Il Sole
Storia illustrata della nostra esplosiva sorgente di luce e vita
Un protagonista della fisica spaziale contemporanea rende omaggio alla nostra stella con un libro avvincente e ricco di immagini spettacolari.
- Collana: Fuori Collana
- ISBN: 9788822041739
- Anno: 2013
- Mese: maggio
- Formato: 20 x 20 cm
- Pagine: 168
- Note: illustrato a colori
- Tag: Scienza Fisica Astronomia Luce Sole
Per gli abitanti di un’altra galassia sarebbe una stella qualunque, confusa tra i 200 miliardi di astri che compongono la Via Lattea. Per noi, il Sole è la fonte di energia che ha reso possibile la nascita della vita e che influenza in tanti modi la nostra società tecnologica. Il disco brillante che ogni giorno, da miliardi di anni, attraversa lentamente il cielo del nostro pianeta dispensandoci luce e calore nasconde una natura turbolenta. Pål Brekke sfrutta la propria esperienza trentennale per raccontare la nascita del Sole, le sue proprietà fondamentali, le tecniche impiegate per studiarle e i molteplici effetti dell’attività solare sull’uomo e sul clima. Scopriamo così che le macchie solari influenzano la temperatura della Terra e che il vento solare può avere effetti fatali sui satelliti per le telecomunicazioni.
L’autore, norvegese, dedica un’attenzione particolare alle aurore boreali: le moderne tecniche di ricerca di questo fenomeno affascinante, frutto dell’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre in prossimità dei poli, sono descritte con l’aiuto di immagini uniche e spettacolari.
Prefazione - Una stella tra miliardi - Il nostro quartiere: la Via Lattea - Le distanze nello spazio - Il Sole e le altre stelle - Le stelle più vicine - Altre stelle celebri - Nursery stellari - IL SOLE E IL SISTEMA SOLARE - La nascita del nostro Sistema Solare - Quanto vivrà il Sole? - Il Sistema Solare - Le dimensioni del Sistema Solare - I pianeti rocciosi - I pianeti gassosi - Il Sole e la Terra - La distanza dal Sole - Gli asteroidi e le comete - IL SOLE A CUORE APERTO - La struttura del Sole - Una sfera gassosa rotante - Il nucleo del Sole - Il viaggio della luce solare - La superficie del Sole: la fotosfera - Le macchie solari - L’atmosfera solare: la cromosfera - L’atmosfera solare esterna: la corona - Le protuberanze - Il vento solare - Le eclissi di Sole - COME SI STUDIA IL SOLE? - Galileo e il suo telescopio - Lo studio della luce solare con i grandi telescopi - Il Sole visto dallo spazio - Soho e Sdo - IL SOLE: UNA STELLA VARIABILE - Il Sole: una stella variabile - Il ciclo delle macchie solari - Esplosioni sul Sole - Le eruzioni gassose del Sole - Gli sciami di particelle provenienti dal Sole - LE AURORE BOREALI E IL METEO SPAZIALE - Le aurore boreali: il mito - I primi studi scientifici: Kristian Birkeland - Come nasce un’aurora boreale? - Le aurore polari sugli altri pianeti - Il meteo spaziale - Gli effetti nocivi del meteo spaziale sulla nostra società - Gli effetti nocivi del meteo spaziale sugli astronauti - Quando il Sole diede di matto - L’attività solare e i mutamenti climatici - IL SOLE E LA VITA SULLA TERRA - L’atmosfera terrestre - La luce del Sole e il cielo blu - Perché il cielo è blu? Un esperimento semplice - Tramonti rossi - Cieli neri sulla Luna - Le stagioni - Le stagioni e la temperatura - COME UTILIZZIAMO IL SOLE - L’umanità dipende dal Sole - Il Sole: la nostra fonte di energia - Come ci serviamo dell’energia solare - I pannelli solari - Le applicazioni dei pannelli solari - LO STUDIO DEL SOLE E DELLE AURORE BOREALI - Come osservare le macchie solari - Il Sole visto dal cortile di casa - Dove vedere le aurore boreali - Come fotografare le aurore boreali - IL SOLE, LE AURORE BOREALI E IL METEO SPAZIALE: ULTIME NOVITÀ DALLA RICERCA - La fisica solare moderna - Razzi che sfrecciano nell’aurora - L’utilizzo dei laser nello studio dell’atmosfera - L’osservatorio delle aurore boreali alle isole Svalbard - Lo Space Camp - Per saperne di più - L’autore - Indice analitico
GLI EFFETTI NOCIVI DEL METEO SPAZIALE SULLA NOSTRA SOCIETÀ
Fino a un centinaio di anni fa, le tempeste solari potevano scatenarsi senza che gli esseri umani vi facessero caso in modo particolare.
