Chimica in casa
Atomi e molecole tra le mura domestiche
prima edizione 2013
ristampa
revisione di Emanuelle Caillat
Che succede quando un dolce lievita? Perché il sapone fa le bolle? Cosa sono i cristalli liquidi del televisore? Ci aiuta a capirlo la chimica, che è presente intorno a noi molto più di quanto crediamo.
- Collana: ScienzaFACILE
- ISBN: 9788822068439
- Anno: 2016
- Mese: settembre
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 176
- Tag: Scienza Chimica Curiosità Esperimenti
Senza la chimica la nostra vita sarebbe impossibile: le pagine che stiamo sfogliando, l’inchiostro con cui sono scritte, il gas all’interno della lampadina che illumina la stanza e perfino il nostro sistema nervoso, che ci permette di leggere queste righe, sono fatti di atomi e molecole. Gli autori, invitandoci a osservare il mondo che ci circonda, svelano in modo semplice e accessibile a tutti i princìpi fondamentali di questa materia affascinante: dal sistema periodico alle reazioni chimiche, dalle proprietà dei metalli alle soluzioni. Impareremo a conoscere in una nuova prospettiva il luogo a noi più familiare: la nostra casa. Capitolo dopo capitolo e stanza dopo stanza, scopriremo come funziona il televisore, come fanno le creme solari a proteggerci dalle scottature e impareremo finalmente i segreti per preparare una buona maionese.
Per rendere più completa e intrigante la descrizione degli argomenti, vengono proposti numerosi esperimenti, tutti facilmente realizzabili con oggetti di uso quotidiano.
Attraverso una serie di curiosi aneddoti vengono, inoltre, ripercorse le tappe e le principali scoperte di questa scienza che ha contribuito così tanto a formare il nostro attuale stile di vita.
1. Mattoni, avete detto mattoni? - Viaggio nel cuore della materia - La casa chimica: costruirla, utilizzarla o studiarla - All’interno dell’atomo - Le cose si complicano... - 2. La chimica fa salotto - Un bel fuoco - Le pile - Dall’evidenziatore allo schermo al plasma: la fluorescenza - Polimeri quotidiani - 3. Molecole in cucina - Tè o caffè? - Lievito naturale contro lievito chimico - Fare il soufflé non è uno scherzo! - Una buona maionese - Il sale in cucina - Le caramelle frizzanti - 4. La chimica in bagno - Il sapone, un prodotto millenario - I cosmetici: la crème della chimica! - Lavare più bianco che più bianco non si può... - L’aspirina o la piccola storia di un grande farmaco - 5. La chimica in camera da letto - Profumerà o no? - Cristalli liquidi: la chimica in tutti i suoi stati! - 6. Un giardino tutto chimico - Chimica per la biologia - Fertilizzanti per le piante - Farsi l’elettricità da soli - L’acqua: l’oro blu - Per saperne di più
L’espresso italiano (termine derivante dal latino ex-premere, spremere, cavare fuori) è invece ottenuto per percolazione sotto alta pressione. Le sostanze vengono estratte dal caffè mediante acqua sotto pressione, permettendo così una preparazione più rapida. L’espresso è famoso per il suo aroma intenso, dovuto alla crema superficiale, formata da tante bollicine d’aria ricche di aromi volatili che stimolano l’olfatto prima ancora di giungere alla bocca.
Il caffè contiene circa 800 molecole aromatiche, ma anche la caffeina. Tale composto, particolarmente solubile in acqua, possiede tra l’altro proprietà stimolanti. È per questo motivo che consumiamo questa bevanda soprattutto di mattina o durante le ore di lavoro. Il «caffè deca» o decaffeinato, invece, permette di assaporare il gusto del caffè senza l’effetto stimolante, perché è stata eliminata la maggior parte della caffeina.
Durante la preparazione del caffè, il tasso d’estrazione della caffeina aumenta prolungando il tempo di contatto con l’acqua.
Così, contrariamente a un’idea diffusa, un espresso sarà meno eccitante di un caffè filtrato preparato con la stessa dose, perché la durata del contatto acqua-caffè è più breve.
Al contrario, aumentando la superficie di contatto del caffè con l’acqua, per esempio macinandolo più fine, si otterrà un caffè con un tasso maggiore di caffeina.
Quindi per preparare un buon caffè senza troppa caffeina è necessario valutare sia il tempo sia la superficie di contatto con l’acqua: l’acqua deve passare il più rapidamente possibile attraverso il caffè macinato e la superficie di contatto deve essere la più ampia possibile. Così lavorano le macchine da caffè migliori, che fanno un caffè spesso considerato un vero e proprio «espresso da bar»!
Alcuni consumatori apprezzano anche il caffè solubile o liofilizzato, che si ottiene per disidratazione. Per conservare meglio gli aromi, il caffè è macinato molto finemente (per ottenere piccole particelle), mescolato con acqua e poi filtrato.
Il liquido così ottenuto, che contiene aromi, acqua e caffeina, viene congelato e poi sublimato: in questo modo l’acqua passa direttamente dallo stato solido allo stato gassoso. Rimangono così soltanto le sostanze nobili del caffè e basterà reidratarle con un po’ di acqua calda per ritrovarle nella nostra tazza...
10 dicembre 2014 | La Sicilia |
01 gennaio 2014 | ScuolaSlow.it |
01 dicembre 2013 | ilsussidiario.net |
24 settembre 2013 | armandoadolgiso.it |
01 settembre 2013 | Il Corriere del Sud |
01 agosto 2013 | BBC SCIENCE |
26 luglio 2013 | LA SICILIA |