. Sapete dirmi che mestiere faceva?
Carlo – Forza, veloce nonno, apri. Non stiamo più nella pelle!
Federico – Wow, dei vecchi strumenti e dei vecchi libri.
Nonno – Calma, tesorucci! Sono tutti oggetti fragili. Prima dobbiamo leggere le istruzioni scritte in questo quaderno.
Fiocco di Neve, tutta fiera, apre il grande registro e comincia a decifrare la prima pagina – «Mia carissima progenie, avete appena aperto il Baule dei mille climi nel quale ho raccolto un certo numero di strumenti che utilizzavo nel 1890 per studiare la meteorologia. In questo quaderno, troverete anche tutte le rilevazioni che ho fatto ogni estate qui nelle Lande. Se siete d’accordo, vi propongo di completare a vostra volta questo quaderno con le misurazioni che effettuerete utilizzando i miei strumenti e di giocare tutti i giorni alle «previsioni meteo» annotando il tempo che avete previsto per il giorno dopo e ciò che si è davvero verificato».
Federico e Carlo, in coro – Sì, d’accordo! Anche tu nonno lo avevi fatto quando eri piccolo?
Nonno – Certamente.
Fiocco di Neve, tutta fiera – Aspettate, continua! «Alla fine dell’estate vi propongo di osservare se il clima delle Lande è cambiato rispetto ai miei tempi. Infine, annoterete sul quaderno le vostre proiezioni climatiche per i cinquant’anni a venire e richiuderete il baule a chiave, riaprendolo solo trascorsi 10 anni».
Federico – Beh! Cinquant’anni vuol dire 2063? Ma è assurdo, impossibile!
Carlo – Io sono d’accordo con Federico. Non è possibile.
D’altronde, le previsioni meteo in tv sbagliano a volte anche le previsioni del giorno dopo. Come è possibile prevedere il tempo che ci sarà nel 2063?
Nonno, divertito dalla discussione – Non avete ascoltato con attenzione quello che Fiocco di Neve ha appena letto. Il tris - nonno Gregorio ha scritto «proiezione climatica» a cinquant’anni circa e non «previsione meteorologica».
Carlo – Beh, qual è la differenza?
Nonno – Sapete che cosa sono le previsioni meteo?
Federico – Sì, è quando si cerca di sapere se, nella giornata o nei giorni successivi, ci sarà un temporale o se farà bello, se ci sarà tempesta, delle onde...
Nonno – Esattamente questo. Il meteo consiste nel prevedere il tempo che farà e in particolar modo il concatenamento degli eventi.
La proiezione climatica è diversa! Quest’ultima prevede invece di indicare se in media, sul lungo periodo e nel futuro, la quantità di pioggia diminuirà o aumenterà, e se la temperatura sarà più elevata o inferiore rispetto a quella normale.
Carlo, un po’ frustrato dal fatto di non capire tutto perfettamente
– Cosa vuol dire «normale»? Cosa significa «media sul lungo periodo»? Io non capisco molto di quello che ci racconti, nonno.
Nonno, scompigliando affettuosamente la capigliatura di Carlo
– Non mi stupisce che tu non capisca tutto e anzi, ti dirò di più, molti adulti e alcuni grandi esperti di scienza confondono il meteo con il clima. Prendiamo ad esempio i temporali per spiegare cosa significa «media sul lungo periodo», d’accordo?
I ragazzi in coro – Sì!
Nonno – Ogni estate, per un periodo pari ad almeno trent’anni, conterete il numero di temporali qui nelle Lande.
Successivamente, potrete fare la media dei trenta numeri che avrete annotato, e questa media si definisce «normale».
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