Religioni e civiltà vol. I - 1970/1972

Il punto di vista storico-religioso si va rivelando sempre più utile per la comprensione di civiltà lontane dalla nostra sia in senso spaziale che temporale, con lo scopo ultimo di definire scietificamente noi stessi, la nostra stessa civiltà occidentale moderna, grazie alla possibilità di porre le altre come validi termini, di confronto.
È un modo nuovo ci fare storia e soltanto storia, ma si badi bene: quel “soltanto” non è un limite, è invece una prospettiva. Ciò viene spiegato, in apertura del presente volume, con un discorso opportunamente rivolto anche ai non-specializzati, rivolto a tutti, o almeno a quanti sentono di star vivendo un momento straordinariamente critico, nuovo e decisivo della storia umana.
La prospettiva emerge poi chiaramente dagli studi che il volume presenta: quelli della prima parte dedicata ai movimenti social-religiosi sorti dall’urto culturale con la civiltà europea; quelli della seconda parte che presenta nuove vie d’approccio alla civiltà classica.
C’è anche una terza parte: tre saggi d’insegnamento storico-religioso a livello universitario (Roma e Parigi); tutti e tre toccano il fondamentale problema del mito.