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Il cinema. Verso il centenario
a cura di Guido Aristarco e Teresa Aristarco
Specialisti del settore, ma anche cultori di altre discipline, fra i quali Giulio Carlo Argan, Rudolf Arnheim, Silvio Ceccato, Tullio De Mauro, Gillo Dorfles, Franco Ferrarotti, Cesare Musatti, Fernanda Pivano, Paolo Portoghesi, rispondono a numerosi interrogativi sul cinema.
- Collana: Prisma / Libri
- ISBN: 9788822045331
- Anno: 1992
- Mese: gennaio
- Formato: 20 x 25 cm
- Pagine: 336
- Tag: Comunicazione Mass media Spettacolo Cinema
Questo volume non intende essere - e non è - una storia del cinema a quasi cent'anni dalla sua nascita, ma vuole porre interrogativi e suggerire risposte. Insidiato dalla tv, che lo colpisce al cuore, il cinema che cosa sta diventando? Che cosa sarà nel prossimo futuro? Siamo al tramonto dell'era delle teoriche? Occorre riscrivere la storia del cinema? Wittgenstein sarebbe esistito senza il fonofilm? Perché Greta Garbo - la "divina", la "misteriosa" - resiste al logorio del tempo, e i film che ha interpretato no, e così pure gli attori che le sono stati accanto? E perché Ingrid Thulin, anche essa svedese e "misteriosa" in una accezione opposta, a quel logorio sopravvive e in genere sopravvivono i film nei quali appare? Per quale motivo scrittori come Fitzgerald, Faulkner ed Hemingway si sono via via allontanati dall'utopia di poter agire positivamente nell'ambito dell'industria del film? Le nuove immagini si chiameranno televisione, o video, o cinema? A questi e a tanti altri interrogativi rispondono non soltanto specialisti del settore, ma anche cultori di altre discipline, in una continua integrazione di esperienze critiche.