Le spedizioni polari
illustrato da Yann Fastier
Dove sono le regioni polari e da chi sono abitate? Perché gli scienziati continuano a esplorarle? Nel nuovo Anno Polare Internazionale, una divertente indagine scientifica per capire meglio il clima e gli ecosistemi della Terra.
- Collana: Piccola biblioteca di scienza
- ISBN: 9788822048110
- Anno: 2008
- Mese: marzo
- Formato: 13,5 x 19 cm
- Pagine: 72
- Note: illustrato a colori
- Tag: Scienza Ambiente Scienza per ragazzi Clima
Dove si trovano le regioni polari e da chi sono abitate? Perché gli scienziati continuano a studiarle? Quali pericoli minacciano la sopravvivenza di questo ecosistema e delle specie animali che ci vivono? Laura e Guido scoprono per caso, nei magazzini frigoriferi della loro città, alcuni strani pezzi di ghiaccio provenienti dall'Antartide. Chi li ha portati via da lì e soprattutto perchè? I due curiosi ragazzi decidono di indagare e, per saperne di più, vanno a cercare notizie e informazioni utili nell'unico posto possibile: l'Istituto di ricerche polari. Qui, tra alcune incertezze e qualche brivido, riusciranno a trovare una risposta alle loro numerose domande.
Dove si trovano le regioni polari? - Chi vive nelle regioni polari? - Perché gli scienziati vanno in Antartide? - Le regioni polari sono in pericolo? - Esistono regioni polari ancora inesplorate? - Prova da solo - Per saperne di più - Ringraziamenti - Indice analitico
Le regioni polari sono in pericolo?
Guido – Ma se continua così, le regioni polari rischiano di sparire... è possibile?
Prof. Gelido – No, le regioni polari resteranno sempre le aree più fredde del pianeta, però c’è il rischio che si scaldino molto più velocemente di altre zone del globo.
Laura, un po’ preoccupata – Come mai?
Prof. Gelido – Quando le regioni fredde cominciano a scaldarsi, la neve o i ghiacci del mare cominciano a fondere un po’ prima e a formarsi un po’ più tardi durante l’anno. Come conseguenza, le zone brillanti e riflettenti della Terra vengono sostituite da zone opache che assorbono i raggi del Sole e si scaldano ancora più in fretta. In questo momento, siamo preoccupati perché la parte di oceano ricoperta dalla banchisa nei pressi del Polo Nord si riduce rapidamente, anno dopo anno.
Laura guarda di nuovo il prezioso pezzo di ghiaccio e dice:
– Le calotte polari quindi stanno fondendo, giusto? Lei ci diceva prima che questo potrebbe far salire il livello del mare… è preoccupante!
Prof. Gelido – In effetti, questo dipende da due fattori: la velocità con cui produciamo e riversiamo nell’atmosfera i gas serra e la velocità con cui cambia il clima.
Laura – Questo vuol dire che, più veloce sarà il riscaldamento, più rapidamente si fonderà il ghiaccio!
Prof. Gelido – Ai bordi della calotta della Groenlandia, in estate la temperatura sale addirittura sopra lo zero con il risultato che il ghiaccio fonde trasformandosi in acqua che si riversa negli oceani. Nel corso dei prossimi secoli, il livello dei mari è destinato a salire.
Guido – Ma, al centro dell’Antartide, dove c’è la base Concordia, la temperatura è di –55 °C e tutto resterà ghiacciato… Possiamo stare tranquilli, vero?
Prof. Gelido – Sì. Al centro della Groenlandia, così come in Antartide, le temperature sono molto basse (da –30 °C a – 60 °C) e quindi, anche se l’aria si scalda di diversi gradi, non c’è pericolo che la neve e i ghiacci fondano, perché le temperature restano abbondantemente 48 Le spedizioni polari sotto lo zero per tutto l’anno. Anzi, può addirittura succedere che i venti, soffiando, facciano cadere altra neve visto che l’aria, quando si scalda, è più umida.