Carmine Benincasa, nato a Eboli nel 1946, é professore di letteratura artistica (storia della critica d'arte) alla facoltà di Archittettura di Roma e di storia dell'arte a Firenze. Si occupa dell'ermeneutica dello spazio artistico e architettonico. Ha pubblicato saggi sul pensiero estetico dall'alto medioevo fino al controrinascimento, sul pensiero greco, sul manierismo, e monografie su Brancusi, Man Ray, Burri, Andy Warhol, Mastroianni, Cagli, Fazzini. Ha pubblicato, tra l'altro: Babilonia in fiamme (1978).
La teoria della catastrofe è un modello matematico di applicazione alla realtà per comprendere i fenomeni di discontinuità, di rottura, di salto e di rettifica. In questo volume si cerca di interpretare gli eventi artistici e architettonici non come omogeneo ed evoluzionistico sviluppo unitario, ma come «catastrofe», ossia come «dinamica discontinuità». Ripercorrendo brevemente la storia di questa teoria (dall'interpretazione hegeliana a Maxwell, a René Thom, a Petitot-Cocorda, a Zeeman, a Godel, a Bachelard), l'autore ha cercato di raccogliere i segmenti del discontinuo e le negazioni morfogenetiche in linguistica, nell'opera letteraria, nel linguaggio musicale e in architettura, intesa come topologia della differenza.