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ovvero come fare il giornalista e vivere ugualmente infelici
Istruzioni per l'uso del mestiere più strano del mondo. Un libro-verità scritto con amara ironia: pochi consigli, molti antidoti.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822061140
- Anno: 1991
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 144
- Tag: Linguaggio Comunicazione Giornalismo
Anche dopo essere stato alle prese con una notizia attesa (e inattesa) come quella dell'uomo che morde un cane, il giornalista si ritrova infelice. Partendo da questo paradosso, Rossano ci introduce nei segreti e nelle segrete del mestiere: dalle sale di montaggio radio-tv alle concitate riunioni di redazlone nell'imminenza di un importante congresso politico. E tira alcune somme. Giornalisti un po' si nasce e un po' si diventa. Per arrivarci, per superare i "divieti d'accesso" c'è un decalogo: ma non basta. Ci vuole una specializzazione. E poi bisogna fare carriera. Barcamenandosi fra vizi e virtù, in un percorso sempre e comunque ad ostacoli, ci si troverà davanti ad un nuovo, angoscioso dilemma: essere o apparíre? Su queste basi, il volume si pone come amara, disincantata, ironica ballata sul mestiere "più strano del mondo" che, pure, tanta attrazione continua ad esercitare fra le nuove generazioni. Lo completano una divertita raccolta di luoghi comuni del calcio scritto e parlato, un caloroso omaggio al "corrispondente ignoto" ed una accanita, imprevedibile miscellanea di motti e sentenze sulla stampa: da Shakespeare a Beccaria, da Luigi XIV a Umberto Eco, da Marx a Churchill, da Napoleone a McLuhan.