I limiti della razionalità
Intuizione, logica e trance-logica
Un'acuta riflessione sulla natura della mente, sull'indissolubile intreccio tra pensiero logico e pensiero intuitivo alla base della straordinaria capacità umana chiamata intelligenza.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822002259
- Anno: 2005
- Mese: aprile
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 400
- Note: illustrato
- Tag: Logica matematica Psicologia Filosofia Razionalità Epistemologia Mente
Quali sono le potenzialità e i limiti della ragione? Esistono altre forme d'intelligenza, oltre a quella puramente razionale, basata sulla logica? In questo secondo libro, Mérö esamina nuovamente la molteplicità del pensiero e la natura della razionalità,già tema centrale del precedente Calcoli morali, ma questa volta dalla prospettiva della psicologia e della scienza cognitiva. A fianco del pensiero logico-razionale, l'autore propone l'esistenza di uno stato cognitivo trance-logico, che esclude la logicaformale ma permette di agire in maniera coerente e ragionevole anche in situazioni contraddittorie. Non esiste una gerarchia fra i due modi di pensare, né uno dei due è segno di maggiore intelligenza: è nell'intreccio delle due abilità che si trova la chiave del pensiero complesso. In uno stile accessibile e piacevole, senza mai allontanarsi dal rigore scientifico, Mérö si avventura fra le forme di pensiero al di là della pura ragione, coinvolgendo il lettore in una girandola di esempi, esperimenti e dimostrazioni, nei quali fanno la loro comparsa Kant e gli scacchi, Darwin e il buddhismo, l'ipnosi e il teorema di Gödel, l'intelligenza artificiale e Il piccolo principe.
Premessa all'edizione italiana - Prefazione
I. LA MOLTEPLICITÀ DEL PENSIERO
1. Trance-logica - Modificazioni dello stato di coscienza - Simulatori - Simulatori colti in flagrante - Il concetto di trance-logica - Sulla cognizione umana - La cognizione nello stato trance-logico - La trance-logica nel normale stato di coscienza - 2. Logica formale - La logica delle cose - Logica formale - Il problema delle carte - Il problema degli assegni - Logica quotidiana - Logica maschile e logica femminile - Domande astratte e particolari - 3. Enigma e scienze naturali - L'ambito degli enigmi - Enigmi ben impostati - L'ambito della scienza - Quesiti scientifici ben impostati - Olismo e riduzionismo - La psicologia come scienza naturale - 4. I contrari si trasformano l'uno nell'altro - Il buonsenso - Un programma di conversazione - L'impiego dell'intelligenza artificiale - Psicologia cognitiva, scienza cognitiva - Lapsus in laboratorio - Opposti di uguale significato - Pensiero occidentale e pensiero orientale - Esistono molte strade per la conoscenza
II. GLI ELEMENTI DEL PENSIERO
5. Livelli del pensiero - L'essenza dei concetti umani - La gerarchia dei nostri concetti - Gerarchie Aggrovigliate - Favole al computer - Gödel, Escher, Bach - Programmi creatori di concetti - Processi euristici - Il programma Eurisko - Meta-livelli - 6. Schemi cognitivi - Il concetto di schemi - Schemi non verbali - La cornucopia dei concetti di schema - Sui paradigmi della psicologia - L'essere umano come trasmettitore di informazioni - Il magico numero sette - Memoria a breve e a lungo termine - MBT e MLT come modelli - Epifenomeni - 7. La quantità degli schemi cognitivi - Ipotesi iniziali - Un esperimento sulla memoria con giocatori di scacchi - Una semplice disequazione matematica - La stima del numero di schemi - Grandi maestri in altri campi - 8. Schemi cognitivi all'opera - Gli schemi dei giocatori di scacchi - Una sfida per i programmatori - Il significato del problema - Il programma Mapp - La memoria dei grandi maestri - Sfruttiamo appieno la nostra capacità mnemonica? - Training per la memoria a breve termine
III. LA NATURA DELLA COMPETENZA SPECIALISTICA
9. Dal principiante al maestro - Come si diventa grandi maestri - Il livello di aspirante maestro - I livelli dello sviluppo professionale - Pensiero intuitivo - L'acquisizione delle competenze specialistiche - Le caratteristiche dei diversi livelli di competenza - I limiti della crescita quantitativa degli schemi - 10. Gli ambiti delle competenze specialistiche - Le parti difficili del materiale da studiare - Il concetto di talento - Talento nel risolvere enigmi - Maestri dell'arte della vita - Linguaggio quotidiano versus linguaggio specialistico - Lo sviluppo della specializzazione nella scienza - Si può passare da una disciplina specialistica all'altra? - Interdisciplinarità - Ancora sul talento - 11. La profondità di una disciplina - Classi di differenza - La profondità degli scacchi e del go - Un excursus: la profondità del calcio e del basket - Differenze di conoscenza e di prestazioni - Sui test d'intelligenza - La profondità dell'intelligenza umana generale - Programmi di scacchi e di go - 12. Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale - L'impiego dell'«intelligenza artificiale forte» - Il trend nell'evoluzione dei programmi di scacchi - La competenza scacchistica di Deep Blue - Sistemi esperti - Il trend di sviluppo dei sistemi esperti - Quanto sono intelligenti i sistemi esperti? - Le prospettive future per l'intelligenza artificiale