Oggi, invece, lo spazio ospita più di 1000 satelliti operativi. La nostra società dipende dal loro funzionamento corretto e ininterrotto. Utilizziamo i satelliti per le previsioni meteo, le comunicazioni, la navigazione, la localizzazione, i soccorsi, la ricerca e la sorveglianza militare. La perdita di un satellite e dei suoi segnali può avere conseguenze gravi.
Le tempeste solari disturbano i principali sistemi di navigazione e i canali di comunicazione radio più importanti.
Gli aerei passeggeri che sorvolano le regioni polari possono perdere i contatti radio con i controllori di volo. I telefoni satellitari possono cessare di funzionare; le tempeste solari, infine, possono mettere fuori uso le reti di distribuzione dell’elettricità.
Oggi il Sole è sorvegliato 24 ore al giorno da nuovi satelliti capaci di fornire previsioni meteo spaziali e di avvisare dell’arrivo di tempeste solari che potrebbero colpire la Terra, proprio come fanno le previsioni del tempo che vediamo ogni giorno in tv.
Lo sapevate che anche i piccioni risentono degli effetti delle tempeste solari?
Uno dei loro sistemi di navigazione si serve del campo magnetico terrestre: dopo una tempesta solare quest’ultimo è molto instabile, a tal punto da impedire all’ago di una bussola di puntare nella direzione giusta.
Simili alterazioni, tra le altre cose, possono trarre in inganno anche i piccioni.
Tempeste solari particolarmente intense possono avere effetti nocivi sulle previsioni meteo, sulla trasmissione dei segnali tv e sulle reti elettriche; inoltre, possono rendere inutilizzabili i sistemi di navigazione.
GLI EFFETTI NOCIVI DEL METEO SPAZIALE SUGLI ASTRONAUTI
Le particelle energetiche provenienti dal Sole possono avere effetti nocivi sugli esseri umani nello spazio. Penetrando nelle astronavi e nelle tute spaziali possono danneggiare gli organi del corpo umano proprio come accadrebbe se ci avvicinassimo troppo a una sorgente radioattiva. Gli astronauti a bordo della stazione orbitante o dello Space Shuttle sono parzialmente protetti dal campo magnetico terrestre ma, nel caso di una tempesta solare, possono trovarsi esposti a una quantità di radiazione così alta da accusare seri malori.
È nelle missioni spaziali più lunghe, come quelle verso la Luna o Marte, lontano dagli effetti protettivi della nostra magnetosfera, che l’organismo umano rischia veramente, anche all’interno di un’astronave. Se negli anni ’70 nessuna delle missioni Apollo fu investita da una forte tempesta solare fu un puro colpo di fortuna. Se l’intenso sciame di protoni emesso dal Sole nel 1972 nel periodo tra le missioni Apollo 16 e Apollo 17 avesse investito la capsula che trasportava gli astronauti, le conseguenze per questi ultimi sarebbero state quasi certamente fatali.
L’emissione di particelle così energetiche da parte del Sole rappresenta una delle principali difficoltà per le missioni future su Marte. Il viaggio di andata e ritorno durerà circa 3 anni: pertanto bisognerà trovare nuovi modi per proteggere gli astronauti, costruendo le astronavi con materiali di tipo nuovo o addirittura creando campi magnetici artificiali che li proteggano dalle tempeste solari.
QUANDO IL SOLE DIEDE DI MATTO
Nell’autunno del 2003 il Sole attirò su di sé l’attenzione mondiale.
Comparvero tre macchie solari particolarmente grandi e, in soli 14 giorni, si verificò un numero eccezionale di tempeste solari, tra cui il più grande brillamento mai osservato nell’èra moderna.
Una delle eruzioni raggiunse la velocità record di 8,5 milioni di chilometri orari. Alcune delle eruzioni erano dirette verso la Terra e diedero luogo ad aurore boreali spettacolari, visibili persino in Spagna e in Florida. L’evento, però, ebbe conseguenze molto serie anche sulla nostra società tecnologica.
Le tempeste solari generarono grandi quantità di particelle ad alta energia che avrebbero potuto nuocere a un essere umano nello spazio. Per questa ragione l’equipaggio dell’ISS fu trasferito a scopo protettivo nella zona della stazione dotata di pareti più spesse. Un satellite giapponese fu messo fuori uso e molti altri subirono danni. Nel sud della Svezia, migliaia di persone rimasero senza elettricità e i controllori del traffico aereo dirottarono molti voli transatlantici su rotte più meridionali per evitare problemi alle comunicazioni radio. Anche alcuni alpinisti sull’Himalaya ebbero problemi con i telefoni satellitari.
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