Giandomenico Amendola è stato professore ordinario di Sociologia urbana presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e il Politecnico di Bari. Ha insegnato e svolto ricerca in alcune tra le più importanti università nordamericane, come il MIT. È stato presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia ed è autore di numerosi volumi, largamente tradotti, aventi come og getto la città e le sue architetture.
La città, la fabbrica, l'emarginazione, il potere: dall'analisi dei nodi strategici della società contemporanea la proposta di fondazione di una «sociologia dell'imperialismo».
È la vicenda della lunga e difficile lotta dei paesi emarginati contro il progetto imperialistico, che quest'opera assume in una nuova prospettiva: la fondazione di una sociologia dell'imperialismo che si organizzi come critica alternativa alla sociologia dominante e costituzione di una scienza nuova organica a un punto di vista di classe.
Con scritti di: G. Myrdal, W. Rostow, B. Hoselitz, T. Parsons, D. McClelland, E. Hagen, W. Moore, A. Feldman, A. Gunder Frank, C. Furtado, T. Dos Santos, R. Stavenhagen, H. Magdoff, P. Gonzales Casanova, A. Abdel-Malek.