Tabù, miti e società
Economia e religione nell'analisi delle culture
a cura di Colette Nieri
Un brillante saggio di profondo spessore metodologico, per dimostrare come «religione» ed «economia» possano essere una chiave di lettura nell'analisi di culture antiche e moderne.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822002358
- Anno: 2007
- Mese: giugno
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 112
- Tag: Antropologia Folclore Etnologia
Perché i Boscimani possiedono complicati tabù che regolano minuziosamente la ripartizione dell'animale ucciso, destinandone i pezzi a particolari categorie di persone? Come spiegare che i Trobriandesi ignorano la funzione procreatrice del padre e credono che ogni neonato sia la reincarnazione di un antenato, che si introduce nel corpo della donna a prescindere dal rapporto sessuale? Brelich mostra brillantemente che si tratta di sistemi simbolici di credenze connessi alla struttura socio-economica: la spartizione della preda garantisce la soddisfazione dei bisogni collettivi; la struttura matrilineare dei Trobriandesi implica che al marito non possa essere ascritta la funzione fisiologica di padre, dovendo egli lavorare per le proprie sorelle e i figli di queste. Attraverso un'avvincente analisi, che si conclude con alcune considerazioni sulla nascita del politeismo, le culture esaminate svelano una fitta rete di rapporti che, dalla dimensione socio-economica, rinviano a un corrispondente universo di credenze e riti, mostrandone la ricca e molteplice interazione.
Prefazione di Colette Nieri - Introduzione di Colette Nieri - Economia e religione - 1. Introduzione al problema - 2. I tabu dei Boscimani - 3. Gli spiriti dei morti nelle isole Trobriand - 4. Considerazioni - 5. L'origine delle religioni politeistiche - Appendice: I miti dei Boscimani - Nota bibliografica - Indice dei nomi
Prefazione di Colette Nieri
In questo volume sono pubblicate le dispense del corso universitario che Angelo Brelich tenne, da professore ordinario di Storia delle religioni, presso l'Università di Roma nell'anno accademico 1965-66. Esse fanno parte di una serie di suoi scritti a carattere didattico che non sono circolati nell'ambiente scientifico ma che, invece, meritano di essere conosciuti per l'importanza che essi rivestono. È proprio nelle dispense elaborate per i corsi universitari, infatti – dunque destinate a un pubblico che esigeva particolare chiarezza – che il metodo brelichiano si mostra, con grande lucidità, nella sua concreta applicazione. Testi importanti non solo dal punto di vista metodologico, dunque, ma anche per le proposte interpretative su singoli temi tuttora degne di essere prese in considerazione e per la densità degli spunti di riflessione offerti. Lo scritto qui presentato viene riproposto così come era stato concepito dall'Autore stesso. Il testo originale è stato dunque rigorosamente rispettato – tranne qualche sporadica correzione di errori materiali – e solo raramente integrato da alcune note esplicative che si sono ritenute necessarie. Oltre a un'introduzione che mira a porre in evidenza alcuni punti essenziali dell'approccio di Brelich e, laddove è sembrato opportuno ai fini di una migliore comprensione del testo stesso, ad approfondirli, si troverà qui del materiale aggiuntivo. Esso è costituito, da una parte, dalla proposizione integrale di alcuni miti analizzati dall'Autore senza fornirne il testo, dall'altra, da una nota bibliografica integrativa che potrebbe risultare utile al lettore desideroso di ulteriori letture e approfondimenti. Non posso esimermi dal ringraziare qui due persone: la signora Olga Fermo Brelich, che a suo tempo autorizzò la pubblicazione della produzione scientifica di suo marito e alla quale va il mio grato pensiero, e il prof. Paolo Xella, il quale, oltre a propormi il presente lavoro, mi ha fornito preziosissimi consigli e un costante supporto morale che ne hanno permesso la realizzazione.
Roma, aprile 2007