Egemonia politica e forma urbana
L'aquila, città come fabbrica di potere e di consenso nel Medioevo
Come gli interventi del potere politico hanno influenzato l'assetto morfologico e le funzioni urbanistiche di un centro medievale.
- Collana: Pubblicazioni Universitarie / Quaderni di Architettura
- ISBN: 9788822018052
- Anno: 1980
- Mese: gennaio
- Formato: 20 x 25 cm
- Pagine: 88
- Tag: Società Architettura Urbanistica L'aquila
Per la singolarità delle testimonianze e per il quadro politico generale in cui la nascita di questa città si colloca, il problema della fondazione dell’Aquila ha sempre costituito un tema di grande interesse per gli storici del Medioevo. In particolare, il volume pone in luce le caratteristiche dei diversi interventi sulla città programmati dal potere politico in circostanze storiche differenti. Nel corso di alcuni decenni del secolo XIII, l’assetto morfologico e le funzioni urbanistiche dell’Aquila vengono, infatti, più volte modificati: nato come formazione spontanea per iniziativa di gruppi di abitanti delle vicine contrade, più o meno evidentemente appoggiati dal papato, il nuovo insediamento cittadino si qualifica come organismo di accentramento militare e amministrativo nell’età di Corrado IV e, dopo la distruzione ordinata da Manfredi, viene ricostruita da Carlo I d’Angiò. Appunto l’età angioina, alla quale risale un progetto adeguato e organico di sviluppo urbanistico, disegna con chiarezza la forma storica della città.