Immagini ed echi
Passaggi ora bruschi, ora naturali, testimoniati in questa raccolta dalle presentazioni dei critici ad alcune mostre personali, da Cesare Vivaldi a Marco Rosci, e da una rassegna stampa che tocca quasi tutte le esposizioni tenute negli anni.
- Collana: Artisti contemporanei italiani
- ISBN: 9788822019103
- Anno: 2008
- Mese: novembre
- Formato: 21 x 27 cm
- Pagine: 48
- Tag: Arte Arti Visive Pittura Adele Plotkin
Negli anni di viaggio fra i colori Adele Plotkin ha spesso cambiato direzione. I lavori del decennio 1960-1970 sono qui ben rappresentati nelle riproduzioni a piena pagina: sono tutti dipinti a olio, e per la maggior parte non hanno titoli. Altri rappresentano una scelta dell’attività successiva. Nell’andamento d’una ricerca ci possono essere lunghe pause, distrazioni, ripetizioni, scintillii intuitivi, e poi momenti di svolte decisive, anche per cause non sempre evidenti: tutto ciò e illustrato e commentato in questo volume.
Nei primi anni Settanta stavo preparando una mostra personale a Bari dove ero appena arrivata, dopo soggiorni più o meno lunghi a Roma, Venezia, Ischia. Fare o no un piccolo catalogo? L’editore e amico Diego De Donato mi portò da Raimondo Coga che, in quell’epoca, aveva una tipografia in uno scantinato di viale Orazio Flacco. Un bell’incontro, con il rumore delle macchine come sottofondo. Da giovane avevo fatto vari tipi di lavoro per poter studiare: in fabbrica, alla posta, cameriera, commessa, insegnante; come facevano tanti miei coetanei. Trovarmi di fronte una persona così concreta e, si fa per dire, con l’inchiostro sulle dita, fu qualcosa di piacevolmente familiare.
Questa monografia è il frutto di una collaborazione iniziata allora: insieme abbiamo raccolto una quantità sparsa di cataloghi, fotografie e ritagli da me conservati.
I lavori di quel periodo sono qui ben rappresentati nelle riproduzioni a piena pagina: sono tutti dipinti a olio, e per la maggior parte non hanno titoli. Altri rappresentano una scelta dell’attività successiva.
Nell’andamento d’una ricerca ci possono essere lunghe pause, distrazioni, ripetizioni, scintillii intuitivi, e poi momenti di svolte decisive, anche per cause non sempre evidenti. Vorrei farne cenno.
A metà degli anni Settanta cresce un desiderio di tradurre in pittura i miei disegni ad inchiostro nero. Ciò ha imposto un approccio nuovo, razionale, con tanto di progettazione per poter meglio gestire il gioco dei colori, e con una tecnica mai provata di acrilico a campitura piatta. I tanti segni contenuti in questi quadri non hanno voglia però di rimanere prigionieri dentro un formato rigido, e in una mostra del ’77, dal titolo Escapade, camminano e ballano sulle pareti.
Da tanti allegri colori un salto ad uno solo, l’azzurro. Senza un perché, ma una semplice necessità viscerale che irrompe; un blu opaco, denso, che assorbe la luce e racconta poco. Tuttora mi tiene compagnia, in una forma o in un’altra.
Dove nasce poi il cerchio, che tanto spazio occupa nel mio percorso, con la tecnica del collage? Oppure le forme irregolari sagomate che sembrano voler sfuggire dalle forme geometriche, così ordinate, per stuzzicare lo spazio intorno? In seguito, le grandi superfici dense dei blu cedono il passo ad un piccolo foglio bianco vergine con qualche tocco leggero ad acquarello.
Passaggi ora bruschi, ora naturali, testimoniati in questa raccolta dalle presentazioni dei critici ad alcune mostre personali, da Cesare Vivaldi a Marco Rosci, da un mio raro intervento, e da una rassegna stampa che tocca quasi tutte le esposizioni tenute negli anni.
Adele Plotkin