1943: «Qui Radio Bari»
prefazione di Raffaele Nigro
Per lunghi mesi l'unica emittente libera sul continente europeo, a 100 km da Brindisi, nuova capitale del Regno. Provocò dibattiti accesi alla Camera dei Comuni, ebbe gli elogi del «Times» e l'ostilità feroce di Radio Berlino.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822061478
- Anno: 1993
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 160
- Tag: Storia Comunicazione Storia contemporanea Mass media Bari
Con la caduta del fascismo, anche Bari entra in un vortice di violenze e contraddizioni, fra lutti e angosce, atti di eroismo e giochi opportunistici. Il 28 luglio 1943 decine di inermi cittadini cadono sotto il fuoco dell'esercito: il 9 settembre la città caccia i tedeschi con una battaglia per la quale, invano, si chiese un riconoscimento ufficiale. Poco dopo cominciava l'avventura, singolare e irripetibile, di "Radio Bari", unica emittente libera sul continente europeo, a 100 km da Brindisi, nuova capitale del Regno: essa provocò dibattiti accesi alla Camera dei Comuni, ebbe gli elogi del "Times" e l'ostilità feroce di Radio Berlino. Come maturarono quegli eventi, come furono vissuti dalla città? Inquadrare la piccola, grande storia di Radio Bari nella più globale tragedia della seconda guerra mondiale significa - a distanza di 50 anni - far emergere con nettezza la presenza, la vitalità, il coraggio di un pugno di uomini che non si erano compromessi con il fascismo e, in buona parte, si sono guardati bene dal compromettersi con le successive degenerazioni del partitismo. Nella loro azione si avverte un moto di ribellione morale, di grande impegno civile, un'ansia di "giustizia e libertà", oggi più che mai attuali.
08 settembre 2013 | Corriere del Mezzogiorno |
09 Marzo 2022 | www.iltascabile.com |