Aa. Vv.
Sinistra nuova. Nuovo socialismo
Il Manifesto di Orvieto
Gli autori degli scritti compresi in questo volume - politici impegnati in vari partiti e associazioni, intellettuali noti per impegno e competenza - sono tra gli esponenti delle varie anime culturali e politiche di una sinistra che vuole riprogettare se stessa a partire dai problemi del mondo contemporaneo.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822063007
- Anno: 2007
- Mese: giugno
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 160
- Tag: Società Politica Socialismo Sinistra
La ricostruzione del campo politico della sinistra non avrà avvenire senza una discussione sui fondamenti culturali, teorici, etici della sua azione, che contribuisca a definirne insieme l'identità e il programma fondamentale. A partire da questa convinzione l'Associazione per il rinnovamento della sinistra e la rivista Critica marxista, insieme a Uniti a sinistra, all'Associazione Rossoverde e alla Sinistra Rossoverde, nonché ad altre numerose associazioni a carattere nazionale e regionale, hanno avviato negli ultimi mesi una serie di seminari, discussioni e dibattiti a cui hanno preso parte politici e intellettuali dell'area che oggi si pone a sinistra del Partito democratico. Si intende preparare così il terreno a una riunificazione delle forze che vogliono collocarsi in continuità con gli ideali e le esperienze migliori che hanno contraddistinto la storia del socialismo. Questo volume presenta ai lettori il «Manifesto» frutto di questo lavoro collettivo, intitolato Una sinistra nuova per un nuovo socialismo, la discussione che ne ha reso possibile l'elaborazione e quella che ne è seguita. L'uno e l'altra vogliono essere il punto di partenza del lavoro teorico e culturale di una sinistra all'altezza delle sfide del XXI secolo.
Piero Di Siena, Introduzione - I. IL SEMINARIO DI ORVIETO - Aldo Tortorella, Sui princìpi e sui valori di una nuova sinistra - Paolo Ciofi, Lavoro, crisi, rappresentanza - Carla Ravaioli, La grande trasformazione ignorata - Gianni Ferrara, La sinistra e il futuro della democrazia - II. IL DOCUMENTO DELLE ASSOCIAZIONI - Una sinistra nuova per un nuovo socialismo - III. IL DIBATTITO - Franco Giordano, Il coraggio di un nuovo «revisionismo» - Fabio Mussi, Le idee non negoziabili della sinistra - Carla Ravaioli, Gli obiettivi di una politica nuova - Cesare Salvi, Un partito per il lavoro - Giuseppe Chiarante, Nuovo socialismo e nuova egemonia - Fulvia Bandoli, Le nuove contraddizioni e la crisi della politica - Giovanni Russo Spena, L'innovazione della tradizione - IV. DISCUSSIONI - Paolo Ciofi, Socialismo e capitalismo. Risposta a Scalfari
Introduzione Piero Di Siena
Con il seminario tenutosi nel luglio del 2006 a Orvieto, promosso dall'Associazione per il rinnovamento della sinistra, da Uniti a sinistra e dall'Associazione Rossoverde, affermammo che la costituzione di un nuovo soggetto politico unitario della sinistra italiana, insomma di un partito nuovo, fosse ormai all'ordine del giorno. E che lo fosse ormai anche indipendentemente dal processo che avrebbe portato alla formazione del Partito democratico. E abbiamo lavorato perché questa prospettiva non fosse vissuta come residuale o frutto di una mera reazione alla costruzione del Partito democratico da parte di tanti che, nei Ds e fuori di essi, non si rassegnavano all'idea che fosse cancellata la principale forza di ispirazione socialista presente in Italia. Abbiamo, immediatamente e in modo fecondo, incrociato la nostra elaborazione con quella di quanti sono impegnati, insieme a Rifondazione comunista, nella costruzione della Sezione italiana della sinistra europea. Abbiamo convenuto con essi che potevano sorgere le condizioni di una forza d'ispirazione socialista dal respiro più ampio, e innovativa rispetto alle tradizioni politiche ereditate dai vecchi partiti di massa. Il documento e il dibattito che qui proponiamo costituiscono solo una parte dei materiali – quelli già pubblicati su Critica marxista – della discussione che si è sviluppata nel corso di un anno attorno a questo lavoro. Ora ci troviamo in una fase nuova rispetto a quella nella quale questa nostra impresa ha avuto inizio. In seguito allo sviluppo di questa discussione è nato un Forum di associazioni politiche e culturali della sinistra che intende proseguire lungo la strada che il dibattito che siamo stati in grado di suscitare ha tracciato. E il fatto che tante personalità – da Occhetto a Tortorella, da Macaluso a Cossutta, da Chiarante a Ingrao –, che negli ultimi venti anni si sono trovati fieramente contrapposti nel lungo travaglio che ha investito la sinistra italiana a partire dalla fine del Pci e dall'implosione del Psi, ora sembrano convergere su progetti di unità a sinistra, se non identici comunque simili, dimostra come veramente ci troviamo di fronte a un capitolo nuovo che deve essere scritto, più che sulla base dell'eredità del passato, su quella delle risposte da dare alle contraddizioni del tempo presente. Ma la principale novità di questa fase è costituita soprattutto dal fatto che quello che sembrava un obiettivo di pochi è diventato nel corso di questi mesi un tema che attraversa tutte le forze della sinistra italiana. Con il compimento del processo che porta alla nascita di sinistra europea, lo spirito unitario che contraddistingue la discussione all'interno dei Comunisti italiani e dei Verdi, la formazione da parte della sinistra Ds del movimento politico Sinistra democratica, un capitolo inedito potrebbe aprirsi per tutta la sinistra italiana. La stessa Costituente socialista lanciata dallo Sdi e da quanti si richiamano alle tradizioni del Psi, pur muovendosi in una prospettiva diversa, è resa essa stessa possibile da questa aria nuova che si respira a sinistra. Ciò non vuol dire, naturalmente, che l'obiettivo di dare vita a un nuovo partito della sinistra italiana capace insieme di unire e superare le forze politiche attualmente esistenti sia a portata di mano. È sempre più evidente infatti che, se non si realizza un rinnovamento profondo delle culture politiche e dell'agire politico, l'impresa potrebbe rivelarsi molto ardua o addirittura impossibile. Tornerebbe a prevalere uno spirito di scissione, tra sinistra radicale e sinistra moderata, tra comunisti e socialisti, frutto di contese che hanno lo sguardo rivolto al passato […].