Itinerari della violenza

Siamo quotidianamente violentati dentro e fuori di noi dalle tecniche e dai processi capitalistici di produzione, a tal punto che ognuno, coscientemente o no, è sottoposto a una costante mutazione antropologica che porta verso forme di alienazione ideologiche, sociali e private. Le strutture dominanti condizionano infatti lo spettatore e al tempo stesso il lavoro del regista e degli altri autori del film. Partendo dalle radici primarie della repressione e da momenti storici precisi, quali il golpe cileno ela dittatura franchista, questo libro individua e analizza i fili conduttori e gli itinerari delle diverse violenze occulte o esplicite in opere, generi e tendenze nelle cinematografie dell'ultimo decennio, sottolineando di tali violenze i diversi segni, valenze e contrapposizioni. Da Buñel a Pasolini, da Jancsó a Bresson, da Altman a Spielberg, da Polanski a Herzog, un panorama esaustivo di grande interesse per ogni appassionato di cinema.