Il valore come astrazione del lavoro
Una critica meditata e profonda delle teorie economicistiche del valore, e delle concezioni che pensano la società solo in termini politico-ideologici e di rapporti di potere.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001702
- Anno: 1980
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 144
- Tag: Società Capitalismo Economia Lavoro
Una critica meditata e profonda delle varie teorie economicistiche del valore e dell'attuale reazione «politicista», che propugna l'abbandono della categoria del valore e pensa la società come mero tessuto di rapporti di potere, di relazioni che intercorrono tra soggetti o gruppi sociali soltanto a livello politico ideologico. È necessario invece ripensare il valore come nesso sociale oggettivo, la cui indagine rinvia in particolare all'analisi della dinamica inerente alla struttura tecnico-organizzativa dei processi di lavoro, in cui vengono ad iscriversi i ruoli della specifica divisione (capitalistica) del lavoro: una divisione che si afferma quando il potere di sfruttamento è esercitato all'interno dei processi lavorativi stessi. Il valore non è quindi solo una quantità («sostanza») di lavoro («in generale»), ma deve essere posto in correlazione con la struttura dinamica secondo cui, nel modo di produzione capitalistico, si articola e si trasforma il processo di estrinsecazione dell'attività lavorativa.