La doppia capitale
Roma burocratica e moderna
presentazione di Antonio Ghirelli
La duplice vocazione moderna della città capitale: come polo determinante dell'industria pubblica e della finanza, e come contraltare laico delle strutture ecclesiastiche romane.
- Collana: Saggi
- ISBN: 9788822003577
- Anno: 1981
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 160
- Tag: Politica Roma Politica italiana
«Le pagine di Severi ruotano su due tesi fondamentali, e fortemente rinnovative. La prima è che Roma è diventata ormai capitale a tutti gli effetti, nella misura in cui la sua immagine storica si è deideologizzata e la sua realtà socio-culturale si è trasformata, in coincidenza con i radicali mutamenti intervenuti nel suo tessuto urbano ed economico grazie alla parziale bonifica delle borgate e all’insediamento di ceti emergenti che le hanno rese notevolmente omogenee con il centro storico. La seconda tesi di questo saggio è che sembra venuta l’ora di abbandonare la logica dell’emergenza vissuta anche dagli amministratori comunisti come pura difesa o riqualificazione dell’esistente, per scommettere finalmente in positivo sullo sviluppo delle grandi strutture di servizio, di distribuzione, di trasporti e sulla struttura direzionale. Severi punta sulla vocazione moderna della città capitale come polo determinante dell’industria pubblica e della finanza, come punto di riferimento e di interscambio per il terzo mondo, come contraltare laico (non in chiave puramente diplomatica e tanto meno sterilmente polemica) della Chiesa cattolica e delle minoranze religiose ebraica e musulmana, come capitale della pace. Alla teoria apocalittica dello sfascio e del degrado, risponde con un’ottimistica proposta di rilancio globale muovendo da una acuta consapevolezza del capovolgimento che la società neo-capitalistica ha prodotto nel rapporto tra i due settori basilari dell’economia e il settore terziario, anche se naturalmente non si nasconde i paurosi problemi che la sclerosi burocratica e il retaggio massimalistico dell’opposizione di sinistra (politica e sindacale) hanno creato negli uffici e nei servizi municipali, e peggio ancora in quelle regionali» (dalla Prefazione di Antonio Ghirelli).