Freudismo
a cura di Giuseppe Mininni e Augusto Ponzio
Un'opera pionieristica (attribuita sostanzialmente a Michail Bachtin) sui rapporti tra marxismo e teoria freudiana, e sui fondamenti teorici stessi della psicologia e della psicoanalisi.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001559
- Anno: 1977
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 208
- Tag: Psicoanalisi Psicologia Sigmund Freud Linguaggio Marxismo Michail Bachtin
Come l'altro libro di Volosinov, "Marxismo e filosofia del linguaggio" (1929), questo libro, pubblicato a Leningrado nel 1927, viene attribuito sostanzialmente a Michail Bachtin, uno dei maggiori teorici russi della letteratura, noto soprattutto per i suoi lavori su Dostoevskij e Rabelais. "Freudismo" costituisce un'opera pionieristica sui rapporti fra marxismo e teoria freudiana, e si colloca all'interno del dibattito, in corso negli anni venti in URSS, sui fondamenti teorici della psicologia. Anticipandole analisi che saranno poi sviluppate in "Marxismo e filosofia del linguaggio", particolare attenzione si dedica, in "Freudismo", ai problemi della comunicazione linguistica e si evidenzia il carattere sociale delle "reazioni verbali". L'importanza dell'analisi del linguaggio verbale nella teoria freudiana e la natura linguistica dell'inconscio - su cui particolarmente ha insistito Jacques Lacan - vengono ampiamente evidenziate, ed è proprio in riferimento a tali tematiche che si fanno emergere i limiti maggiori della psicoanalisi. Parafrasando ciò che P. Medvedev diceva nel suo libro "Il metodo formalista nella scienza letteraria" (1928), anch'esso attribuito a Michail Bachtin, cioè che ogni tesi dei formalisti doveva essere verificata e confutata sul suo proprio terreno, si può dire che anche "Freudismo" affronta e discute la psicoanalisi sul suo proprio terreno, il terreno della peculiarità della coscienza e dell'inconscio, che consiste nel loro carattere verbale e dialogico.