Potenza come diritto
Hobbes Locke Pascal
Gli aspetti della controversia etico-politica del Seicento quale si delinea in tre figure emblematiche dell'epoca - Hobbes, Locke, Pascal - e nello sfondo del conflitto tra il vecchio impianto dei privilegi sociali e le nuove rivendicazioni dei «meriti» individuali.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822061300
- Anno: 1992
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 280
- Tag: Storia Politica Filosofia Filosofia politica
Questo volume propone una serie di ricerche su aspetti della controversia etico-politica del Seicento quale si delinea in tre figure emblematiche dell'epoca - Hobbes, Locke e Pascal - e nello sfondo del conflitto tra il vecchio impianto dei privilegi sociali e le nuove rivendicazioni dei "meriti" individuali. Al centro delle ricerche è la questione della fondazione del diritto e della giustizia intorno alla quale si dispongono i problemi particolari che vi sono variamente connessi: la scissione dell'uomo come lavoratore e come cittadino; lo Stato-macchina; l'etica della potenza; la giustizia come immaginazione; consenso, dissenso e resistenza al potere; il giusnaturalismo; la rappresentanza politica. Il titolo Potenza come diritto riflette il punto della massima divergenza teorica tra Hobbes e Locke, da un lato, e Pascal, dall'altro.