Peccato capitale

Questo libro, scrive nella prefazione Pierluigi Severi non è un generico contributo, né un’indagine psicologica, né un saggio di sociologia, è invece, un’analisi accurata del fenomeno droga a Roma intesa a fornire, con un’immagine reale dei fatti, elementi concreti per un dibattito costruttivo. Il risultato, così sinceramente presentato, è per certi versi sconcertante: le pagine del libro alzano il sipario sul vuoto di competenza o, se preferite, sulle disfunzioni del sistema politico-sociale, e anche sulla «disattenzione» o disinteresse che le autorità hanno non tanto verso gli aspetti scientifici, le cause dell’uso della droga, i fattori socio-culturali, quanto verso gli strumenti amministrativi che già oggi consentirebbero non già di risolvere il problema, ma perlomeno di intervenire e di rispondere con maggiore efficacia. Il bilancio che viene in tal modo tirato su ciò che si è fatto in Italia in questi anni non getta, e non sembri un paradosso, gli autori nel pessimismo e nello sconforto. Al contrario, avvertendo il lettore che non siamo all’anno zero nell’azione amministrativa, repressiva e terapeutica, essi non nascondono però che siamo molto lontani da traguardi convincenti, dall’arginare lo straordinario sviluppo delle tossicomanie e con esse delle morti da droga.