Emergenza energia
Non abbiamo più tempo
L’umanità è a un passo dalla più grande crisi della sua storia: la crisi energia-clima. Per preservare la biosfera e la stessa continuazione della civiltà moderna, la transizione energetica è diventata ormai una necessità inderogabile. Non sarà una passeggiata, ma possiamo farcela, se iniziamo a correre. Ora.
- Collana: Le grandi voci
- ISBN: 9788822016034
- Anno: 2020
- Mese: settembre
- Formato: 13 x 18 cm
- Pagine: 96
- Tag: Energia Clima
La crisi energetico-ambientale è l’emergenza delle emergenze: se non la risolviamo in fretta, soccomberemo. Questa crisi non sarà momentanea come una pandemia, sarà la crisi finale di una civiltà che si definisce moderna, ma che si ostina a basarsi su un motore vecchio, inefficiente e dannoso per tutti. Sì, perché l’energia è il motore di tutto, è quella cosa senza la quale non possiamo fare NULLA. Tutti noi consumiamo continuamente energia, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, anche quando non ce ne accorgiamo.
La scienza ha già dimostrato che la crisi climatico-ambientale è causata da due fattori: un sistema energetico decotto da cambiare con urgenza e un sistema economico basato sul falso presupposto che la Terra sia un deposito inesauribile di risorse e una discarica di rifiuti senza limiti. La valanga dell’emergenza energia rischia di travolgere in modo irreversibile la nostra vita. Il tempo è scaduto: prendiamone atto e mettiamoci a correre lungo la strada di una lunga e difficile transizione.
Scrivo questo libro in giorni di emergenza planetaria. Nessuno di noi avrebbe mai pensato di essere costretto a vivere confinato in casa per settimane. Tutti insieme, miliardi di persone, in tutto il mondo. Per anni, scienziati e agenzie internazionali hanno lanciato l’allarme sul rischio crescente di pandemia influenzale: è scritto su decine di articoli, libri e rapporti. Non è bastato. Nessun Paese al mondo si è fatto trovare preparato, tranne quelli già “educati” dalla SARS nel 2002-2003. La risposta globale all’emergenza Covid-19 è stato il trionfo dell’improvvisazione; anche l’Unione Europea era priva di un piano minimale di coordinamento sanitario e logistico. Eppure, a partire dall’attentato dell’11 settembre 2001, gruppi di lavoro ad altissimo livello avevano lavorato per anni a elaborare scenari catastrofici di ogni tipo su mandato di tutti i governi. È stato sostanzialmente un esercizio inutile.
Una devastante pandemia non è l’unico rischio letale cui l’umanità va incontro. Ve ne sono altri e, almeno un paio, sono esclusivamente imputabili all’uomo: il rischio di una guerra nucleare (gli arsenali mondiali contengono ancora migliaia di testate nucleari in grado di incenerire la biosfera e qualcuno potrebbe usarle) e la crisi climatico-ambientale.
Sulla scala del tempo, questi tre rischi sono molto diversi. Un conflitto nucleare globale finirebbe in poche ore. Una pandemia avviene sulla scala delle settimane e dei mesi. La crisi climatico-ambientale si sta dipanando invece sulla scala degli anni e dei decenni e, proprio per questo motivo, è la più insidiosa. L’umanità agisce infatti con vigore solo di fronte a rischi immediati (lo abbiamo visto con Covid-19) ma ignora sistematicamente problemi che si sviluppano sui tempi lunghi. Esiste il rischio concreto che la crisi climatico-ambientale sia presa davvero sul serio solo quando sarà troppo tardi. Forse quando Venezia sarà completamente perduta per l’innalzamento dei mari.
Oggi nel mondo circolano tante fake news, che si alimentano di improbabili complotti planetari e teorie strampalate. Sono veri e propri “virus non convenzionali” della civiltà della comunicazione istantanea di massa: hanno la possibilità di creare danni devastanti. La più assurda e pericolosa fake news del mondo è, da anni, quella secondo cui la catastrofe ambientale e climatica è una bugia, sostanzialmente l’invenzione di un manipolo di teste calde. A questa colossale idiozia credono anche capi di Stato e di governo, che stanno facendo del loro meglio per passare alla storia come i peggiori leader di sempre.
Lo scopo di questo libro è affermare con forza che non esiste più alcun margine di discussione. La scienza ha già dimostrato che la crisi climatico-ambientale è causata dall’uomo ed è figlia di due problemi: un sistema energetico decrepito, da cambiare con urgenza, e un sistema economico malato, basato sul falso presupposto che la Terra sia un deposito inesauribile di risorse e una discarica di rifiuti senza limiti.
La crisi energetico-ambientale è l’emergenza delle emergenze: se non la risolviamo in fretta, soccomberemo. Questa crisi non sarà momentanea come una pandemia, sarà la crisi finale di una civiltà che si definisce moderna, ma che si ostina a basarsi su un motore vecchio, inefficiente e dannoso per tutti. Sì, perché l’energia è il motore di tutto. E la nostra vita quotidiana ne è l’esemplificazione, come vedremo fra un attimo.
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