IV. AL DI LÀ DELLA PURA RAZIONALITÀ - 13. I limiti della razionalità - Razionalità e logica formale - Il problema degli Strani Anelli - La teoria della razionalità limitata - La necessità di metodi euristici - Il limite di complessità della cognizione razionale - Pensiero razionale e pensiero intuitivo - 14. Schemi cognitivi di alto livello - Ancoraggio - Disponibilità - Il riconoscimento generico dei modelli - Metodi euristici specializzati nel riconoscimento dei modelli - La realtà psicologica dell'euristica - Razionalizzazione e intellettualizzazione - Gli schemi della logica formale - Quanto è razionale l'essere umano? - 15. Pensiero mistico - L'«Omniettività» del misticismo - Il meta-livello più alto - Talento per il pensiero mistico - Vie orientali e occidentali - Ancora una volta: olismo contro riduzionismo - 16. L'origine delle idee - L'intuizione di Darwin - La teoria del gene egoista - Geni culturali, memi - Evoluzione e razionalità - Evoluzione artificiale? - Schemi cognitivi egoisti - Le macchine per la sopravvivenza dei memi - La rivalità fra le visioni del mondo - 17. Esistono diverse forme di intelligenza - Il senso delle domande gödeliane - Domande gödeliane nella vita reale - L'alternanza dei sistemi di riferimento - Le difficoltà dell'alternanza e la creatività - La facilità dell'alternanza e l'intelligenza - Estreme questioni gödeliane - Il potere del pensiero umano - Non esiste una strada regia
Bibliografia - Indice analitico
Prefazione
«È razionale che il pensiero umano non sia razionale», affermavo nel mio precedente libro Calcoli morali. Il nostro tema, la molteplicità del pensiero umano e la natura della razionalità, veniva affrontato, in Calcoli morali, dalla prospettiva della teoria dei giochi elaborata da John von Neumann. Il presente libro, invece, guarda al tema principalmente dal punto di vista della psicologia cognitiva e delle scienze cognitive, e presenta alcuni risultati di entrambe le discipline. La comprensione di questo libro non richiede la conoscenza di Calcoli morali, e i due libri non si sovrappongono nei contenuti. Nella cultura occidentale, una forma puramente razionale dell'intelligenza, basata sulla logica, ha conquistato un ruolo dominante. E a ragione, dato che questo tipo di pensiero ha consentito di raggiungere traguardi scientifici inattesi, creando così le premesse per un progresso tecnico mai visto prima. Esso ha senza dubbio dimostrato la sua ragion d'essere e la sua potenza; giustamente ha guadagnato ampio spazio nel campo dell'istruzione e nei dibattiti pubblici. Probabilmente, però, questa forma d'intelligenza influenza eccessivamente l'opinione pubblica. Ho sentito dire da tante donne intelligenti frasi come: «Pensare non è il mio forte. Al massimo ho delle intuizioni». Queste donne non si reputano particolarmente intelligenti, eppure le persone del loro ambiente (colleghi, amici, parenti e conoscenti) le ritengono, senza eccezione, molto intelligenti. Le loro capacità mentali, misurate con un test QI, risultano molto alte. Abbiamo dei buoni motivi per credere che queste donne siano davvero intelligenti, ma le deduzioni strettamente logiche effettivamente non sono il loro forte. Nonostante siano in grado di seguire simili ragionamenti, se fatti da altri, esse non argomentano, generalmente, in questo modo. Se trovano convincenti le argomentazioni logiche di qualcun altro, spesso rielaborano queste argomentazioni in una forma tutt'altro che puramente logica – anche quando il loro intento è convincere qualcun altro della stessa cosa. Questo tipo d'intelligenza non è raro neanche negli uomini, ma costoro sono più restii ad ammetterlo; per questo capita più spesso che siano donne a pronunciare quel genere di affermazioni. D'altro canto, esistono molte donne intelligenti che non si vedono affatto così e il cui punto forte è proprio il pensiero logico. Non si tratta dunque, in prima linea (anche se fino ad un certo punto si tratta anche di questo) di una questione di genere; piuttosto, questa constatazione mostra che esistono forme d'intelligenza differenti. Il problema non è nuovo. La saggia Diotima di Mantinea, che insegnò al giovane Socrate le cose importanti della vita – sagacia e amore – ebbe una volta la seguente discussione con il suo pupillo: Che dici mai, o Diotima? Amore è forse brutto e cattivo? Non bestemmiare, rispose, o credi forse che ciò che non sia bello debba essere brutto? Sicuramente! E così ciò che non è sapiente, è ignorante? Ma non t'accorgi che c'è qualcosa di mezzo fra sapienza e ignoranza? Che cosa? Giudicare con giustezza, anche senza essere in grado di darne ragione. Non sai che ciò appunto non è scienza – perché dove non si sa dar ragione come potrebbe esserci scienza? Né ignoranza – giacché ciò che coglie il vero come potrebbe essere ignoranza? Orbene qualcosa di simile è la giusta opinione, qualcosa di mezzo fra l'intendere e l'ignoranza1. Dov'è il potere del pensiero razionale che rende possibile il gigantesco sviluppo della scienza? Dove sono i limiti di questo potere, quali forme di intelligenza potrebbero sottrarvisi? Questo libro cerca delle risposte a simili interrogativi.
1 Platone, Simposio, XXII, in Opere, vol. I, Laterza, Bari 1967, pp. 696- 697.