Aa. Vv.
L'ipotesi del tripolarismo. Stati Uniti, Urss e Cina
a cura di G. Borsa, G. Bressi, A. Casella, F. Soglian, G. Valabrega, F. Vegas
Dalla crisi del bipolarismo all'avvento della Cina sulla scena mondiale: le relazioni triangolari fra le grandi potenze dalla seconda guerra mondiale ai nostri giorni.
- Collana: ISPI/Saggi
- ISBN: 9788822011015
- Anno: 1975
- Mese: gennaio
- Formato: 17 x 22 cm
- Pagine: 432
- Tag: Storia America Politica Politica internazionale Cina Russia
La ricomparsa della Cina sulla scena internazionale, dopo anni di isolamento causato dalla rottura sempre più profonda con l’Unione Sovietica e dalla tempestosa esperienza della Rivoluzione culturale, è uno degli eventi mondiali recenti di maggiore spicco. Ma se il 1972 ha segnato, con la visita di Nixon a Pechino, la fine della guerra fredda in Asia, suggellata poco dopo dal ritiro americano dal Vietnam, non meno vistoso è stato il contemporaneo consolidamento della distensione tra Stati Uniti e URSS, anche se i rapporti fra le due «superpotenze» rimangono improntati a una fondamentale rivalità e soggetti a continue perturbazioni. Come si caratterizza l’assetto mondiale profilatosi negli ultimi anni dopo questi mutamenti? Si può parlare di un tripolarismo USA-URSS-Cina, oppure sopravvive l’ormai vecchio bipolarismo Mosca-Washington, o non ci si avvia invece verso quel multipolarismo (tenendo cioè conto anche del Giappone, dell’Europa occidentale, ecc.) teorizzato dagli stessi Nixon e Kissinger? Gli autori di questo libro, che inaugura una nuova collana storica dell’ISPI, cercano di dare una prima risposta agli interrogativi suggeriti dalle odierne realtà e linee di tendenza, sulla base di una minuziosa analisi delle relazioni fra quelle che sono comunque le tre maggiori potenze della Terra, almeno sul piano militare, a partire dalla seconda guerra mondiale. Esiste infatti un «triangolo» Washington-Mosca-Pechino da riscoprire e da puntualizzare storicamente a prescindere dalla validità o meno dell’ipotesi del tripolarismo.