Il Sole, la nostra stella
illustrato da Magali Bonniol
Cos'è il Sole? Perchè brilla? Come fa a scaldarci, se è così lontano? Un simpatico astronomo risponde alle domande di quattro piccoli amici, guidandoli con pazienza e senso dell'umorismo in un viaggio alla scoperta della stella a noi più vicina.
- Collana: Piccola biblioteca di scienza
- ISBN: 9788822048073
- Anno: 2007
- Mese: aprile
- Formato: 13,5 x 19 cm
- Pagine: 64
- Tag: Scienza Fisica Astronomia Luce Sole Scienza per ragazzi
Ognuno di noi è cosciente, fin dalla primissima età, della presenza del Sole e delle sue implicazioni per la nostra vita: tutti sanno, infatti, che il Sole brilla, riscalda e a volte scotta! Ma cos'è, esattamente, il Sole? Com'è fatto? Come «funziona»? Uno stravagante astronomo, rispondendo alle domande dei giovani protagonisti, trascina i lettori di ogni età nell'esplorazione di questo astro tanto familiare e tanto misterioso: ci verranno così spiegate, con vivacità e precisione, le proprietà del Sole, la sua evoluzione nel tempo e i fenomeni fisici che consentono di conoscerne le proprietà senza bisogno di visitarlo di persona. Il volume contiene inoltre la descrizione di alcuni semplici esperimenti per mettere a fuoco le caratteristiche più importanti del Sole, facilmente realizzabili anche da parte dei lettori più piccoli.
Cos'è il Sole? - Il Sole è lontano, ma ci riscalda lo stesso - Perché il Sole brilla? - Perché il Sole è caldo? - Il Sole è nato… - …e un giorno il Sole morirà! - Come facciamo a sapere tutto ciò? - Precauzioni - Prova da solo - Ringraziamenti - Indice analitico
È sabato pomeriggio e Serena, Zoe e Filippo sono stati invitati da Pietro a giocare a ping-pong nel suo giardino. Le ragazze devono prendersi la rivincita: l'ultima volta hanno subìto una cocente sconfitta! Va detto, però, che i ragazzi continuavano a fare battute e che loro facevano fatica a concentrarsi sulle palline… Ma, quando arrivano da lui, Pietro ci mette un sacco di tempo ad aprire la porta. Eccitatissimo, li porta immediatamente in giardino e, senza degnare di uno sguardo il tavolo da ping-pong, corre dritto verso il fondo, nel punto in cui una folta siepe separa il giardino da quello del vicino. Con un'aria da cospiratore e con un dito sulle labbra, si fa largo fra gli arbusti… tutti sbirciano dall'altra parte: un uomo barbuto, con una zazzera di capelli rossi che non deve aver conosciuto un pettine da un bel po', sta armeggiando attorno a uno strumento puntato verso il cielo. «Sono sicuro che comunica con gli extraterrestri», sussurra Pietro. Zoe – Che stupidaggine! Non siamo mica in uno dei tuoi romanzi di fantascienza! Pietro – Dalla mia finestra si vede il suo giardino e mi è capitato di vederlo guardare a lungo verso il cielo, anche in piena notte! Non ti sembra una prova, questa? Cosa vuoi che facesse con questo aggeggio alle tre di notte, a parte inviare messaggi ai marziani? Serena – Non ti è mai venuta l'idea che magari stava semplicemente guardando le stelle? Benedetto Pietro! Ma Pietro non si è ancora arreso.Anche se un po'mortificato, ribatte: «E ora che sta facendo, secondo te? Di giorno, le stelle non si vedono!». Fra i quattro, il più temerario è Filippo: «Invece di costruire castelli in aria, basta domandargli cosa sta combinando».Allargando un po' di più la siepe, passa dall'altra parte. «Ehi, signore, parli ai marziani? Ma sul tuo strumento non c'è nessun microfono… Io sono Filippo e loro, nascosti lì dietro, sono Zoe, Serena e Pietro». Più sorpreso dalla domanda che dall'intrusione dello sbruffoncello, il barbuto signore si gratta macchinalmente la testa, rafforzando l'impressione che si sia pettinato con un petardo. «Ehm, buongiorno, io sonoAlbert. E non sto parlando con gli omini verdi!». «E allora che fai?» chiede Zoe, che ha preso coraggio e si è unita a Filippo, seguita a ruota dagli altri due. Albert – Guardo il cielo […].