Inchiesta 191/2016
Due esagrammi dell’Yijing (I Ching) per capire i mutamenti
Dalla finanza internazionale alla Jihad, dai fatti di Colonia agli accordi sul clima
Saggi teorici:
Una teoria del panico,
Sociologia e marxismo,
Il pensiero di Antunes
Dossier
Giorgio Ghezzi e il sindacato. La rappresentanza sindacale vista da dentro
a cura di Tommaso Cerusici
- ISBN: 9788822082848
- Anno: 2016
- Mese: gennaio-marzo
L’editoriale
Due esagrammi dell’Yijing(I Ching) per capire i mutamenti
Vittorio Capecchi
Osservatorio nazionale
Il sindacato ridotto a un ruolo subalterno. La fase attuale
Gianni Rinaldini e Matteo Gaddi
Aziendalizzazione dei problemi sociali: dallo stato sociale all'aziendalismo
Loris Campetti
La lotta S.A.E.C.O.: c'è tanto da imparare e ancora tanto da fare
Bruno Papignani
La ri-scoperta del “buono-lavoro” o Voucher ovvero come comprare il lavoro in
tabaccheria
Simonetta Ponzi
Modelli
Emilio Rebecchi
Osservatorio internazionale
Jihad e cyberwar: nulla è come sembra
Saverie Capecchi
Imparare da Colonia
Giordana Masotto
Ecco le misure concrete contro la crisi
Riccardo Petrella
Il rapporto tra ricerca e movimento sindaca-le in Europa e in Italia
Francesco Garibaldo
Redditi e rapine visti dalla Danimarca
Bruno Amoroso
Il doppio passo della Grecia
Valentina Orazzini
Note sui problemi di ricerca su Industria 4.0 e su conseguenze per i lavoratori e le lavoratrici
Angelo Salento
COP 21. Lo storico accordo sparito dai radar
Mario Agostinelli
L’intervista
Luis Marinho: Il Brasile visto da Sao Bernardo da Campo
a cura di Sabina Breveglieri e Sandra Pareschi
Riflessioni teoriche
Elementi per una Teoria del Panico
Bruno Giorgini
Sociologia e marxismo. Un dibattito degli anni Cinquanta
Angelina Lopez, Fabrizio Battistelli, Enzo Campelli
Il pensiero del sociologo brasiliano Ricardo Antunes
Luigi Vinci
Dossier
Giorgio Ghezzi e il sindacato. La rappresentanza sindacale vista da dentro a cura di Tommaso Cerusici e con interventi di Umberto Romagnoli, Lisa Dorigatti, Matteo Rinaldini, Valerio Bondi, Michele De Palma, Simone Vecchi e Federico Martelloni.
Vittorio Capecchi
Due esagrammi dell’Yijing(I Ching) per capire i mutamenti (24: Punto di svolta, 61: La verità nascosta)
Per capire i mutamenti analizzati in questo numero di Inchiestasono considerati due esagrammi del libro più antico della Cina.
Esagramma24: Punto di svolta. L’esagramma 24 (Fu) è formato da cinque linee spezzate yin(linee di buio) che iniziano a ritirarsi mentre in basso avanza una linea continua yang(linea di luce).Il periodo è quello di questo primo numero di Inchiesta in cui c’è (tra dicembre e gennaio) il ritorno della luce nel solstizio di inverno (il ciclo si invertirà con l’esagramma 44 quando lo yinriprende ad avanzare e lo yangad arretrare). L’esagramma è denominato “Punto di svolta” (o anche “Il ritorno”) ed è formato da due trigrammi: quello di sotto (formato da una linea continua con sopra due linee spezzate) è il trigramma Tuono, mentre quello di sopra (formato da tre linee spezzate) significa Terra. Quando si inizia a percepire il punto di svolta, si intravede una prima luce e si sente al proprio interno il rumore di un tuono, un rumore sotterraneo che indica l’avvicinarsi di un “punto di svolta”. Bisogna ascoltare questa voce interiore se si vuole che anche al livello collettivo avvenga una svolta. Sulla base di questo esagramma 24, SydBarret (appassionato dell’Yijing) compose nel 1967 un brano per il primo album dei Pink Floyd The piper and the gatesof down (“Il pifferaio alle soglie dell’alba” titolo del settimo capitolo del libro Il vento tra i salici di Kenneth Grahame). il testo si intitola “Esagramma 24” ed è un classico per chi ama le armonie psichedeliche di questo gruppo. Le parole scritte da SydBarret per “Esagramma 24” sono le seguenti:
Un movimento si completa in sei fasi e la settima porta il ritorno. Il sette è il numero della giovane luce che si forma quando si aggiunge uno all’oscurità. Il mutamento restituisce successo nell’andare e venire senza errore. L’azione porta buona fortuna.
Tramonto. Il tempo corrisponde al mese del solstizio invernale quando il mutamento deve avvenire. Tuono nell’altro corso del cielo le cose non possono essere distrutte una volta per tutte. Il mutamento restituisce successo nell’andare e venire senza errore. L’azione porta buona fortuna.
