Ivan Fónagy (Budapest, 1920) è stata una grande e originale personalità nel mondo della linguistica (suoi libri sono tradotti in 10 lingue), oltre che psicoanalista. Amico e collega di Jakobson, è fra i più intelligenti fautori di quella linguistica stilistica, così centrale nella cultura del nostro secolo, che egli interpreta alla luce della teoria psicoanalitica della famosa scuola di Budapest, di Ferenczi ed Hermann. I suoi oltre 230 scritti, fra articoli e opere sistematiche, mantengono sempre l'originalità di un punto di vista che è insieme linguistico e psicoanalitico, in un tessuto continuo di competenze letterarie, musicali ed artistiche, come è caratteristico della grande cultura centro europea.
In prima edizione mondiale, nella traduzione di Mario Spinella, un saggio che si inserisce in modo autorevole e originale nell'attuale dibattito tra psicoanalisi e linguistica.
Mentre ferve la discussione sulla psicoanalisi e la linguistica assume un’importanza sempre più rilevante nelle Università, appare in prima edizione mondiale il saggio di Ivan Fónagy La ripetizione creativa. Ridondanze espressive nell’opera poetica, nella traduzione di Mario Spinella. Fónagy applica la sua competenza di studioso di fonologia e di psicoanalisi, maturata in ricerche di grande spessore e originalità, per mettere in luce come le figure di pensiero (il chiasmo, la gradazione, l’antitesi, la ripetizione, ecc.), abbiano sempre un preciso riferimento con quanto ci dicono del soggetto le scoperte di Freud: dal complesso di Edipo alla coazione a ripetere, alla stessa pulsione di morte.