La morte rossa
I marxisti e la morte
L'unico studio delle teorie che, da Marx a Sartre e Lukacs, hanno attraversato le culture dei marxisti sul tema della morte, sulla base di un ampio arco di fonti, dagli scritti teorici ai canti rivoluzionari, dalle poesie militanti alle orazioni funebri.
- Collana: Piccola Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822038074
- Anno: 1984
- Mese: gennaio
- Formato: 11 x 18 cm
- Pagine: 120
- Tag: Storia Politica Gyorgy Lukàcs Marxismo Storia contemporanea Jean Paul Sartre
I marxisti hanno sempre scritto poco a proposito della morte, lamentava Louis Aragon. E infatti sono mancati gli studi specifici sulla «morte rossa». Attraverso una ricerca «indiziaria» questo libro tenta di scoprire le teorie e le etiche che hanno attraversato le culture dei marxisti sul tema della morte e che hanno avuto un peso nella fondazione di un modello del militante e del rivoluzionario. Emergono così molti «frammenti» della cultura del movimento operaio che si rivelano convergenti in due grandi linee della morte rossa (l’esaltazione della morte eroica del rivoluzionario o l’accettazione del dato morte con la eliminazione del problema, delegato alla religione). In modo rapido, ma con un’ampia documentazione, partendo da Marx e poi da Bloch, Sartre e Lukács, questo libro verifica gli atteggiamenti culturali e i comportamenti che da quelle due linee si dipanano, anche per mezzo di segnali talvolta sottovalutati: le poesie militanti, i canti rivoluzionari, le orazioni funebri, le lettere dei partigiani.