La spada di fuoco
Il ruolo delle donne nella nuova democrazia
prefazione di Elisabetta Addis
La governance mondiale del capitale soffoca quel che esisteva di democratico nella vita pubblica. La rivoluzione capitalista, di contro, ha fatto crollare a tutti i livelli i pilastri tipici del passato, in primo luogo l'emarginazione femminile. Questo soggetto emergente impone una revisione del concetto di cittadinanza.
- Collana: Strumenti / Scenari
- ISBN: 9788822053664
- Anno: 2007
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 240
- Tag: Storia Sociologia Democrazia Donna Femminismo
Il potere nella sfera pubblica è concepito come il frutto della proiezione della psiche maschile. La rivoluzione capitalista, come aveva previsto Marx, ha liberato energie umane sconosciute a tutte le epoche precedenti, ma ha portato l'intero pianeta ad essere inglobato in una rete ferrea gestita tramite canali amorfi sottratti all'opinione pubblica. L'enorme carica individualista generata dal capitalismo, culminante nell'emancipazione femminile, ha dato impulso a forme d'egualitarismo, ma ha causato anche una devastante caduta di valori etici e un crescente disagio psico-sociale. Partendo dall'affermarsi di correnti di pensiero, soprattutto femminili (per citare un solo nome, Edith Stein), che sottolineano l'importanza dell'empatia come patrimonio precipuo della psiche umana, preservato principalmente dalle donne proprio a causa dell'emarginazione cui sono state soggette, si prospetta la necessità di una riformulazione del concetto di cittadinanza che si fondi sul comunitarismo, reso oggi possibile in forma nuova dai progressi in campo informatico.
Prefazione di Elisabetta Addis - Premessa - Introduzione - 1. Psiche femminile e psiche maschile - 2. Stato e sovranità - 3.Classe e lotta di classe - 4. La classe è morta. Viva la classe! - 5. La società fluida - 6. Il fantasma della governance multistatale - 7. Cittadinanza, welfare ed empatia - 8. Perché la federatività? - Conclusione - Appendice 1 - Comuni e comunità - Appendice 2 - Della contraddizione - Appendice 3 - Critica dello scambio - Bibliografia - Indice dei nomi
Prefazione di Elisabetta Addis
Di Mino Vianello sono stata collega presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell'Università di Roma «La Sapienza». Purtroppo ho fatto in tempo, allora, solo a intravederlo, perché eravamo in dipartimenti diversi, e il mio tardivo ingresso in Consiglio di Facoltà come rappresentante dei ricercatori ha coinciso con il suo abbandono. Ma lo conoscevo tramite i suoi lavori. Quando mi è stato proposto di scrivere una prefazione per questo suo libro avevo, però, una testimonianza personale a suo favore, che non poteva non avere su di me una fortissima influenza nel decidermi ad accettare: andando a trovare Paolo Sylos Labini, che aveva avuto un problema al piede in seguito a un incidente, trovai sul suo letto d'ospedale la seconda ricerca di Vianello sulle donne nelle élites, Gendering Elites (la prima era stata Gender Discrimination, una ricerca cominciata nel '75, quando quasi nessuno si poneva il problema del rapporto donna-potere pubblico). Lo chiesi in prestito, perché Sylos Labini amava mandarmi via con libri e libri da leggere. Mi rispose che ancora no, perché lo stava leggendo lui. Chi lo ha conosciuto sa che Paolo si interessava a una vastissima molteplicità di argomenti, ma fino ad allora io non ero mai riuscita a interessarlo ai miei studi di genere. Il fatto di avere trovato un generoso apripista mi è stato di grande utilità nel far accettare, almeno a lui, Sylos Labini – ma purtroppo non a tutti i suoi allievi – i miei studi sulle donne e sul genere […].