L’interrogativo che questo esagramma pone ai mutamenti considerati in questo numero è: Si è di fronte a punti di svolta? S’intravede una luce?
Esagramma61: La verità nascosta o La verità interiore. L’esagramma 61 (Chung Fu) è formato da un trigramma sotto (formato da due linee continue e una spezzata) che significa lago (tui) e da un trigramma sopra (formato una linea spezzata e due linee continue) che significa vento (sun). Al di sopra del lago soffia il vento che muove la superficie dell’acqua e fa apparire la verità interiore, la verità nascosta. Questo esagrammaconclude il bellissimo romanzo L’uomo nell’alto castello di Philip Dick, pubblicato nel 1962 e tradotto in Italia con il titolo La svastica sul sole. Juliana, la protagonista, alla fine del romanzo si chiede chi abbia vinto la Seconda guerra mondiale: i nazisti oppure le forze alleate (come ha scritto l’Uomo nell’alto castello)?. Juliana interroga l’Yijingchefornisce come risposta l’esagramma61, la verità interiore. La verità è che la seconda guerra mondiale è stata vinta daglialleati ma il nazismo, attraverso il maccartismo, è penetrato negli Stati Uniti. La verità, conclude Juliana, è “terribile comela morte. Ma più difficile da trovare”. L’interrogativo che questo esagramma pone ai mutamenti considerati in questonumero è: Ci sono verità nascoste? Il vento che soffia sul lago fa capire la Verità che è “terribile come la morte”?
Ci sono punti di svolta? S’intravede una luce? Gli articoli pubblicati nell’area “Osservatorio internazionale” complessivamente non indicano punti di svolta e non fanno intravedere una luce. Ci sono tre scenari che si intersecano: (a) quelli di guerra che provengono dal Medio Oriente e dall’Africa con i flussi migratori di chi cerca di sfuggire alla morte e alla povertà; (b) quelli internazionali del finanzcapitalismo che si addensano nelle posizioni della Troika europea; (c) quelli relativi alla questione ambientale con l’incapacità di accordo tra le nazioni per sradicare la povertà e affrontare le emissioni legate al clima. Questi tre scenari sembrano sovrapporsi in una posizione di stand-by, termine che significa letteralmente “attesa”. Se si leggono uno dopo l’altro gli interventi di Saveria Capecchi, Giordana Masotto, Riccardo Petrella, Francesco Garibaldo, Valeria Orazzini, Angelo Salento e Mario Agostinelli, l’impressione complessiva che se ne ricava è di un’assenza di punti di svolta. Amina Crisma ricordava, recensendo su Inchiesta il libro di Paolo Prodi Il tramonto della rivoluzione, le frasi di HannahArendt (“Libertà è immaginare un nuovo inizio”) e di Mencio (“Il Mandato Celeste non è irrevocabile”). Non bisogna perdere la speranza in un punto di svolta e quando dagli scenari internazionali si passa a lotte specifiche da quelle in Brasile (nel piccolo comune di Sao Bernardo di Campo, intervista a Luis Marinhodio Sabina Breviglieri e Sandra Pareschi) a quelle in Italia (interventi di Gianni Rinaldini, Matteo Gaddi, Loris Campetti. Bruno Papignani, Simonetta Ponzi) si è come stupiti dalla “volontà di continuare a battersi” di chi lotta contro le tendenze in atto nel mondo del lavoro e del welfare.
Ci sono verità nascoste? Per preparare un’utopia del possibile e agire verso punti di svolta occorre fare “inchiesta”. L’esagramma61 ci invita a trovare La verità interiore, la verità nascosta. L’articolo di Saveria Capecchi svela le competenze tecnologiche e di manipolazione della rete da parte dell’Isis e fa capire come sia necessaria una controffensiva che si muova nei mondi virtuali dei media. D’altra parte le riflessioni sul finanzcapitalismo, presentate nei testi sopra ricordati, mostrano che sarebbe necessario, come scrive Petrella, “mettere fine alle transazioni finanziarie algoritmiche al millesimo di secondo”. Ci sono lotte negli spazi virtuali che occorre imparare ad affrontare. Che tipi di inchieste fare ? In questo numero vengono proposte tre direzioni: (a) Emilio Rebecchi conduce una ricerca azione nelle scuole elementari per capire i “modelli” che sono trasmessi; (b) Bruno Giorgini si propone di investigare l’insorgenza del panico e le sue dinamiche in contesti economico e sociali, usando la Filosofia Naturale e i metodi fisico matematici; (c) Nel Dossier curato da Tommaso Cerusici, nel dibattito a tre voci su sociologia e marxismo, nel-l’analisi di Luigi Vinci del sociologo brasiliano Ricardo Antunes il metodo di “inchiesta” utilizzato è quello storico sociologico, con un forte impegno per capire i cambiamenti in atto e quali strategie nuove percorrere.