L'arte contro l'estetica / La pratica dell'arte
a cura di Carmine Benincasa
La prima traduzione italiana di due testi del maggior artista spagnolo della nostra epoca, con numerose riproduzioni di opere e un'inedita testimonianza del grande scrittore sudamericano Julio Cortazar.
- Collana: ID / Collana di arte moderna e contemporanea
- ISBN: 9788822043023
- Anno: 1980
- Mese: gennaio
- Formato: 20 x 25 cm
- Pagine: 232
- Tag: Estetica Arte Arti Visive Pittura
La prima traduzione italiana di due testi del maggior artista spagnolo vivente, insieme a Juan Miró. Nato a Barcellona nel 1923, fondatore del gruppo Dan al Set, Antoni Tàpies ha esposto le proprie opere, che soprattutto nella prima fase di attività testimoniano l’influenza di Paul Klee e di Torres García, in mostre di eccezionale richiamo in numerosi Paesi.
L’arte contro l’estetica e La pratica dell’arte, che ne costituiscono il progetto di poetica, ne registrano anche l’itinerario autobiografico e gli interventi di interpretazione dell’arte contemporanea, da Picasso a Miró. «Non appartengo – scrive l’autore – a coloro che credono (sono quasi cinquant’anni che lo si ripete, ma dura ancora!) che l’avventura dell’avanguardia sia un mondo chiuso, con date precise, con un inizio ed una fine. Ed ancora meno credo che un artista o una cultura, una volta raggiunta una certa maturità, passino necessariamente da uno spirito di inquietudine ad uno spirito di ricostruzione, e che ormai non ci resti che contentarci di ciò che abbiamo, e di mettere semplicemente un po’ di ordine in tutto questo».
Il volume (curato da Carmine Benincasa, contiene numerose illustrazioni di opere, anche inedite, di Tàpies), si chiude con una testimonianza inedita: un racconto del grande scrittore sudamericano Julio cortazar, in omaggio a Tàpies, dal titolo Graffiti.
31 dicembre 2009 | La Gazzetta del Mezzogiorno |