Filosofia per non filosofi
a cura di G.M. Goshgarian
Una poco convenzionale “iniziazione alla filosofia” scritta dal grande filosofo francese nel 1975 e rimasta inedita sino a oggi.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822002655
- Anno: 2015
- Mese: novembre
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 248
- Tag: Filosofia Louis Althusser
Nel 1975, durante il periodo più intensamente politico della sua opera e della sua vita, Louis Althusser decide di redigere un manuale di filosofia accessibile a tutti, intitolato non a caso Initiation à la philosophie pour les non-philosophes. Rimasto inedito fino a oggi, il libro è stato recentemente pubblicato in Francia e ora, finalmente, anche in Italia.
Althusser sviluppa un discorso ampio e significativo sulle tesi fondamentali che caratterizzano il suo pensiero, spaziando dai campi dell’ideologia, della scienza e della religione fino a quello della pratica, concetto centrale nella sua riflessione e qui sviluppato in maniera approfondita. Questo volume mette a nudo princìpi e categorie, motivazioni e finalità che sono alla base della «pratica» filosofica – nelle due tendenze fondamentali dell’idealismo e del materialismo – facendo soprattutto chiarezza sui suoi imprescindibili rapporti con la realtà storica e sociale. Più che un semplice manuale, un lucido e coraggioso manifesto per una filosofia nuova, forse irrealizzabile, ma più che mai attuale, come è peraltro dimostrato dall’odierno successo degli eredi di Althusser, da Rancière a Badiou, da Žižek a Balibar.
Nota del curatoredi G.M. Goshgarian - INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA - 1. Che cosa dicono i «non filosofi»? - 2. Filosofia e religione - IL GIRO LUNGO - 3. L’astrazione - 4. L’astrazione tecnica e l’astrazione scientifica - 5. L’astrazione filosofica - 6. Il mito dello Stato di Natura - 7. Che cos’è la pratica? - 8. La pratica produttiva - 9. La pratica scientifica e l’idealismo - 10. La pratica scientifica e il materialismo - 11. La pratica ideologica - 12. Gli apparati ideologici di Stato - 13. La pratica politica - 14. La pratica psicoanalitica - 15. La pratica artistica - 16. La pratica filosofica - 17. Ideologia dominante e filosofia - 18. Il laboratorio teorico della filosofia - 19. Ideologia e filosofia - 20. Filosofia e scienza della lotta di classe - 21. Una nuova pratica della filosofia - 22. La dialettica: leggi o tesi?
Capitolo 1
Che cosa dicono i «non filosofi»?
Questo breve saggio si rivolge a tutti quei lettori che si considerano, a torto o a ragione, dei «non-filosofi» e che, tuttavia, desiderano farsi un’idea della filosofia.
Che cosa dicono i «non filosofi»?
L’operaio, il contadino, l’impiegato dicono: «Noi non sappiamo niente di filosofia. Non fa per noi, è per intellettuali specializzati. È troppo difficile. Nessuno ce ne ha mai parlato, perché abbiamo abbandonato gli studi troppo presto».
Il dirigente, il funzionario, il medico dicono: «Abbiamo studiato filosofia, ma era troppo astratta. Il professore era bravo ma oscuro. Ci siamo dimenticati tutto. E poi, a cosa può servire la filosofia?».
Un altro dice: «Scusate, ma a me la filosofia interessava molto. Devo ammettere che avevo un professore appassionante e con lui la filosofia era comprensibile. In seguito, però, ho dovuto guadagnarmi da vivere e quindi, visto che le giornate hanno solamente ventiquattr’ore, ho lasciato perdere. È un peccato».
E se chiedete a tutti loro: «Se dunque non vi considerate filosofi, chi sono allora, secondo voi, gli uomini che meritano questo nome?», risponderanno in coro: «I professori di filosofia, ovviamente!».
Ed è assolutamente vero: a parte coloro che, per ragioni personali, cioè per piacere o necessità, continuano a leggere autori filosofici, quindi a «fare filosofia», i soli che meritano di essere chiamati filosofi sono proprio i professori di filosofia.
Questo fatto suscita naturalmente una domanda, anzi due.
1. È davvero un caso se la filosofia è così legata al suo insegnamento e a coloro che lo esercitano? Sembrerebbe di no, poiché, infondo, il binomio filosofia-insegnamento non nasce con le nostre lezioniscolastiche di filosofia, ma risale alle origini della filosofiastessa: Platone insegnava la filosofia, Aristotele insegnava la filosofia.Quindi, se questo binomio non è frutto del caso, deve esprimereuna necessità nascosta. Cercheremo di scoprire qual è questa necessità.
2. Spingiamoci oltre. A quanto pare, la filosofia non serve a granché nella vita di tutti i giorni, visto che non produce conoscenze né applicazioni pratiche. È dunque lecito chiedersi a cosa serve la filosofia, e persino se, per caso, essa non serva ad altro che al suo insegnamento. E se serve solo al suo insegnamento, questo che cosa può significare? Cercheremo di rispondere a questa difficile domanda.
Vedete cosa succede quando parliamo di filosofia? Basta riflettere sul più piccolo dei suoi aspetti (in questo caso il fatto che i filosofi sono quasi tutti dei professori di filosofia) perché sorgano, senza lasciarci il tempo di riprendere fiato, delle domande inattese e sorprendenti. Per rispondervi, in mancanza degli strumenti necessari, saremo costretti a fare un giro lunghissimo. E questo giro non è nient’altro che la filosofia stessa. Il lettore deve quindi avere pazienza, che è una «virtù» filosofica. Senza la pazienza non possiamo farci un’idea della filosofia.
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