Breve storia della luce
Arte e scienza dal Rinascimento a oggi
Cosa accomuna il genio di Leonardo da Vinci e Hollywood? Il pittore Rembrandt e lo scienziato Einstein? La luce. Studiata in laboratorio, dipinta su una tela o impressa su una pellicola, essa mantiene da sempre inalterati il suo fascino e il suo mistero.
- Collana: Storia e civiltà
- ISBN: 9788822005595
- Anno: 2005
- Mese: ottobre
- Formato: 14,5 x 21,5 cm
- Pagine: 328
- Note: rilegato, con sovraccoperta
- Tag: Scienza Storia Storia dell'arte Storia della scienza Storia moderna Pittura Luce
Da Leonardo a Oppenheimer, dalle candele al laser, dai graffiti a Hollywood, da Stonehenge alla meccanica quantistica, dalla Genesi al Big Bang, la luce domina da sempre il nostro modo di pensare e di vivere. Ad essa l'uomo deve il proprio sostentamento, il piacere della visione e gli straordinari mezzi messi a sua disposizione dalla tecnologia. In quest'opera, Richard Weiss conduce il lettore attraverso cinquecento anni di storia della luce. Lungo il cammino incontriamo scienziati, artisti e genii rivoluzionari del calibro di Rembrandt, Einstein, Griffith, Newton e Heisenberg. Il volume costituisce una straordinaria panoramica di cinque secoli di fatiche e successi dell'umanità nel tentativo di comprendere e domare la misteriosa natura della luce.
Prefazione - Introduzione - 1. Il XVI e il XVII secolo - Leonardo e gli albori dell'ottica - Il vetro - Tycho Brahe e Copernico - Galileo e il messaggero celeste - Newton e il primo telescopio riflettente - Hooke e il microscopio - Roemer e la velocità della luce - Rembrandt, genio di luce e ombra - 2. Il XVIII secolo - Gainsborough e Reynolds - Franklin, il primo fisico d'America - Herschel e la radiazione invisibile - Thompson, il secondo fisico d'America - Tecniche d'illuminazione - Gillray e il fumetto - 3. Il XIX secolo - Young, la fisiologia dell'occhio e la diffrazione delle onde - Fresnel e Young, le onde trasversali e la polarizzazione - Fraunhofer e lo spettro ottico - Talbot e la fotografia - Muybridge e le prime immagini in movimento - Carroll: un matematico nel paese delle meraviglie - Wheatstone e le immagini tridimensionali - Michelson: la ricerca dell'etere e la velocità della luce - Edison: dalla lampadina - alle prime pellicole cinematografiche - Maxwell e l'elettromagnetismo - Monet e l'Impressionismo - I raggi X - Lippmann e l'avvento della fotografia a colori - 4. Gli inizi del XX secolo / 1 - Wood e il mito dei raggi N - 5. Approfondimento 1 - Il fotone e l'elettrone - Il fotone - L'elettrone - 6. Gli inizi del XX secolo / 2 - Planck e i livelli quantizzati di energia - L'arte moderna - - 7. Approfondimento 2 - I fotoni e gli elettroni - L'interazione - Relatività - Atomi e livelli energetici - Molecole e solidi - Fotoni e solidi - Il ruolo della matematica nella scienza - 8. Gli inizi del XX secolo / 3 - Born, grande «maestro» di ottica - Einstein: la relatività, le emissioni stimolate - e la bomba atomica - 9. Approfondimento 3 - A cavallo di un fotone - 10, Gli inizi del XX secolo / 4 - Bohr e i livelli energetici, la disputa con Einstein e la bomba atomica - Griffith e la nascita della cinematografia - Marie Curie e i pericoli della radioattività - 11. Approfondimento 4 - Illusione e realtà - 12. Gli inizi del XX secolo / 5 - Compton: i fotoni e gli elettroni come palle da biliardo - Schrödinger e la meccanica quantistica - Goudsmit e Heisenberg, nemici in tempo di guerra - Il radar - Oppenheimer e la bomba atomica - 13. La seconda metà del XX secolo / 1 - Il laser - 14. Approfondimento 5 - Fotoni contro elettroni - 15. La seconda metà del XX secolo / 2 - La risonanza magnetica - L'effetto Mössbauer - Il Big Bang - L'ingegneria ottica - Conclusioni - Bibliografia
Introduzione
La sinergia tra la funzione percettiva dell'occhio umano e quella di rielaborazione del cervello ha raggiunto un livello di sofisticazione ineguagliata all'interno del sistema solare o della tecnologia informatica. Prendiamo, ad esempio, la capacità di riconoscere in una frazione di secondo un volto o un luogo su migliaia, anche a molti anni di distanza. Ebbene, questa interazione di vista e cervello è molto più complessa di quanto non possa sembrare, dal momento che chiama in causa anche diversi fattori psicologici. Le immagini che vediamo sono in grado di risvegliare in un istante una miriade di risposte emotive, dalla paura all'affetto, all'amore. L'occhio – con i suoi fotorecettori – costituisce il nostro strumento principale per affrontare la realtà che ci circonda. Vedere per credere! L'uomo è stato abbastanza intelligente da non fermarsi al «visibile» ed è riuscito a decifrare anche la porzione «invisibile» dello spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi gamma. Ciò nonostante, si sente più a suo agio se riesce a convertire questi segnali in immagini, come accade nel caso della televisione o dell'analisi dei raggi X attraverso le pellicole radiografiche. L'accumulo di informazioni attraverso la nostra memoria visiva, infatti, ci permette di aumentare la sicurezza con cui affrontiamo l'ambiente circostante. Per comprendere davvero la storia della luce, quindi, non basta considerare ciò che vediamo, ma anche il modo in cui la luce influenza le nostre sensazioni e il nostro comportamento. L'uomo ha studiato la luce come fenomeno fisico e l'ha manipolata nell'arte e nel cinema per suscitare determinate reazioni nei propri simili, ma brancola ancora nel buio quando si tratta di spiegare come il cervello riesca a rielaborare i segnali luminosi percepiti dall'occhio. Questa è una breve carrellata, da Leonardo a Oppenheimer, di ciò che sappiamo sulla luce dopo cinquecento anni di esplorazione, dalle ipotesi del Rinascimento alla rivoluzione segnata dall'avvento del laser e delle fibre ottiche.
07 dicembre 2005 | Radio3 Scienza |