La nascita della storia
La formazione del pensiero storico in Grecia
L'emergere nella cultura classica greca della storiografia, a partire dalle vicende della città-Stato: una minuziosa analisi dell'opera di Erodoto, Tucidide, Platone, Aristotele.
- Collana: Storia e civiltà
- ISBN: 9788822005106
- Anno: 1975
- Mese: gennaio
- Formato: 14,5 x 21,5 cm
- Pagine: 598
- Note: rilegato, con sovraccoperta
- Tag: Storia Storiografia Platone Storia antica Grecia
Perché l'uomo si è fatto storico? Perché ha ritenuto utile e necessario trasmettere alle generazioni future narrazioni che rendono intelligibile il divenire sensibile-profano dell'umanità? A queste domande vuol rispondere "La nascita della storia". Il periodo scelto dall'Autore, l'età classica della Grecia, possiede una decisiva prerogativa: quella di conservare numerosi aspetti del pensiero arcaico, in un momento in cui, per la prima volta, si manifesta l'importanza del dato razionale. Dall'analisi attenta e puntuale cui Châtelet sottopone numerose opere di quel periodo è possibile ricavare non soltanto il diverso atteggiamento di ciascun autore, rispetto al problema del divenire (la bonaria ironia di Erodoto, il rigore di Tucidide, la polemica fantasia di Aristofane, il "progressismo" dei Sofisti, la volontà idealizzante di Platone, il moralismo di Senofonte, l' "intelligenza" di Isocrate, la prudenza scientifica di Aristotele) ma anche e soprattutto una duplice indicazione: la coscienza storica nasce quando l'uomo è diventato "cittadino"; la narrazione diventa storica quando gli individui e le classi si pongono il problema di comprendere e dominare le strutture della pólis. La coscienza del divenire e l'interesse politico appaiono dunque strettamente legati, nell'uomo greco, attraverso forme e categorie che il pensiero storico e filosofico successivo, fino ai giorni nostri, sarà chiamato a sviluppare e riattualizzare.