Il bambino medievale
Educazione ed infanzia nel Medioevo
prima edizione 1990
nuova edizione ampliata
Le idee medievali sull'infanzia nei vari ambiti sociali, nelle campagne, nelle corti, nelle città, nelle scuole ecclesiastiche e comunali, nei monasteri. Gli orientamenti culturali più incisivi nei progetti sull'educazione e i modelli di comportamento adottati dagli adulti nei confronti dei minori. In primo piano, l'«altra» infanzia, quella femminile.
- Collana: Storia e civiltà
- ISBN: 9788822005298
- Anno: 1997
- Mese: giugno
- Formato: 14,5 x 21,5 cm
- Pagine: 320
- Note: rilegato, con sovraccoperta
- Tag: Storia Medioevo Storia medievale Infanzia
Come visse il senso dell'infanzia il Medioevo? Quali condotte sociali adottarono gli adulti per allevare, educare ed amare i loro figli? Quali furono i comportamenti maschili e femminili? È proprio vero che la società occidentale non ebbe bisogno, in quei secoli, di idee-guida sui bambini? A questi e ad altri interrogativi risponde il saggio che, attraverso il ricorso a varie testimonianze scritte ed iconografiche, restituisce gli atteggiamenti, le riflessioni, i comportamenti, le emozioni, i sentimenti e le raffigurazioni dei contemporanei a riguardo. Si scopre così che alle intonazioni pessimistiche dell'età di sant' Agostino e di quelle generazioni successive, che trovarono odioso persino il ricordo di essere stati bambini, ne susseguirono altre. A partire dal XIII secolo, in area francese ed italiana, trattatisti, medici, divulgatori scientifici, precettori e romanzieri cominciarono a considerare positiva l'esistenza delle prime età e a raccomandare, con Aldobrandino da Siena (XIII secolo), agli adulti di far crescere i bambini senza «accidentia animae».
Ma c'è di più. Anche sul piano personale, la parola infanzia promuove sensazioni gradevoli.
Prova ne è l'orgoglio con cui Christine de Pizan (XIV secolo) attribuiva ai giorni felici della sua infanzia il merito di averla aiutata a superare le avversità della vita.